• 16 Ottobre 2024 23:28

Corriere NET

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Il grande maestro di scacchi accusato di aver imbrogliato nascondendo un cellulare in bagno

Ott 16, 2024

AGI – Imbrogliare a scacchi nascondendo un cellulare in un bagno, attaccandolo a un water. Questa è l’accusa mossa contro Kirill Shevchenko, 22 anni, nato in Ucraina ma da qualche anno assoldato dalla federazione rumena. Il grande maestro di Kiev è stato espulso dal campionato spagnolo a squadre in corso a Melilla, enclave in terra africana, a seguito delle prove indiziarie raccolte nei suoi confronti. E se il ‘cheating’ è un problema assai diffuso in questo sport, soprattutto online, la portata di questo possibile scandalo è enorme data proprio la forza del giocatore coinvolto, numero 69 del mondo.

Cosa è successo

Gli scacchisti, come i calciatori, vengono cercati dalle varie squadre che partecipano ai campionati nazionali affinché partecipino alle varie edizioni. Anche in Italia, da anni, si apprezzano molti forti giocatori provenienti dall’estero che vanno a rinforzare i roster locali durante questo tipo di eventi. Shevchenko è stato così ingaggiato dalla C.A. Silla – Integrant Col-lectius per disputare i campionati spagnoli di quest’anno. Ma, alla fine, ha giocato solo i primi due turni visto che, dopo la partita con Francisco Vallejo Pons è stato espulso. Ed è stato proprio il suo avversario a notare le sue ripetute assenze alla scacchiera, dovute a continue tappe verso il bagno, collocato in una sala comune adiacente ma esterna a quella di gioco. La motivazione dell’espulsione, resa nota dal capo arbitro della manifestazione, Oscar Bruno de Prado Rodriguez, non lascia adito a molti dubbi: “Utilizzo di dispositivi elettronici durante lo svolgimento delle partite”. Sembra infatti che un cellulare sia stato rinvenuto, fissato a un water, in uno dei due cubicoli ‘chiusi’ del bagno. Gli arbitri hanno ritenuto, con una certa dose di sicurezza, che l’oggetto appartenesse proprio a Shevchenko. Questo è il riassunto del referto stilato dal capo-arbitro della manifestazione, pubblicato da Chess.com:

 

“Alla luce delle prove raccolte nel corso delle indagini si appura che il giocatore ha fatto uso del telefono cellulare durante la partita. In più, Shevchenko, ha ignorato le richieste di avvisarmi quando avesse intenzione di lasciare la sala, in violazione delle regole della FIDE”

 

Per questo ha deciso di imporre le seguenti sanzioni:

Le due partite giocate, nel round 1 contro Amin Bassem, e nel round 2 contro Francisco Vallejo Pons, sono trasformate in sconfitte, in base all’articolo 12.8 che proibisce l’uso di dispositivi elettronici durante le fasi di gioco.

Kiriil Shevchenko viene espulso dalla competizione poiché l’azione in questione è considerata un’infrazione molto grave ai sensi dell’articolo 19.9.9 della FIDE.

 

L’arbitro ha poi aggiunto che un rapporto completo, corredato di indizi e dettagli, sarà sottoposto al Comitato Tecnico degli Arbitri della FEDA (la federazione spagnola) e al Comitato Etico della FIDE. La nota della federazione spagnola, inoltre, ha spiegato come si è arrivati a questa decisione: dopo aver appurato delle sue molteplici visite al bagno, l’arbitro ha discusso la questione con il giocatore nato in Ucraina, che ha detto di avere un problema intestinale. In quel momento gli è stato imposto di chiedere il permesso per recarsi ancora in bagno. Un membro del comitato organizzativo del torneo ha indagato sui suoi spostamenti, seguendolo, e notando come Shevchenko avesse visitato uno dei due cubicoli individuali dotati di sanitari dove è stato poi rivenuto un telefono cellulare, nuovo e funzionante, con una nota scritta a mano: “¡No toques! ¡El teléfono se dejó para que el huésped contestara por la noche!” (“Non toccare! Questo telefono è stato lasciato in modo che il proprietario possa rispondere di notte!”). La grafia usata, secondo il referto arbitrale, parrebbe avere molte somiglianze con quella presente nei formulari usati da Shevchenko durante i primi due incontri. In più, avrebbero anche notato che il fuso orario del telefono era avanti rispetto a quello della Spagna e del Marocco, il che potrebbe suggerire che fosse stato adottato quello della Romania.

 

Ma non è finita qui. Sono molte altre le cose strane accadute in quel palazzo di Melilla. Un addetto alle pulizie ha rivelato il ritrovamento di un altro telefono simile anche durante il primo turno, il giorno precedente: anche in quel caso si trattava di un dispositivo lasciato in un bagno che non è stato poi reclamato da nessuno dopo essere stato consegnato alla reception. In più, si è notato come Shevchenko attendesse sempre di entrare nel medesimo cubicolo, nonostante non fosse l’unico presente e ce ne fossero altri liberi.

 

Bassem Assim, suo avversario al primo turno, ha descritto così il comportamento di Shevchenko:

 

Le cose hanno iniziato a farsi strane alla sesta mossa. Ha giocato e ha lasciato la sala da gioco per più di 10 minuti e questo si è ripetuto molte volte nelle mosse successive. Ho pensato che avesse qualche problema di stomaco! Ma a un certo punto ho deciso di uscire per vedere dove fosse e lui era in piedi fuori dal bagno e quando mi ha visto è tornato nella sala da gioco. E poi a un certo punto della partita ha smesso di uscire finché la partita non è finita.

 

Shevchenko nega tutto 

Quando gli sono stati contestati questi fatti, indizi e prove molto circostanziati, Shevchenko ha negato ogni accusa. Ed è anche possibile che tutto ciò sia frutto di un grande equivoco. Insomma: finché non c’è una condanna, tutti sono innocenti. Essere garantisti, quando si parla di cheating, è importante, anche in casi come questi. È strano, infatti, che gli arbitri non hanno provato a coglierlo in ‘flagranza’ per togliere ogni dubbio alla vicenda. 

 

 

La Federazione scacchistica rumena ha dichiarato in una nota di aspettare “prove concrete” prima di trarre una conclusione sulle accuse, pur affermando di avere “tolleranza zero per le violazioni delle regole del fair play” ma difendendo il proprio giocatore. 

 

“Finora sono apparse pubblicamente solo prove circostanziali.  Aspettiamo i dettagli del caso e studieremo attentamente le prove allegate. Al momento abbiamo solo informazioni provenienti dai media e da presunti testimoni, ma nessuna comunicazione ufficiale. Fino ad allora siamo dalla parte del nostro scacchista, che nega le accuse mosse contro di lui. Lo sosterremo come facciamo con tutti i nostri scacchisti, nei limiti delle normative vigenti.  Se emergeranno ulteriori informazioni, decideremo all’interno della Federazione cosa fare dopo”.

 

 Shevchenko è diventato Grande Maestro a 15 anni ed è ritenuto oggi uno dei talenti emergenti del panorama scacchistico europeo.

 

 

AGI – Imbrogliare a scacchi nascondendo un cellulare in un bagno, attaccandolo a un water. Questa è l’accusa mossa contro Kirill Shevchenko, 22 anni, nato in Ucraina ma da qualche anno assoldato dalla federazione rumena. Il grande maestro di Kiev è stato espulso dal campionato spagnolo a squadre in corso a Melilla, enclave in terra africana, a seguito delle prove indiziarie raccolte nei suoi confronti. E se il ‘cheating’ è un problema assai diffuso in questo sport, soprattutto online, la portata di questo possibile scandalo è enorme data proprio la forza del giocatore coinvolto, numero 69 del mondo.
Cosa è successo
Gli scacchisti, come i calciatori, vengono cercati dalle varie squadre che partecipano ai campionati nazionali affinché partecipino alle varie edizioni. Anche in Italia, da anni, si apprezzano molti forti giocatori provenienti dall’estero che vanno a rinforzare i roster locali durante questo tipo di eventi. Shevchenko è stato così ingaggiato dalla C.A. Silla – Integrant Col-lectius per disputare i campionati spagnoli di quest’anno. Ma, alla fine, ha giocato solo i primi due turni visto che, dopo la partita con Francisco Vallejo Pons è stato espulso. Ed è stato proprio il suo avversario a notare le sue ripetute assenze alla scacchiera, dovute a continue tappe verso il bagno, collocato in una sala comune adiacente ma esterna a quella di gioco. La motivazione dell’espulsione, resa nota dal capo arbitro della manifestazione, Oscar Bruno de Prado Rodriguez, non lascia adito a molti dubbi: “Utilizzo di dispositivi elettronici durante lo svolgimento delle partite”. Sembra infatti che un cellulare sia stato rinvenuto, fissato a un water, in uno dei due cubicoli ‘chiusi’ del bagno. Gli arbitri hanno ritenuto, con una certa dose di sicurezza, che l’oggetto appartenesse proprio a Shevchenko. Questo è il riassunto del referto stilato dal capo-arbitro della manifestazione, pubblicato da Chess.com:
 

“Alla luce delle prove raccolte nel corso delle indagini si appura che il giocatore ha fatto uso del telefono cellulare durante la partita. In più, Shevchenko, ha ignorato le richieste di avvisarmi quando avesse intenzione di lasciare la sala, in violazione delle regole della FIDE”

 
Per questo ha deciso di imporre le seguenti sanzioni:
Le due partite giocate, nel round 1 contro Amin Bassem, e nel round 2 contro Francisco Vallejo Pons, sono trasformate in sconfitte, in base all’articolo 12.8 che proibisce l’uso di dispositivi elettronici durante le fasi di gioco.
Kiriil Shevchenko viene espulso dalla competizione poiché l’azione in questione è considerata un’infrazione molto grave ai sensi dell’articolo 19.9.9 della FIDE.
 
L’arbitro ha poi aggiunto che un rapporto completo, corredato di indizi e dettagli, sarà sottoposto al Comitato Tecnico degli Arbitri della FEDA (la federazione spagnola) e al Comitato Etico della FIDE. La nota della federazione spagnola, inoltre, ha spiegato come si è arrivati a questa decisione: dopo aver appurato delle sue molteplici visite al bagno, l’arbitro ha discusso la questione con il giocatore nato in Ucraina, che ha detto di avere un problema intestinale. In quel momento gli è stato imposto di chiedere il permesso per recarsi ancora in bagno. Un membro del comitato organizzativo del torneo ha indagato sui suoi spostamenti, seguendolo, e notando come Shevchenko avesse visitato uno dei due cubicoli individuali dotati di sanitari dove è stato poi rivenuto un telefono cellulare, nuovo e funzionante, con una nota scritta a mano: “¡No toques! ¡El teléfono se dejó para que el huésped contestara por la noche!” (“Non toccare! Questo telefono è stato lasciato in modo che il proprietario possa rispondere di notte!”). La grafia usata, secondo il referto arbitrale, parrebbe avere molte somiglianze con quella presente nei formulari usati da Shevchenko durante i primi due incontri. In più, avrebbero anche notato che il fuso orario del telefono era avanti rispetto a quello della Spagna e del Marocco, il che potrebbe suggerire che fosse stato adottato quello della Romania.
 
Ma non è finita qui. Sono molte altre le cose strane accadute in quel palazzo di Melilla. Un addetto alle pulizie ha rivelato il ritrovamento di un altro telefono simile anche durante il primo turno, il giorno precedente: anche in quel caso si trattava di un dispositivo lasciato in un bagno che non è stato poi reclamato da nessuno dopo essere stato consegnato alla reception. In più, si è notato come Shevchenko attendesse sempre di entrare nel medesimo cubicolo, nonostante non fosse l’unico presente e ce ne fossero altri liberi.
 
Bassem Assim, suo avversario al primo turno, ha descritto così il comportamento di Shevchenko:
 

Le cose hanno iniziato a farsi strane alla sesta mossa. Ha giocato e ha lasciato la sala da gioco per più di 10 minuti e questo si è ripetuto molte volte nelle mosse successive. Ho pensato che avesse qualche problema di stomaco! Ma a un certo punto ho deciso di uscire per vedere dove fosse e lui era in piedi fuori dal bagno e quando mi ha visto è tornato nella sala da gioco. E poi a un certo punto della partita ha smesso di uscire finché la partita non è finita.

 
Shevchenko nega tutto 
Quando gli sono stati contestati questi fatti, indizi e prove molto circostanziati, Shevchenko ha negato ogni accusa. Ed è anche possibile che tutto ciò sia frutto di un grande equivoco. Insomma: finché non c’è una condanna, tutti sono innocenti. Essere garantisti, quando si parla di cheating, è importante, anche in casi come questi. È strano, infatti, che gli arbitri non hanno provato a coglierlo in ‘flagranza’ per togliere ogni dubbio alla vicenda. 
 

 
La Federazione scacchistica rumena ha dichiarato in una nota di aspettare “prove concrete” prima di trarre una conclusione sulle accuse, pur affermando di avere “tolleranza zero per le violazioni delle regole del fair play” ma difendendo il proprio giocatore. 
 

“Finora sono apparse pubblicamente solo prove circostanziali.  Aspettiamo i dettagli del caso e studieremo attentamente le prove allegate. Al momento abbiamo solo informazioni provenienti dai media e da presunti testimoni, ma nessuna comunicazione ufficiale. Fino ad allora siamo dalla parte del nostro scacchista, che nega le accuse mosse contro di lui. Lo sosterremo come facciamo con tutti i nostri scacchisti, nei limiti delle normative vigenti.  Se emergeranno ulteriori informazioni, decideremo all’interno della Federazione cosa fare dopo”.

 
 Shevchenko è diventato Grande Maestro a 15 anni ed è ritenuto oggi uno dei talenti emergenti del panorama scacchistico europeo.
 
 

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