AGI – Il bonus ristrutturazione resterà al 50% – senza scendere come sembrava -, ma interesserà solo le prime case. E cresce a 96mila euro il tetto di spesa. E’ una delle novità contenute nella Manovra da 30 miliardi approvata ieri dal Consiglio dei Ministri, e tra le più attese per chi ha deciso di mettere mano alla propria abitazione.
Come ricostruisce la Stampa, il bonus era destinato a scendere al 36% nel 2025 e con un tetto tagliato. Per effetto del Decreto Superbonus, il bonus era stato tagliato al 36% (dal 2025 al 2027) e al 30% (dal 2028 al 2033). Fino al 31 dicembre 2024, il bonus ristrutturazione aveva un’aliquota al 50% e un tetto di spesa a 96mila euro. A partire dal 2025, il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione doveva essere pari a 48mila euro per unità immobiliare. Adesso, con la manovra è stato deciso che, dal 2025, la detrazione sarà confermata al livello attuale del 50% ma sarà prevista soltanto sull’abitazione principale.
Per quanto riguarda le seconde case, le detrazioni saranno al 36%, con tetto di spesa a 48mila euro. Impianti elettrici, demolizioni di pareti, rifacimento bagni: dal prossimo anno queste spese, tra le più comuni in caso di ristrutturazione, saranno agevolati in modo diverso a seconda dell’immobile.