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Conversano, stop alla mostra su Man Ray: il Comune non vuole accendere il riscaldamento

Nov 18, 2017

Chiusa perché il riscaldamento non funziona. La mostra delle opere di Man Ray al castello di Conversano, in provincia di Bari, era stata prorogata fino al 29 novembre, ma gli organizzatori – l’associazione Artes, che cura anche Il Libro possibile – si sono dovuti arrendere: domenica 19 novembre è l’ultimo giorno per scoprire i lavori di uno dei massimi esponenti del Dadaismo, perché nel frattempo il freddo e le piogge sono arrivati e nelle sale la temperatura è insostenibile. Per i visitatori, ma in primo luogo per le 150 opere.

“Ci sono temperature da rispettare per tutelarle, così come accade con l’illuminazione: non si possono superare i 22 gradi e non si scende sotto i 15 – afferma Rosella Santoro, direttrice artistica del festival Il Libro possibile – e si deve garantire un certo tasso di umidità. Abbiamo inviato diverse richieste al Comune perché si accendesse il riscaldamento, ma non abbiamo mai avuto risposta”. Il problema non è nuovo: durante l’estate il caldo ha messo a rischio i lavori in mostra perché l’impianto di aria condizionata non funzionava. “Il Comune ci aveva assicurato che nel castello si sarebbero raggiunti al massimo 25 gradi, invece siamo arrivati a 28 – dice il presidente di Artes, Gianluca Loliva – Abbiamo dovuto noleggiare a nostre spese un potente condizionatore, ma stavolta mica possiamo mettere le stufe nelle sale”.

Gli sbalzi sicuramente non aiutano a garantire l’incolumità delle opere, tanto che la stessa Santoro teme che “qualcuna possa aver riportato danni”. La mostra si accorcia di dieci giorni, quindi – “peccato, avevamo già un migliaio di prenotazioni di scolaresche” – ma vista la situazione resterà aperta fino a mezzanotte. Lo strano caso di Man Ray si affianca a quello del Libro possibile Caffè: chiuderà dopo la mostra – probabilmente domenica 26 – nell’indifferenza dell’amministrazione comunale che dovrebbe pubblicare un bando per la futura gestione, che non sarà gratuita come quella di Artes.

“Arrivederci, Conversano, vuol dire che andremo altrove”, taglia corto Santoro. La mostra di Man Ray non ha finanziamenti pubblici: “Si sostiene con lo sbigliettamento – precisa Loliva – Ci aspettavamo dieci visitatori,

invece abbiamo sicuramente superato i 20mila. E dopo i 40mila dello scorso anno con Giorgio De Chirico non avevamo intenzione di fermarci: per le festività natalizie avevamo programmato una mostra importante dedicata ai bambini, da gennaio alla primavera 2018 eravamo al lavoro per un’esposizione di Guttuso. Ma dal Comune non ci hanno mai risposto, il rapporto con loro è inesistente”. Contattata, la commissaria prefettizia Rosa Padovano preferisce non commentare.

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