• 14 Ottobre 2024 16:19

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In Italia, autonomia, ricarica e prezzi sono gli ostacoli che frenano l’ascesa dell’elettrico

Ott 14, 2024

Non è un mistero che il processo di transizione verso una mobilità sostenibile stia procedendo molto faticosamente. Non è neppure un mistero che le automobili elettriche stiano facendo molta a fatica a imporsi a livello globale, tanto i dati delle vendite dimostrando che gli automobilisti preferiscano acquistare vetture con differenti tipi di motorizzazioni. E questo non avviene nonostante ci sia un’attenzione sempre maggiori alle tematiche ambientali da parte della società, ma allo quali sono i motivi per cui le vetture elettriche sono ancora così poco presenti sulle nostre strade? A questa domanda, almeno per quel che riguarda la situazione in Italia, risponde il report di Motus-E che illustra dettagliatamente la situazione attuale dell’elettrico nel nostro Paese, indaga sulle cause di questa crescita che procede molto a rilento e sugli scenari futuri.

Auto elettriche: il confronto tra l’Italia e il resto dell’Europa

Il fatto che gli automobilisti preferiscano le auto con altri tipi di motorizzazioni e alimentazioni a quelle elettriche è un problema globale, che riguarda tutta Europa, ma in Italia la situazione è molto più critica rispetto agli altri Stati del Vecchio Continente.

Nell’Unione Europea, in questo 2024, le auto elettriche rappresentano il 14% di quelle complessivamente vendute. Una percentuale certamente bassa ma di gran lunga superiore a quella del nostro Paese: in Italia solamente il 3,3% delle automobili vendute nel corso del 2024 sono elettriche, il restante 96,7% sono tra ibride, termiche o alimentate a gas. Bastano questi numeri per comprendere come la situazione nel nostro Paese sia certamente peggiore rispetto a quella dei nostri vicini di casa dell’Unione Europea, come gli automobilisti italiani non siano ancora stati conquistati dalle vetture a zero emissioni.

Perché vengono vendute così poche auto elettriche in Italia?

Arriviamo ora al nocciolo del problema, ai motivi per cui in Italia vengono vendute così poche automobili elettriche. Non c’è solamente una causa ma se possono individuare tre di principali.

Il primo problema è legato al prezzo di questi veicoli: le auto elettriche costano decisamente di più rispetto alle vetture con altri tipi di motorizzazione. Basta fare un confronto di prezzo tra lo stesso modello nella versione termica e nella versione elettrica per rendersene conto.

Ma questo non è l’unico motivo. Molti automobilisti, anche chi avrebbe la possibilità economica di acquistare un’auto elettrica, nutrono parecchie perplessità riguardo l’autonomia della batteria. D’altronde è innegabile che con un pieno di benzina si possa percorrere molta più strada rispetto che con un “pieno” di elettricità: anche se si parte con una batteria carica al 100%, sarà necessario fermarsi per una ricarica diversi chilometri prima rispetto a una vetture termica, che prima di fare nuovamente benzina avrà la possibilità di percorrere più strada.

Legata alla questione dell’autonomia della batteria c’è anche quella dei tempi di ricarica. Per fare un pieno di benzina bastano pochi minuti, per una ricarica completa della batteria di automobile elettrica possono volerci anche diverse ore. Senza considerare che i punti di ricarica pubblici sono ancora molto pochi: trovare una colonnina per la ricarica non è così semplice, soprattutto quando si esce dalle grandi città. A livello numerico non c’è minimamente paragone tra il numero di distributori di benzina disponibile in Italia e il numero di colonnine per la ricarica pubbliche (e soprattutto per la ricarica rapida).

Auto elettriche in Italia: le previsioni per il futuro

I problemi che stanno frenando la vendita di automobili elettriche che abbiamo elencato nel paragrafo precedente posso apparire irrisolvibili, il report redatto da Motus-E fa invece sperare chi spinge per il processo di transizione a una mobilità sostenibile.

Prima di tutto va sottolineato che i nuovi modelli automobili elettriche hanno sempre una maggiore autonomia, basti pensare che le auto uscite nel triennio 2021-2023 hanno il 20% in più di autonomia rispetto a quelle del triennio precedente. Questo trend è destinato a migliorare sempre di più: d’altronde la ricerca sta puntando a realizzare batteria con un’autonomia sempre maggiore.

Ma non solo, le nuove auto elettriche saranno in grado di effettuare una ricarica in tempi molto più brevi, questo grazie anche i miglioramenti delle infrastruttura e alla diffusione sempre più ampia della rete fast charge.

Infine, per quel che riguarda i prezzi, anche questi saranno destinati a diminuire sempre di più. Va tenuto in considerazione il fatto che, da qualche anno ormai, il prezzo delle batterie è in continua diminuzione e continuerà a scendere sempre di più anche nel corso dei prossimi anni. Questo (ma non solo) porterà quindi a una diminuzione generale del prezzo dell’automobile.

A far immaginare che nel prossimo futuro costerà sempre meno acquistare un’auto elettrica sono i dati degli ultimi anni. Nel 2019 il prezzo medio di una vettura a zero emissioni era di 35.500 euro. Nel 2023 il prezzo medio si è invece abbassato a 31.400 euro. Bisogna poi ricordare che molte case automobilistiche stanno per lanciare sul mercato (o hanno in cantieri) dei nuovi modelli di automobili elettriche dal prezzo certamente più accessibile a tutti gli automobilisti. E questi modelli di veicoli a zero emissioni a basso costo sono destinati ad aumentare sempre di più.

Auto elettriche in Italia: le conclusioni finali

Considerato quanto abbiamo visto fino a questo momento, è tempo di arrivare alle considerazioni finali: per un effettiva rivoluzione della mobilità e per il definitivo passaggio a una mobilità più sostenibile servirà ancora molto tempo. Questo è un processo che non avverrà in tempi rapidi. Più veloce dovrebbe essere invece la riduzione del gap tra le automobili vendute in Italia e nel resto dell’Unione Europea.

Certo la ricerca dovrà continuare a progredire e far in modo che acquistare un’auto elettrica non sia solamente un lusso che poche persone possono mettersi. Allo stesso tempo dovranno essere ascoltate le esigenze degli automobilisti e dovrà essere trovata una soluzione al problema dell’autonomia ancora ridotto e dei tempi di ricarica troppo lunghi: abbiamo visto come si stiano facendo dei passi in avanti per risolvere questi due problemi ma il lavoro da fare è ancora molto lungo.

Avverrà, prima o poi, questa rivoluzione che riguarda la mobilità? La risposta è sì ma ci vorrà tempo per riuscire a convincere anche i più scettici tra gli automobilisti.

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