• 21 Marzo 2025 23:33

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Come possiamo combattere (nel nostro piccolo) la deforestazione della Terra

Mar 21, 2025

AGI – Non si dovrebbe mai dimenticare quanto siano importanti le foreste per il mondo. Soprattutto se si considera il loro ruolo cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico, nella tutela della biodiversità e nel sostentamento di miliardi di persone. Ogni anno, assorbono quasi un terzo delle emissioni antropiche di CO2 derivanti dall’uso di combustibili fossili, ma non solo. Forniscono materie prime a oltre 5 miliardi di persone e ospitano circa l’80% della biodiversità terrestre. Tuttavia, l’integrità ecologica delle foreste è minacciata dalle azioni deplorevoli dell’uomo come la deforestazione, un fenomeno che a livello globale non sta trovando una risposta adeguata per il raggiungimento degli obiettivi di protezione e ripristino entro il 2030.

L’Unione europea è responsabile del 10% della deforestazione globale, e l’Italia si colloca al terzo posto tra gli importatori europei di materie prime che contribuiscono alla distruzione delle foreste. Le principali minacce provengono dall’espansione dei terreni agricoli, responsabile del 90% della deforestazione nelle foreste tropicali. Ciò ha un impatto devastante sulla biodiversità locale e contribuisce all’aggravarsi della crisi climatica, con conseguenze negative anche sulle produzioni agricole, come il caffè, e sui produttori locali, causando un aumento dei prezzi per i consumatori finali.

Con questo segnale di allarme, in occasione della Giornata internazionale delle foreste, il WWF “grida a gran voce l’urgenza di fare tutto ciò che è in nostro potere per ridurre la pressione sulle foreste, un ecosistema vitale per il Pianeta e per tutti i suoi esseri viventi”.

 

Deforestazione zero

Ogni anno, vaste aree forestali vengono abbattute per consentire l’importazione di materie prime lavorate o consumate in Italia. Il nostro Paese importa il 100% del caffè non torrefatto, principalmente dal Brasile (31%) e dal Vietnam, confermandosi il terzo maggiore importatore globale e il primo in Europa. Importiamo inoltre grandi quantità di olio di palma, per lo più da Indonesia e Malesia, e una quota significativa di carne bovina e soia dal Brasile, impiegata prevalentemente come mangime animale. Anche il legno rappresenta un settore critico: nonostante l’Italia sia coperta per quasi il 40% da foreste, il fabbisogno nazionale di materia prima legnosa dipende per l’80% dalle importazioni, una parte delle quali proviene da traffici illegali.

 

Per contrastare questo problema, Bruxelles ha introdotto il regolamento “Deforestazione Zero” (EUDR), approvato a giugno 2023, con l’obiettivo di creare catene del valore prive di deforestazione attraverso la collaborazione tra aziende, istituzioni e società civile. Tuttavia, l’entrata in vigore del regolamento è stata posticipata al 30 dicembre 2025, ritardando ulteriormente le misure necessarie per la protezione delle foreste. Il WWF ha giocato un ruolo chiave nella promozione di questo regolamento sin dal 2021 e ora si batte per evitare ulteriori ritardi nella sua attuazione. Inoltre, l’organizzazione lavora a livello locale per favorire pratiche agricole sostenibili, collaborando con comunità locali nella foresta amazzonica colombiana per garantire una produzione responsabile di materie prime.

In attesa dell’implementazione delle normative europee, i consumatori possono già adottare comportamenti responsabili per contribuire alla salvaguardia delle foreste. Il WWF, in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste e dell’evento globale Earth Hour del 22 marzo, invita tutti a dedicare almeno un’ora per riflettere e agire contro la deforestazione. Ecco alcune azioni concrete che ognuno può intraprendere:

Ridurre il consumo di prodotti ad alto rischio di deforestazione, preferendo alternative da agricoltura biologica e locale.

Verificare le certificazioni di sostenibilità, scegliendo prodotti con marchi FSC per il legno, RSPO per l’olio di palma e Rainforest Alliance per cacao e caffè.

Ridurre il consumo di carne e derivati, poiché la produzione intensiva di carne bovina è una delle principali cause della deforestazione globale.

Informarsi sugli impatti ambientali delle proprie scelte di consumo e sensibilizzare altre persone sulla necessità di sostenere prodotti sostenibili.

 

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