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Processo Maroni, il pm chiede 2 anni e 6 mesi: “Tentò di accollare a Expo le spese di viaggio con la donna con cui aveva una relazione”

Mar 22, 2018

Due anni e sei mesi: alla fine di un lungo e tormentato processo, ecco la richiesta che la procura di Milano, attraverso il pm Eugenio Fusco, ha fatto nei confronti di Roberto Maroni, governatore uscente della Lombardia, uno degli imputati del processo per i contratti Expo, gli altri sono Maria Grazia Paturzo, Mara Carluccio, Giacomo Ciriello e Andrea Gibelli. Maroni era accusato di aver esercitato pressioni per far ottenere un viaggio a Tokyo e un contratto di lavoro alle due donne, entrambe sue ex collaboratrici al Viminale. Il suo commento arriva pochi minuti dopo la richiesta del pm: “Sono tranquillo. Le accuse formulate contro di me in aula oggi sono ridicolo”.

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Il viaggio a Tokyo. Sotto la lente della procura, in particolare, c’è la relazione tra Maroni e Paturzo. Secondo la procura, la presenza della donna “nella delegazione del viaggio a Tokyo era dettata esclusivamente dalla relazione affettiva” con Maroni ed è “in questo contesto che si inserisce la condotta di Maroni affinché la società Expo si accollasse le spese”. Quella di Maroni fu “una pressione” e non una “sollecitazione” perché sarebbe stato lui a chiedere a Ciriello, capo della sua segreteria politica, “di insistere” per ottenere da Christian Malangone, ex dg di Expo e “braccio destro” dell’allora commissario Beppe Sala, “la promessa” affinché venissero autorizzate le spese del viaggio a Tokyo per Paturzo con la quale era “legato da una relazione affettiva”. Il pm Fusco è convinto di questo punto e ha cercato di smontare la sentenza della corte d’appello con cui Malangone, coimputato nella vicenda ma giudicato in abbreviato, è stato assolto. Per il pm, sulla base degli sms e WhatsApp scambiati tra i protagonisti della vicenda tra il 27 e il 29 maggio 2014, “ricorrono i requisiti fissati dalle Sezioni Unite della Cassazione per dire che ci troviamo di fronte a una induzione indebita: c’è reiterazione, insistenza, perentorietà e carattere ultimativo”. Inoltre, ha aggiunto “la condotta di Ciriello è diretta conseguenza delle insistenze di Maroni che gli chiede di insistere con Expo”.

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Le richieste di condanna. Fusco ha chiesto inoltre la condanna

per Gibelli, segretario generale del Pirellone, a un anno di reclusione e 800 euro di multa, mentre per Mara Carluccio la richiesta è 10 mesi e 800 euro di multa. Il pm ha inoltre tenuto a sottolineare che Paturzo e Carluccio “in tutta questa storia non si sono mai mosse e sono rimaste sempre a Roma, in piazza del Gesù”, dove ha sede l’ufficio di rappresentazione di Regione Lombardia. Per tutti gli imputati, il pm Fusco ha comunque chiesto le attenuanti generiche.

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