• 31 Ottobre 2024 6:29

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

K-Flex, dopo 80 giorni di sciopero gli operai vogliono tornare a lavorare: bloccati ai cancelli

Apr 13, 2017

Avrebbero voluto rientrare e riprendere a lavorare. Ma questa mattina alle sei i 187 dipendenti della K-Flex sono stati bloccati ai cancelli. “L’azienda ci ha comunicato che si trova costretta a rifiutare la nostra disponibilità a riprendere l’attività lavorativa”, fanno sapere i sindacati.

Ieri le tute blu avevano deciso di tornare a timbrare il cartellino dopo 80 giorni trascorsi fuori dai cancelli di via Leonardo Da Vinci. A un passo dal licenziamento gli operai hanno deciso di giocarsi il tutto per tutto. In concomitanza con l’annuncio della sospensione del presidio, è stato spedito un esposto ai giudici del lavoro del tribunale di Monza, in cui denunciano i vertici della multinazionale della gomma plastica per il mancato rispetto degli accordi sindacali.

Condividi

Lo scorso 28 dicembre, K-Flex e parti sociali avevano firmato un accordo secondo il quale la proprietà dell’azienda si impegnava a mantenere i livelli occupazionali e la produzione nello stabilimento di Roncello almeno per un altro anno. Un patto diventato carta straccia solo qualche giorno dopo e che ha spinto i lavoratori a decidere di accamparsi fuori dalla ditta dal 24 gennaio. Una soluzione estrema per evitare che i macchinari prendessero la via della Polonia, dove il patron dell’azienda, Amedeo Spinelli, intende spostare la produzione.

Ieri il cambio di strategia e stamattina il muro contro muro tra azienda e lavoratori da una parte e K-Flex dall’altra. “L’azienda non solo non ha rispettato gli accordi, ma ha dimostrato una totale indisponibilità ad aprire una trattativa per discutere un piano industriale che preveda una revisione dei tagli”, dice Matteo Moretti di Filctem Cgil Monza Brianza. I sindacati contestano anche le motivazioni riportate nella procedura di licenziamento collettivo. “Anche alla luce dei finanziamenti pubblici di cui l’azienda ha beneficiato”, sottolinea Moretti.

La K-flex, che si è presentata una sola volta su tra al tavolo del ministero dello Sviluppo Economico, convocato dal viceministro Teresa Bellanova per risolvere la questione, ha annunciato di aver messo sul piatto

“una adeguata prima offerta economica di incentivazione, unitamente all’adozione di strumenti di politiche attive, aggiuntive a quanto già messo a disposizione dalla Regione”. 15mila euro ad ognuno degli operai: questa l’offerta della famiglia Spinelli, proprietaria del gigante della gomma plastica. “Una proposta ridicola”, replicano i sindacati per “una società che continua a fare utili e delocalizza solo in nome del profitto”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close