• 3 Marzo 2025 17:48

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Autovelox abbattuti, stavolta non è Fleximan: scoperta la banda, cos’è successo

Mar 2, 2025

Ad abbattere gli autovelox non ci sono solo Fleximan, uno dei protagonisti delle cronache italiane dello scorso anno, e i suoi emulatori. In Piemonte, infatti, una banda di malviventi aveva creato a tavolino un sistema ingegnoso (ma naturalmente illegale) per portare a segno varie tipologie di furti. L’idea di base era semplice: abbattere gli autovelox per poter aggirare indisturbati e, soprattutto, senza dover fare i conti con le telecamere di videosorveglianza. Gli autovelox, infatti, possono monitorare il territorio, risultando utili alle Forze dell’Ordine anche per ricostruire eventi che hanno portato a un furto. La banda di ladri che agiva in Piemonte è stata individuata, arrestata e ora anche condannata. Andiamo a riepilogare tutto quello che c’è da sapere in merito.

Cosa è successo

Le indagini relative alle attività di una misteriosa banda di ladri, specializzata in furti in case e appartamenti nel piemontese, sono iniziate nel mese di dicembre del 2023. Gli investigatori sono riusciti a identificare il quartier generale di questa banda che definiva i suoi piani d’azione in un’autofficina a Isola d’Asti. La banda aveva cercato di sfruttare il caso Fleximan iniziando ad abbattere gli autovelox e i tutor. L’obiettivo era chiaro: far passare gli abbattimenti come un semplice caso di emulazione di Fleximan, che nel frattempo aveva iniziato la sua “attività” nel Nord Est.

Gli abbattimenti, però, hanno attirato l’attenzione delle Forze dell’Ordine, anche in relazione ad altri crimini commessi nell’area. Abbattendo gli autovelox, infatti, i ladri puntavano a nascondere le proprie tracce, evitando di essere monitorati dalle telecamere di sorveglianza e sviando l’attenzione dai furti nelle case verso quello che era il tema “caldo” dell’attualità ovvero le attività di Fleximan. Il piano era stato definito in ogni dettaglio e l’obiettivo era portare avanti attività criminali senza dare nell’occhio, mettendo a segno, uno dopo l’altro, una lunga serie di furti.

Presi e condannati

Le indagini, però, hanno portato alla luce, rapidamente, il disegno criminale della banda piemontese e il tentativo di creare un finto caso di emulazione di Fleximan per coprire le tracce dei propri crimini. In breve tempo, sono stati identificati e arrestati ben sei componenti di questa banda. La dinamica delle indagini non è stata svelata in modo completo ma possiamo ipotizzare che gli investigatori siano riusciti a scoprire quasi subito le attività del gruppo.

Una volta arrestati, i componenti della banda sono stati giudicati con un rito abbreviato. Le pene vanno dai 9 anni di reclusione per il capo fino a 1 anno e 5 mesi per alcuni componenti che avevano un ruolo secondario nell’operazione. Gli abbattimenti degli autovelox registrati in Piemonte, quindi, non erano legati a Fleximan (nella maggior parte dei casi, almeno) ma al piano criminale di una banda di ladri con base nella provincia di Asti.  Il tentativo di danneggiare un autovelox, appare evidente, non viene più bollato in automatico come un caso di emulazione di Fleximan. Questi casi vengono analizzati con attenzione in quanto potrebbero nascondere delle attività illecite di altro tipo, come accaduto in questo particolare caso che, fortunatamente, è stato rapidamente risolto dalle Forze dell’Ordine locali.

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