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Bottiglie aperte: a Milano lo stato dell’arte dell’enologia made in Italy

Set 9, 2016
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Ritorna dall’1 al 3 ottobre Bottiglie Aperte a Milano, manifestazione rivolta al mondo dell’Horeca e ai wine lover. Si svolgerà al Palazzo delle Stelline, su 5mila mq e (secondo gli organizzatori) con 150 aziende vinicole. In agenda una ventina di degustazioni verticali.

L’organizzatore Federico Gordini, comunicatore del food e del vino (The Tank, Milano Food Week), annuncia molte novità, dagli incontri sulle nuove tecnologie allo storytelling del food&wine, dal potere dell’immagine e del marketing alle nuove tendenze di consumo. Tra i partecipanti alla kermesse milanese il sito di Bottiglie Aperte segnala: Marchesi Barolo, Castello d’Albola, Le Macchiole Bolgheri, Falesco, Ciu Ciu, Baglio di Pianetto. E tra le cantine internazionali: Champagne Ardenne. Inoltre quest’anno Bottiglie Aperte uscirà in strada a Milano con il “Fuori Bottiglie Aperte”.

L’agenda del wine lover

Per i visitatori dell’evento alle Stelline è in programma una fiera del vino da scoprire con il walk around tasting: tutti potranno costruire un percorso di degustazione completamente customizzato e dare un voto ai vini in degustazione. A disposizione sommelier poliglotta per raccontare le etichette nelle loro lingue d’origine, compresi russo e cinese.

In programma anche una decina di master class e oltre 20 degustazioni verticali, guidate, garantisce l’organizzazione, da performer del panorama enologico e dedicate ad alcune tra le più blasonate etichette italiane. Non mancheranno neppure le spettacolari master class ad iscrizione condotte da Luca Gardini, esperto comunicatore del vino e palato di calibro internazionale.

La road map dell’evento

L’Italia è il massimo produttore mondiale di vino anche nel 2015. Ed è anche uno dei Paesi con il maggior numero di eventi legati al vino: Vinitaly, Merano WineFestival (dal 4 all’8 novembre) e dal 2017 una mostra dedicata al vino all’interno della grande fiera milanese Tuttofood; inoltre si svolgono tutto l’anno decine di manifestazioni locali e regionali sul vino di qualità. In questo contesto qual è lo spazio di manovra di Bottiglie Aperte?

Gordini coltiva l’ambizioso programma di riunire le aziende al vertice dell’enologia nazionale, ambasciatori del proprio territorio e della ricchezza vinicola regionale, con grandi produttori e cantine di nicchia. Inoltre ritiene che Bottiglie aperte possa essere una sorta di agorà del settore enologico con cantine e professionisti del canale Horeca che si confrontano sui trend vinicoli e sulle ultime novità in fatto di retail e somministrazione. Insomma il progetto è quello di fare di Milano il termometro delle vendite e delle tendenze di consumo a livello nazionale. Un disegno molto ambizioso e forse velleitario, ma la cui bontà va verificata passo dopo passo.

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