Costruzione ed ergonomia
Huawei ha più volte sottolineato di essere riuscita, con questo Mate 10 Pro, ad inserire uno schermo da 6 pollici in dimensioni generali riconducibili ad uno smartphone da 5,5 pollici. In tal senso, può essere utile fare un confronto dimensionale con un altro dispositivo dell’azienda cinese, ovvero il P10 Plus.
Il Mate 10 Pro ha infatti dimensioni pari a 154.2 x 74.5 x 7.9 mm, mentre il P10 Plus (display da 5,5 pollici) ha dimensioni pari a 153.5 x 74.2 x 7 mm. A ben vedere, sono effettivamente molto vicini, con il primo che ha però uno spessore decisamente più pronunciato.
Leggi anche: Mate 10 Pro, Tom’s intervista Huawei
Tutto questo si traduce in un’ottima ergonomia, specie per uno smartphone da 6 pollici. Non è utopistico pensare di utilizzarlo con un mano, anche se la scelta di realizzare la back cover in vetro non ha certamente giovato al grip. Nella confezione di vendita è stata però inclusa una cover in TPU, che riveste in maniera precisa la scocca del Mate 10 Pro.
In generale, la sensazione al tatto è di alto livello. La back cover in vetro presenta una doppia curvatura che termina con un assemblaggio perfetto a ridosso del frame laterale, realizzato in metallo. Proprio sulla cornice Huawei ha posizionato le bande orizzontali in policarbonato che nascondono le varie antenne per la connettività, comunque ben integrate nel design.
Le cornici laterali sono estremamente ridotte, mentre quella superiore ed inferiore sono perfettamente simmetriche, donando al dispositivo un importante impatto estetico. Davvero ben riuscita la variante cromatica oggetto della nostra recensione, chiamata Mokka Brown. In Italia dovrebbe comunque arrivare nelle colorazioni Titanium Grey e Midnight Blue.
Da segnalare, infine, il fatto che la back cover in vetro trattenga un pò le impronte digitali e che la dual-camera posteriore sia leggermente sporgente. In questo caso però, la cover inclusa in confezione, una volta indossata, elimina la sporgenza, garantendo tra l’altro anche una maggiore protezione al modulo fotografico.