Il mercato dell’auto è da tempo in crisi. In seguito alla pandemia purtroppo i numeri non si sono mai più ripresi ed anzi sono andati sempre peggio. Una situazione che ha investito in particolare tutti i costruttori europei e si sta trascinando dietro anche i vari produttori di componentistica. Tanti sono già entrati in crisi e molti hanno addirittura dovuto dichiarare bancarotta. Purtroppo la domanda è in perenne calo e le cause sono molteplici.
Sicuramente c’è il problema economico. Molte famiglie non riescono più a permettersi una vettura, visti anche i rincari recenti. Poi c’è la questione della transizione ecologica. In Europa c’è l’obiettivo di arrivare entro il 2035 a vendere solo auto ad emissioni zero. Si sta quindi spingendo molto sull’elettrico. Il problema è che questo tipo di tecnologia ha richiesto investimenti importanti da parte dei costruttori ed oggi non sta ricevendo il successo commerciale sperato.
Nuovi limiti
Dopo un 2024 orribile e l’inizio del 2025 non certo felice per il mercato dell’auto, c’era tanta ansia per quanto concerne la questione multe. Secondo il regolamento UE, infatti, i costruttori che entro il 2025 non sarebbero riusciti a rientrare in determinati parametri sarebbero stati costretti poi a versare delle multe. Come annunciato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, durante una conferenza stampa, è stata fatta la proposta di un emendamento sulle emissioni di CO2 per evitare che a fine 2025 scattassero le multe per molti costruttori.
Le regole di quest’anno prevedono 93,6 g/km nella media delle emissioni delle auto in vendute in Europa da ogni costruttori e 95 euro di multa per ogni grammo di CO2 oltre la soglia. Questa decisione è frutto dell’incontro che c’è stato tra il governo europeo e i rappresentanti dell’industria automobilistica. L’obiettivo è quello di creare un nuovo piano d’azione per aiutare un’industria che pesa tanto sul PIL continentale, ma allo stesso tempo versa in una condizione critica da anni.
I piani per il futuro
In questo modo le aziende avranno tre anni di tempo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Questa però non l’unica novità sul piatto dell’UE. La Commissione, infatti, ha anticipato che vi sarà una revisione sul regolamento che prevede il divieto di vendita di nuove auto con motori termici dal 2035. La discussione era prevista per il 2026, ma si è deciso di accorciare i tempi per dare maggiori certezze ai costruttori.
La neutralità tecnologica resta al centro del dibattito, ma probabilmente non ci saranno clamorosi stravolgimenti sul futuro. Probabile, invece, che vi siano deroghe sui biocarburanti. Infine, l’Unione Europea ha promesso sostegno ai produttori di batterie. Al momento le aziende estere hanno prezzi più contenuti in tal senso e questo alla lunga potrebbe creare “dipendenze” non salutari per l’UE. Per questo motivo c’è la ferma intenzione di rafforzare anche questa filiera, che diventerà negli anni sempre più importante con il crescere del mercato per le auto elettriche. Nei giorni scorsi, inoltre, si è fatta avanti anche l’ipotesi di dare spazio alle ibride anche successivamente al 2035 visto il buon successo di questa soluzione. Staremo a vedere, ciò che è certo è che bisognerà apportare dei cambiamenti per sostenere questa importante industria.