Loredana Galasso, giudice monocratica del tribunale di Taranto, ha assolto due ex direttori dello stabilimento Ilva, Adolfo Buffo e Luigi Capogrosso, dall’accusa di violazione del Testo unico in materia ambientale in relazione a quattro spedizioni frontaliere di rifiuti, costituiti dalla loppa d’altoforno, effettuate verso il Brasile tra il giugno e il novembre del 2012 (tre da 50mila tonnellate e una da 70mila).
Secondo l’originaria tesi degli inquirenti, sarebbero avvenute “in assenza delle garanzie e delle formalità previste dalla normativa dello Stato ricevente”. Le presunte violazioni riguardavano la classificazione del materiale. Per l’Ilva si tratta di un “sottoprodotto”, mentre per la Polizia provinciale la loppa doveva essere catalogata come rifiuto e per questo si contestava l’assenza di documentazione. Il pubblico ministero aveva chiesto per i due imputati, coinvolti anche nel
processo per il presunto disastro ambientale causato dall’Ilva, tre mesi di arresto e l’ammenda di 5mila euro ciascuno.E’ invece stata emessa una sentenza di assoluzione con la formula “perché il fatto non sussiste”. Capogrosso (direttore fino al 3 luglio 2012) era difeso dagli avvocati Vincenzo Vozza e Pasquale Annicchiarico, mentre Buffo (direttore Ilva fino a maggio 2013) è stato assistito dagli avvocati Antonio Santoro e Carlo Sassi.