• 15 Novembre 2024 3:03

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Dottoressa aggredita in Pronto soccorso, giudice condanna una paziente a 7 mesi 

Nov 14, 2024

AGI – Si è concluso con una condanna a 7 mesi di reclusione, pena sospesa, il processo a carico di una donna accusata di minacce e lesioni personali nei confronti di una dottoressa del Pronto soccorso del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo. La sentenza è stata emessa l’11 novembre scorso dalla seconda sezione penale del Tribunale di Palermo, in composizione monocratica. L’imputata dovrà anche risarcire i danni da liquidarsi in un giudizio civile e pagare le spese processuali pari a 1950 euro più. I fatti, spiega il Policlinico, risalgono al 2017.

 

Secondo quanto emerso in dibattimento, la dottoressa del Pronto soccorso fu aggredita verbalmente e fisicamente dalla donna che non voleva attendere il proprio turno per essere visitata e pretendeva di non rispettare la lista d’attesa. A interrompere l’aggressione furono la vigilanza interna e i Carabinieri, ma quanto accadde causò alla vittima, assistita dall’avvocato Lorenzo Bonaventura, ferite e contusioni, oltre a un forte trauma psicologico.

 

 

La sentenza del giudice è stata emessa due giorni prima dall’approvazione in Parlamento delle misure decise per contrastare la violenza sui professionisti sanitari e socio-sanitari nell’esercizio delle loro funzioni e il danneggiamento dei beni destinati all’assistenza sanitaria. La norma prevede l’arresto obbligatorio in flagranza e, a determinate condizioni, l’arresto in flagranza differita.

 

 

“La condanna inflitta dal Tribunale di Palermo rappresenta un segnale importante – commenta adesso la Direttrice Generale del Policlinico, Maria Grazia Furnari – per riaffermare il principio del rispetto verso chi ogni giorno è in prima linea per la salute pubblica e la necessita’ di proteggere gli operatori sanitari che, specie nelle strutture di emergenza, ogni giorno prestano servizio in situazioni spesso stressanti e delicate. E’ mia determinazione tutelare i dipendenti dell’Azienda ospedaliera universitaria con tutte le misure possibili, anche attraverso una maggiore sensibilizzazione sul tema della violenza negli ospedali e potenziando la sorveglianza nelle aree più a rischio”. 

 

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close