• 1 Marzo 2025 21:16

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Multa da oltre 1.000 euro per 3 km/h in più, camionista nei guai

Mar 1, 2025

Mille euro di multa, dieci punti in meno sulla patente e il rischio di restare senza lavoro. Tutto per aver superato il limite di velocità di appena tre chilometri orari. G. L. C., 57 anni, camionista di Minerbio (Bologna), non avrebbe mai immaginato che una differenza di tre chilometri orari potesse costargli così cara. Lo scorso 15 gennaio, mentre viaggiava lungo via Ferrarese in direzione Bologna, un autovelox ha segnalato una velocità di 78 km/h, su un tratto con limite imposto a 70.

Tolti i 5 km/h di tolleranza, l’infrazione effettiva si riduce a soli 3 km/h oltre il consentito. Eppure, la sanzione ricevuta è stata durissima: 1.126 euro di multa, dieci punti sottratti dalla patente e il rischio di restare fermo per uno o tre mesi. Una punizione sproporzionata, secondo lui. “Non ci ho dormito due notti”, ha dichiarato a Repubblica, preoccupato per il futuro della sua attività. Senza licenza di guida, perderebbe il lavoro. E ora attende una risposta dalle autorità, sperando in un errore da correggere.

Errore tecnico o rigidità del sistema?

Dopo aver ricevuto la sanzione, il camionista si è rivolto a un avvocato. Ed è qui che è emersa una possibilità inquietante: la sanzione potrebbe essere il risultato di un errore tecnico. A quanto pare, il Comune ha recentemente aggiornato il software deputato a gestire le rilevazioni e l’invio dei verbali. Un aggiornamento che, secondo la polizia locale, potrebbe aver generato l’anomalia.

“Hanno installato un nuovo sistema e potrebbe aver sbagliato il calcolo”, gli avrebbero detto gli agenti. Ma se di errore si tratta, perché la contravvenzione è ancora valida? G. L. C. sta aspettando una comunicazione ufficiale da parte delle autorità, ma intanto la procedura è partita. E, come spesso accade, tocca al cittadino dimostrare di avere ragione.

Oltre all’importo spropositato della multa, c’è un altro aspetto che lascia perplessi. G. L. C. ha sollevato dubbi sulla velocità rilevata dall’autovelox. “Quella strada la conosco bene, è piena di curve. Mi sembra strano che un camion lungo 13 metri possa davvero aver raggiunto i 78 all’ora”, ha spiegato. In effetti, non sarebbe la prima volta che un autovelox sbaglia. Nel tempo, ci sono stati casi di contravvenzioni contestate con successo per imprecisioni di rilevazione. Eppure, la maggior parte degli automobilisti paga senza battere ciglio, temendo le lungaggini burocratiche di un ricorso.

Quando una punizione fa discutere

Il caso ha scatenato un acceso dibattito. Nessuno contesta l’importanza dei limiti di velocità, ma quando una multa così salata arriva per un’infrazione quasi impercettibile, viene naturale chiedersi se il sistema funzioni davvero. E la prospettiva di un problema tecnico alimenta ulteriormente le polemiche.

Chi guida per lavoro può trovarsi in ginocchio per una sanzione del genere. Un autovelox, un difetto del sistema e un eccesso minimo: basta poco per mettere a rischio un’intera attività. G. L. C. spera che la vicenda si risolva con il riconoscimento dell’errore e l’annullamento della multa. Nel frattempo, la sua storia resta un monito: sulle strade italiane, a volte, il confine tra sicurezza e accanimento è più sottile di quanto si pensi.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close