La “truffa del finto poliziotto” è un raggiro che prende di mira gli automobilisti e si sta diffondendo sempre più, con segnalazioni provenienti anche dalla Francia. Le forze dell’ordine mettono in guardia gli automobilisti da questa nuova truffa. Un episodio recente si è verificato a Périgueux, nella Dordogna, dove una donna con disabilità è stata presa di mira mentre cercava di parcheggiare in un posto riservato.
Come funziona la truffa
Una persona, che indossa un bracciale con la scritta “Polizia“, si avvicina alla vittima fingendosi un agente delle forze dell’ordine. Poi, l’impostore accusa la vittima di una presunta infrazione, come un parcheggio non autorizzato, insinuando all’automobilista di trovarsi in torto. Un modo subdolo per mettere in allerta lo stato d’animo di chi è al volante.
Quando la vittima cerca di dimostrare la propria innocenza, ad esempio mostrando un permesso per disabili, il truffatore propone un’alternativa: un pagamento simbolico tramite carta di credito per evitare la multa. A questo punto la vittima, ingannata dalla messa in scena, inserisce il proprio codice PIN in un terminale POS fornito dal truffatore. Infine, il truffatore scompare rapidamente, mentre la vittima scoprirà che dal suo conto sono stati prelevati importi significativi. Nel caso di Périgueux in Francia, la vittima ha subito un prelievo di 880 euro.
Come tutelarsi da questo orribile raggiro
Come proteggersi dalla truffa del finto poliziotto:
verificare sempre l’identità: chiedere sempre il tesserino identificativo ufficiale a chi si presenta come agente di polizia;
diffidare dei pagamenti immediati: le forze dell’ordine non richiedono mai pagamenti diretti su strada, né in contanti né con carta;
non condividere il codice PIN: non inserire mai il proprio codice PIN in presenza di sconosciuti, specialmente in situazioni ambigue o sospette;
segnalare i sospetti: informare immediatamente le autorità locali segnalando qualsiasi comportamento sospetto e fornendo una descrizione dettagliata dei truffatori.
Seguendo queste raccomandazioni, gli automobilisti possono ridurre significativamente il rischio di cadere vittima di questa truffa.
Riconoscere un falso poliziotto
Quando si ha il sospetto di essere di fronte a un falso poliziotto non bisogna perdere la calma, ma chiedere gentilmente di mostrare il tesserino identificativo all’agente. Questo è un passo essenziale, se esso prende tempo o si rifiuta di farlo vedere, tale gesto può essere un segnale di allarme da non trascurare. Un altro passo importante è tentare di avere testimoni, se possibile. Talvolta, la sola presenza di altre persone potrebbe scoraggiare un truffatore dal proseguire con il proprio intento criminale.
In ogni caso, al cospetto di una situazione reputata sospetta non bisogna esitare a contattare il numero di emergenza locale per chiedere conferma della presenza di un poliziotto nella zona indicate. Le forze dell’ordine saranno ben contente di confermare l’identità di uno dei loro agenti, qualora questo sia autentico. Inoltre, è doveroso fare affidamento anche al proprio istinto. Qualora un certo comportamento o un dettaglio nell’aspetto dell’individuo sembri sbagliato, è consigliabile uscire dalla situazione in modo sicuro e repentino.
Gli agenti autentici non richiedono pagamenti diretti e seguono sempre delle procedure formali. Anche il linguaggio usato può fungere da indicatore: insulti, minacce o tentativi di intimorire non rientrano nel comportamento abituale di un membro delle forze dell’ordine. Infine, un segnale rilevante è l’uso di veicoli senza insegne ufficiali, specialmente se si presentano come agenti in divisa o in contesto di servizio.