Era il 23 marzo quando iniziarono, quasi per caso, gli scavi di quella che qualche anno dopo sar identificata come l’antica citt di Pompei, distrutta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. A distanza di 270 anni dal ritrovamento dei primi reperti, il sito archeologico si festeggia con una nuova campagna di scavi nella Regio V e interessa un’area poco esplorata. Lo ha spiegato il direttore del parco archelogico di Pompei, Massimo Osanna.
Le meraviglie nascoste
La superficie coinvolta di circa mille metri quadrati, il cosiddetto “cuneo”, uno spazio che si trova tra la casa delle Nozze d’Argento e quella di Marco Lucrezio Frontone. Qui si conta di riportare alla luce domus, botteghe, tratti di strade e altre bellezze che hanno reso famoso in tutto il mondo l’antico centro. Nel vicolo delle Nozze d’Argento gi stata scoperto l’ingresso di una domus con pareti affrescate e riquadri su fondo rosso con al centro l’immagine di una coppia di delfini.
L’aiuto dei droni
Nei cantieri al lavoro un’quipe multidisciplinare, i cui interventi sono preceduti da studi preliminari effettuati attraverso l’uso di nuove tecnologie, come i droni, il georadar e il laser-scanner. Strumenti che hanno permesso di individuare vicino alla Casa della Soffitta un’area aperta, molto probabilmente destinata a giardino, la cui vera funzione potr essere meglio definita dalle indagini paleobotaniche. Nell’angolo sud-orientale di questo spazio sono state riportate alla luce alcune anfore, di cui si sta ora esaminando la tipologia e il contenuto.
Pompei, ecco dove vivevano i ricchi
Il Grande progetto Pompei
Gli scavi “celebrativi” rientrano nell’intervento di messa in sicurezza del fronte inesplorato di Pompei. Si tratta di un’area di circa 22 ettari, dove si trovano oltre 2,5 chilometri di muri antichi da porre al riparo dal rischio idrogeologico. L’intervento fa parte del Grande progetto Pompei, alla cui guida ora il generale dei Carabinieri, Mauro Cipoletta, e richieder due anni di lavori, per un costo totale di 8,5 milioni di euro.
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