• 23 Novembre 2024 19:56

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Lamborghini fa causa a un concessionario: milioni guadagnati in modo ingannevole

Ott 24, 2024

La questione fa rumore perché coinvolge uno dei più prestigiosi marchi automobilistici al mondo e un concessionario del Nord America. Quindi, da una parte abbiamo un brand fabbricatore di sogni a quattro ruote e di supercar emozionanti come Lamborghini, non plus ultra della maestria motoristica italiana ad alte prestazioni, e dall’altra un dealer specializzato in auto di lusso, Gold Coast Exotics of Illinois, reo – secondo il Toro – di aver lucrato in modo illegittimo con alcune vetture Lamborghini e di aver ricavato un arricchimento indebito di svariati milioni di euro. La vicenda è spinosa e ingarbugliata, ma si presume che possa dar vita a una battaglia legale molto serrata. Andiamo per gradi.

L’oggetto del contendere

Il concessionario statunitense avrebbe realizzato una specie di mercato parallelo di Lamborghini, comportando un guadagno smisurato quantificabile in molti milioni di dollari. La vicenda è stata riportata da diverse fonti autorevoli del Nord America e riguarda un presunto caso di rivendita di auto a coloro che vengono etichettati come flipper, persone che acquistano beni molto richiesti per poi rivenderli sul mercato a cifre gonfiate. Queste figure possono essere trovare in ogni campo, e ovviamente non potevano mancare neppure nel settore automotive, specialmente in un ramo come quello di cui fa parte Lamborghini, fatto di prestigio, allure e performance al vertice della categoria.

Lamborghini ha fatto causa al concessionario in quanto ritiene che lo stesso non soltanto abbia rivenduto le sue auto ai flipper, ma lo avrebbe fatto in maniera ingannevole, assicurandosi milioni di dollari di bonus. Una pratica scorretta che il marchio italiano ha deciso di far rivalere in sede giudiziaria. Lamborghini, dunque, accusa la Gold Coast Exotics of Illinois di aver commesso una frode, ritenendo di aver scoperto un “programma ombra” che riguardava “transazioni discutibili“. Un fatto increscioso e che ha portato alla reazione inevitabile da parte del costruttore italiano.

Lamborghini accusa il concessionario

Andando a visionare più nel dettaglio il caso in questione, sarebbero stati riscontrati 4 differenti casi, a cominciare da quello di una Urus, che sarebbe dovuta finire nelle mani di un ex atleta professionista e che, invece, è stata venduta a un “noto rivenditore di veicoli di lusso“, che “si era già dichiarato colpevole in un caso di frode criminale che prevedeva la vendita di auto di lusso a spacciatori e papponi come mezzo per riciclare denaro”.

In un altro frangente una Huracàn che doveva finire a una clinica del Minnesota è andata, secondo Lamborghini, a un “noto criminale condannato” che possiede un “servizio di vendita e noleggio di veicoli di lusso a Miami“. Il marchio italiano ha reso noto che può analizzare i casi solo degli ultimi 12 mesi, di conseguenza non è nitido cosa sia avvenuto in antecedenza, ma secondo la casa di Sant’Agata Bolognese questo sistema andrebbe avanti già dal 2019, e la concessionaria avrebbe ricevuto più di 4 milioni di dollari di bonus per i risultati nelle vendite. Naturalmente il concessionario americano rispedisce al mittente ogni accusa, così come fatto sapere dall’avvocato, Ira Levin. Questo comporterà un inevitabile passaggio davanti a un giudice che risolverà la diatriba con una sentenza.

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