• 16 Dicembre 2024 20:02

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Tamponi antidroga, è polemica: Vasco contro Salvini sul nuovo Codice della Strada

Dic 16, 2024

È scontro a distanza tra Matteo Salvini e Vasco Rossi sul nuovo Codice della Strada. Oggetto della querelle, le misure adottate contro il consumo di alcool e droghe, che il rocker di Zocca non esita a bocciare. “Il ministro Matteo Salvini ha fatto in modo per il vostro bene che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni”, ha attaccato sabato il cantautore sui social.

Scontro a distanza

La mattina del giorno seguente, Salvini ha replicato: “Lo adoro come cantante. Tutti i tipi di droga fanno male. Vorrei che non si confrontasse con me, ma con i parenti di qualcuno che è morto coinvolto in un incidente stradale che ha visto come protagonista qualcuno che guidava sotto effetto di stupefacenti. Non c’è da ridere quando si parla di alcol e droga. Spero di andare a tanti altri concerti di Vasco, però è un Codice della strada che ha come unico obiettivo quello di salvare vite”.

L’ultima parola (al momento) è, però, di Vasco Rossi, che all’Ansa dichiara: “Sono vicino anch’io (come tutti) ai parenti delle vittime di incidenti stradali causate da ubriachi o drogati al volante. Ma la nuova legge di Salvini non previene questo. Non salva nessuna vita!

Punisce e arresta chi, perfettamente lucido al volante, può avere assunto cannabis o addirittura fumo passivo, anche nei giorni precedenti al momento della guida. Questo non è ridurre gli incidenti stradali, ma è fare propaganda sulla pelle delle persone e perseguitare una minoranza che non può difendersi. Io odio i bulli! Salvini forte con i deboli e debole con i forti”.

Gli esami

La revisione del testo normativo, in vigore da sabato 14 dicembre, prevede la rimozione della dicitura “in stato di alterazione psico-fisica”. Ciò concede ampia libertà alle Forze dell’Ordine nei loro controlli. Senza che sia più necessario rilevare uno stato di alterazione del soggetto alla guida, gli agenti possono far sottoporre i conducenti ai test.

Inoltre, il nuovo art. 187 introduce la possibilità di effettuare prelievi di fluidi dal cavo orale, oltre a quelli della mucosa già effettuati in precedenza. Il primo passo rimangono, comunque, gli accertamenti non invasivi, mirati a valutare il comportamento del soggetto. Esercizi semplici come mantenersi in equilibrio, alzare le braccia o contare, per chiarire. Laddove permangano dei sospetti, le autorità hanno facoltà di passare agli esami tossicologici.

I test rapidi, eseguibili sul posto, possono non essere ritenuti sufficienti, in quanto prendono in considerazione un periodo molto limitato. “Il limite di questi test è che rilevano solo l’uso recente con una finestra temporale di circa 24 ore“,
spiega alla Gazzetta dello Sport Danilo De Gregorio, professore associato di Farmacologia all’Università Vita Salute San Raffaele.

Gli esami tossicologici, invece, “si basano sull’analisi di campioni biologici come la saliva, il sangue, urine o capelli – aggiunge De Gregorio – per rilevare la presenza di sostanze stupefacenti o dei loro metaboliti, ossia le sostanze derivate da un processo di biotrasformazione a livello epatico”. Che si tratti di un “Codice per salvare vite” o di un “attacco a una minoranza”, una cosa è certa: il confronto non si chiuderà qui.

 

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