• 3 Marzo 2025 17:37

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Piano UE per il futuro dell’auto: la prima bozza non convince

Mar 2, 2025

Il programma di elettrificazione del mercato delle quattro ruote in UE deve fare i conti con vari fattori che rischiano di rendere molto difficili da raggiungere gli obiettivi fissati. Le auto elettriche, soprattutto in alcuni mercati, non riescono a raggiungere volumi di vendita significativi. Nel frattempo, l’industria automotive europea deve fare i conti con una crescita dei costi e una concorrenza sempre più agguerrita, soprattutto tra i produttori cinesi.

Per sostenere il mercato e tutto il settore industriale dell’automotive europeo, l’UE ha sta lavorando a una prima bozza del futuro Piano d’Azione che sarà presentato il prossimo 5 di marzo, in occasione dell’incontro tra tutti i partecipanti del Dialogo Strategico, l’iniziativa voluta dalla Commissione Europea con cui si punta a individuare le soluzioni per risolvere le criticità del settore. In attesa della presentazione della bozza, sono già disponibili le prime informazioni.

Cosa vuole fare l’UE

A svelare, in anticipo, le intenzioni dell’UE è l’ANSA che ha avuto modo di visionare una bozza del documento che sarà ufficializzato tra pochi giorni. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa, al momento, la bozza non include riferimenti alla richiesta di congelare le multe per i costruttori che non riusciranno a rientrare nei target UE sul taglio delle emissioni di CO2.

Si tratta di un tema centrale per il futuro dell’industria automotive su cui, però, l’UE non sembra voler fare marcia indietro. Il documento anticipa la volontà di definire nuove condizioni per incentivare gli investimenti esteri nel settore oltre che una costante vigilanza sulla questione sussidi con cui la Cina sta sostenendo le sue aziende.

È prevista, inoltre, la definizione di un pacchetto mirato allo sviluppo dell’industria europea delle batterie, uno dei settori più importanti per il futuro del mercato, con la possibilità anche di avviare iniziative mirate al riciclaggio delle batterie. Il piano UE prevede anche una serie di proposte agli Stati membri con l’obiettivo di accelerare l’adozione di veicoli elettrici nelle flotte aziendali oltre che, più in generale, sostenere l’acquisto di veicoli elettrici.

I dubbi sulla bozza

A chiarire i dubbi sulla prima bozza del Piano d’Azione dell’UE è stato un comunicato di Anfia, l’Associazione italiana della filiera. Il presidente, Roberto Vavassori, ha dichiarato: “Con grande rammarico e stupore riscontriamo l’assenza, nel documento preliminare circolato della Commissione, delle misure ritenute essenziali per il nostro settore e degli interventi urgenti e necessari di cui da mesi discutiamo con la Commissione europea”.

Secondo l’Associazione, inoltre, nella bozza manca completamenteun ridisegno complessivo del percorso della transizione alla decarbonizzazione della mobilità” e non c’è alcun riferimento al principio della neutralità tecnologica. Bisognerebbe, inoltre, valutare la possibilità di “ridurre in maniera consistente il divario del costo dell’energia della nostra filiera rispetto ai concorrenti internazionali e avere il coraggio di mettere mano ad un piano decennale di rinnovo del parco circolante UE secondo i criteri di basse o nulle emissioni”.

Sarà necessario, quindi, attendere i prossimi giorni per avere un quadro più completo sulle intenzioni dell’UE ma, al momento, le prime informazioni sul Piano d’Azione non sembrano aver convinto il settore. Il tema delle multe continua a essere centrale, per i costruttori, ma anche quasi del tutto ignorato, dall’UE.

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