di Antonio Barillà
giovedì 6 ottobre 2016 09:41
TORINO – Un anno da favola. Non è una frase fatta. Non esiste definizione migliore per il 2016 di Gonzalo Higuain. Tra Napoli e Juventus, il centravanti argentino ha collezionato 25 presenze in campionato e segnato 26 gol, più di uno a partita.
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HIGUAIN CUORE D’ORO: «CRITICHE IN ARGENTINA? STO MALE PER MIA MAMMA»
MEDIA – Leggermente più alta la media azzurra (oltre un gol a partita), ma l’incipit juventino non ha precedenti – mai il Pipita era partito così bene – e ci sono pure ampi margini di crescita: l’intesa con i compagni e l’assimilazione dei nuovi schemi devono infatti, naturalmente, essere affinati. I gol, oltretutto, non esauriscono il contributo dell’argentino: basterebbero e avanzerebbero, intendiamoci, ma guai immaginare un terminale offensivo deputato semplicemente a concretizzare la manovra.
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STATISTICHE – Higuain non è solo un bomber spietato (22 tiri complessivi, metà nello specchio, 6 dentro) ma anche un rifinitore prezioso (le statistiche indicano 7 occasioni create per i compagni) e perfino un difensore aggiunto, disposto al sacrificio e portato al ripiego, generoso nel cercare di spezzare i rilanci e aggredire l’impostazione degli avversari. Un nuovo Higuain, sotto questo aspetto, adesso pronto a esportare i suoi numeri in Nazionale: dopo aver chiesto al Ct Edgardo Bauza di poter saltare le gare con Uruguay e Venezuela per raggiungere la miglior forma a Vinovo, sarà protagonista contro Perù e Paraguay sulla strada del Mondiale 2018.
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