• 15 Gennaio 2025 15:57

Corriere NET

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Guida alla giornata di Borsa

Gen 15, 2025

AGI – Il rally del dollaro si ferma prima del test odierno sull’inflazione negli Stati Uniti, mentre i mercati azionari procedono con prudenza e i rendimenti dei Treasury a 10 anni si attestano cautamente sotto il top da 14 mesi del 4,8% toccato lunedì. In Asia il biglietto verde si è stabilizzato e la prospettiva di un aumento dei tassi da parte della Boj sta mantenendo sostenuto lo yen, mentre l’euro è risalito sopra 1,03 dollari e la sterlina si è indebolita per la pressione dei crescenti costi di prestito e delle preoccupazioni sulla salute fiscale della Gran Bretagna.

La previsione è che oggi l’inflazione generale americana acceleri leggermente, passando a dicembre dal 2,7% al 2,8%, soprattutto per l’aumento della componente energia. La ‘core’ dovrebbe invece stabilizzarsi al 3,3%. Intanto ieri i prezzi alla produzione a stelle e strisce sono aumentati moderatamente, ma senza cambiare la percezione del percorso di politica monetaria della Federal Reserve, coi mercati che prevedono un solo taglio di un quarto di punto quest’anno, mentre le probabilità di un secondo taglio sono scese dal 60% a circa il 20% e Bank of America suggerisce che non ci sarà alcuna riduzione quest’anno ma che anzi, “l’aspettativa potrebbe spostarsi sui rialzi“.

Nel frattempo in Asia i listini sono deboli e stano prudentemente limitando sia i guadagni, sia le perdite, in attesa dei dati Usa sui prezzi al consumo e dell’avvio della nuova stagione delle trimestrali Usa, con Citigroup, JP Morgan Chase, e Goldman Sachs che oggi presenteranno i loro bilanci, seguiti domani da BoFa e Morgan Stanley.

Intanto secondo l’agenzia Bloomberg i membri del team economico del presidente eletto Donald Trump stanno valutando un piano per aumentare gradualmente i dazi ogni mese. Questo approccio, volto a migliorare la leva negoziale riducendo al minimo i rischi di inflazione, prevede aumenti tariffari mensili dal 2% al 5%, avvalendosi dei poteri esecutivi previsti dall’International Emergency Economic Powers Act.

La proposta è nelle fasi preliminari e non è ancora stata presentata a Trump, il quale entrerà in carica il 20 gennaio e si è impegnato a imporre tariffe commerciali elevate su diverse economie importanti, in particolare la Cina, fin dal “primo giorno” del suo mandato.

Più nel dettaglio oggi la Borsa di Tokyo cede leggermente, così come e Shanghai, mentre Hong Kong è piatta. Cautamente negativa invece Seul dopo che le autorità sudcoreane hanno arrestato il presidente Yoon Suk Yeol, sottoposto a impeachment. Il leader, accusato di insurrezione, ha dichiarato di aver accettato di conformarsi a quella che ha definito un’indagine illegale per evitare “spargimenti di sangue”.

 

 

Intanto un portavoce di TikTok ha definito “pura finzione” le indiscrezioni secondo cui le autorità cinesi avrebbero valutato la possibilità che Elon Musk assuma il controllo delle loro attività negli Stati Uniti, se la popolare piattaforma fosse stata vietata negli Stati Uniti entro la fine della settimana. Ieri infatti Bloomberg aveva ipotizzato che alti funzionari cinesi avessero già iniziato a discutere di piani di emergenza per TikTok, come parte di un’ampia discussione su come interagire con l’amministrazione di Donald Trump, e che una di queste ipotesi avrebbe coinvolto anche Musk.

Sempre riguardo a Musk, va segnalato che la Sec, la Consob Usa, lo ha denunciato, sostenendo che il miliardario consigliere di Trump, non ha dichiarato tempestivamente la sua proprietà di azioni Twitter all’inizio del 2022, prima di acquistare il sito di social media. L’avvocato di Musk, Alex Shapiro ha definito una “farsa” la causa. Nel frattempo oggi, oltre ai dati Usa, uscirà anche l’inflazione nel Regno Unito, oltre che in Francia e in Spagna. Domani invece toccherà all’inflazione in Germania e in Italia, ai dati sulla produzione industriale nel Regno Uniti e ai sussidi settimanali di disoccupazione Usa.

Venerdì invece c’è attesa per l’uscita di diversi indicatori economici chiave in Cina, che forniranno spunti sulle performance economiche del Paese alla fine del 2024, tra cui i dati del Pil per l’intero anno 2024, con gli investitori che terranno conto del raggiungimento o meno del target prefissato di una crescita del 5%. Inoltre, sempre venerdì, Pechino diffonderà i numeri sulla produzione industriale di dicembre e le cifre sulle vendite al dettaglio, da cui gli osservatori cercheranno di capire se gli aiuti recentemente proposti dalle autorità cinesi abbiano favorito la ripresa e i consumi.

Da segnalare domani la decisione sui tassi in Corea del Sud, che acquista particolare valore alla luce delle turbolenze politiche del Paese. Inoltre sempre domani la Bce rilascerà le minute sulla riunione di dicembre, anche se i mercati danno per certi almeno 4 tagli quest’anno, alla luce della debolezza dell’economia e dei miglioramenti dell’inflazione. In Europa oggi i future azionari sono in leggero rialzo, dopo che ieri le Borse del Vecchio Continente hanno chiuso in rialzo, tranne Londra, per l’auspicio che Trump imponga gradualmente gli aumenti tariffari all’Ue. Sul fonte energetico oggi in Asia il petrolio si è stabilizzato, dopo aver chiuso in calo a New York, in seguito alle dichiarazioni dell’Energy Information Administration secondo cui la domanda di petrolio negli Usa rimarrà stabile nel 2025 e nel 2026, ma la produzione di greggio salirà leggermente a 13,55 milioni di barili al giorno. 

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