• 19 Gennaio 2025 17:55

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“Non è Doc”, sequestrato il vino Primitivo donato a Sinner

Gen 19, 2025

AGI – Sono diventate un caso le 73 bottiglie di Primitivo che il comune di Manduria ha donato per Natale a Jannik Sinner, una per ogni suo trionfo: il Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari le ha sequestrate per verificare il reale contenuto del ‘Rosso Jannik’. Si indaga sull’ipotesi di contraffazione.

Gli emissari dell’organo di controllo del Ministero delle Politiche agricole hanno condotto un’ispezione alle Cantine Produttori Vini Manduria, le quali avrebbero imbottigliato il vino per Sinner ma in realtà proveniente da un’altra realtà vitivinicola.

L’iniziativa del dono a Sinner è stata dell’amministrazione comunale di Manduria. Ad attivare la vigilanza del ministero è stata invece la presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Doc e Docg, Novella Pastorelli, che ha dichiarato che il “consorzio non può considerare e riconoscere come ‘autentiche’ le bottiglie perché sprovviste del contrassegno di Stato” e ha segnalato un possibile uso fraudolento del nome della Denominazione, oltre che un danno all’immagine del Consorzio e delle tre filiere che si prodigano per produrlo rispettando il disciplinare della produzione e della commercializzazione.

“Ci siamo attivati affinchè Jannik possa avere l‘autentico Primitivo di Manduria Doc e Docg“, ha assicurato Pastorelli.

Il consorzio di tutela ha evidenziato che “la normativa vigente prevede l’obbligo dell’apposizione della fascetta di Stato sulle bottiglie di Primitivo di Manduria, una condizione indispensabile per garantire l’autenticità e la tracciabilità dei vini Doc e Docg”

AGI – Sono diventate un caso le 73 bottiglie di Primitivo che il comune di Manduria ha donato per Natale a Jannik Sinner, una per ogni suo trionfo: il Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari le ha sequestrate per verificare il reale contenuto del ‘Rosso Jannik’. Si indaga sull’ipotesi di contraffazione.
Gli emissari dell’organo di controllo del Ministero delle Politiche agricole hanno condotto un’ispezione alle Cantine Produttori Vini Manduria, le quali avrebbero imbottigliato il vino per Sinner ma in realtà proveniente da un’altra realtà vitivinicola.
L’iniziativa del dono a Sinner è stata dell’amministrazione comunale di Manduria. Ad attivare la vigilanza del ministero è stata invece la presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Doc e Docg, Novella Pastorelli, che ha dichiarato che il “consorzio non può considerare e riconoscere come ‘autentiche’ le bottiglie perché sprovviste del contrassegno di Stato” e ha segnalato un possibile uso fraudolento del nome della Denominazione, oltre che un danno all’immagine del Consorzio e delle tre filiere che si prodigano per produrlo rispettando il disciplinare della produzione e della commercializzazione.
“Ci siamo attivati affinchè Jannik possa avere l’autentico Primitivo di Manduria Doc e Docg”, ha assicurato Pastorelli.
Il consorzio di tutela ha evidenziato che “la normativa vigente prevede l’obbligo dell’apposizione della fascetta di Stato sulle bottiglie di Primitivo di Manduria, una condizione indispensabile per garantire l’autenticità e la tracciabilità dei vini Doc e Docg”

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