• 19 Novembre 2024 17:45

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Il 30 novembre l’Assemblea nazionale dei Giovani dell’Ucid sull’economia della vita

Nov 19, 2024

AGI – I giovani imprenditori e manager dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) – organizzazione che in Italia dal 1947 riunisce i capitani d’impresa italiani che ispirano il proprio operato alla luce dei principi della Dottrina sociale della Chiesa – si sono dati appuntamento sabato 30 novembre a Roma per l’Assemblea Nazionale pubblica del Movimento Giovani. Tema dell’Assemblea “L’Economia della Vita”. A partire dalle 10, al complesso monumentale di San Salvatore in Lauro, saranno presenti rappresentanti delle istituzioni, della Chiesa, del mondo dello sport e della cultura chiamati a declinare il tema di una economia alleata della vita umana in tutte le sue fasi e dimensioni. “Si tratta della prima assemblea pubblica del nuovo Comitato nazionale del nostro Movimento eletto lo scorso giugno, abbiamo voluto – sottolinea Benedetto Delle Site, presidente nazionale del Movimento Giovani Ucid – partire da una ispirazione che ci ha comunicato il Santo Padre, che rivolgendosi ai giovani ad Assisi ha affermato: ‘una nuova economia, ispirata a Francesco d’Assisi, oggi puo’ e deve essere un’economia amica della terra, un’economia di pace. Si tratta di trasformare un’economia che uccide in un’economia della vita, in tutte le sue dimensioni'”.

 

All’Assemblea hanno confermato la loro presenza, il vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, l’arcivescovo di Ascoli Piceno-San Benedetto del Tronto e vicepresidente Cei per l’Italia Centrale monsignor Gianpiero Palmieri, il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, il presidente Commissione IA del governo padre Paolo Benanti, la ministra per le Pari Opportunita’, la Famiglia e la Natalita’ Eugenia Roccella, il parroco di Caivano noto per il suo impegno per la legalita’ nella Terra dei fuochi don Maurizio Patriciello, il presidente Lega Nazionale Dilettanti Giancarlo Abete, il poeta e presidente del Comitato Nazionale per l’VIII Centenario di S.Francesco d’Assisi Davide Rondoni, la presidente Uniapac International Sigrid Marz, il presidente della Fondazione Antonio Emanuele Augurusa e ideatore di progetti innovativi per l’inclusione lavorativa dei piu’ giovani Francesco Augurusa, insieme con i vertici nazionali dell’Ucid nelle persone del Cav.Lav. Stefania Brancaccio, Segretario generale e di Gian Luca Galletti, Presidente Ucid Nazionale.

 

Tra gli obiettivi dell’appuntamento quello di mettere al centro il legame fra natalita’ e sviluppo economico attraverso proposte e sollecitazione affinche’ le aziende e il mondo del lavoro, nell’ottica del principio di sussidiarieta’, possano svolgere al meglio la propria parte sostenendo un welfare innovativo e modelli di organizzazione e gestione aziendale i quali favoriscano l’armonia fra vita professionale e familiare, anche grazie a politiche pubbliche miranti a sostenere nuovi processi diretti in questo senso. I giovani dell’Ucid vogliono inoltre farsi promotori come uomini e donne d’impresa di iniziative di pace che a livello internazionale sostituiscano al linguaggio delle armi quello del commercio e del co-sviluppo. “Sono grato al Movimento Giovani Ucid per l’iniziativa, cosi’ importante per i temi che mette a fuoco, temi che vanno al cuore della sostenibilita’ sociale dell’attivita’ d’impresa”, afferma Gian Luca Galletti, presidente Ucid Nazionale. “Sempre piu’ oggi dovremmo chiederci – prosegue – come le imprese possano promuovere una vita pienamente umana, obiettivo che non puo’ non passare dal sostegno alle famiglie, attraverso forme vere di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. Appare evidente l’urgenza di un welfare integrato, pubblico e aziendale insieme, che si faccia carico dei bisogni di chi lavora. Fondamentale quindi avviare un dialogo costruttivo con le istituzioni e promuovere una crescita della consapevolezza delle importanti responsabilita’ di parte aziendale nel favorire le scelte familiari e i percorsi di vita di ognuno, ripensando insieme l’organizzazione del lavoro”.

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