Dalla terna di nomi sottoposta qualche giorno fa al ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, alla fine spuntato il nome di Alfonsina Russo. Il ministro ha scelto lei per la direzione del neonato parco archeologico del Colosseo, che ha visto la luce a inizio anno e che ha avuto un debutto sofferto. La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha infatti cercato di contrastare la nascita del nuovo parco e in prima battuta il Tar, a giugno, le ha dato ragione. A fine luglio, per, il Consiglio di Stato ha ribaltato il verdetto. Con la nomina del direttore generale si completa il quadro dei vertici e il parco archeologico pu diventare operativo .
La selezione internazionale
All’indicazione di Alfonsina Russo – archeologa e dirigente del ministero – si arrivati dopo un bando internazionale a cui hanno risposto 78 candidati, di cui il 15% stranieri. La commissione presieduta da Paolo Baratta, presidente della Biennale di Venezia, ha operato una prima selezione per titoli e ha ristretto la platea a dieci nomi, di cui uno straniero. La commissione ha, dunque, avuto un colloquio con i dieci candidati e ha individuato i tre nomi da sottoporre al ministro. Il nome di Alfonsina Russo, ha affermato Franceschini esce da una selezione innovativa e trasparente che tutti i musei del mondo hanno studiato e apprezzato come un possibile modello. Di questo l’Italia deve essere orgogliosa.
Vertici al completo
Con Alfonsina Russo si completa il consiglio di amministrazione del parco archeologico – che, come altri musei e siti, beneficia di piena autonomia contabile, scientifica, amministrativa e finanziaria – di cui il direttore generale presidente. Al Cda si affianca il collegio dei revisori dei conti, gi insediato.
Incarico per quattro anni
Il nuovo direttore generale dovr gestire un’area che comprende, tra l’altro, il Colosseo, il Foro romano, il Palatino, la Domus Aurea e la Meta Sudans e sar l’unico interlocutore con il Comune di Roma anche riguardo alla tutela dei beni di propriet del Campidoglio che si trovano all’interno del parco. L’incarico, che ha una durata di quattro anni, prevede una retribuzione lora di 145mila euro, pi un’eventuale retribuzione di risultato di massimo 35mila euro.
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