AGI – “Sto annunciando il ritiro ora. L’avevo già deciso prima di Parigi: questa Olimpiade sarebbe stata l’ultimo atto della mia vicenda agonistica. Desideravo fosse il finale della mia carriera. Mi spiace non sia stato cosi’. Ma è arrivato il momento di dire basta e, credetemi, sono serena. Fisicamente gli infortuni si stanno facendo sentire”. In un’intervista a ‘BresciaOggi’, Vanessa Ferrari ha ufficializzato il ritiro dell’attività agonostica, di fatto quasi scontato dopo l’ennesimo infortunio che le è costato la partecipazione alle Olimpiadi di Parigi.
Nata ad Orzinuovi il 10 novembre 1990, la fuoriclasse lombarda è stata campionessa del mondo nel 2006, campionessa europea nel 2007 e vice-campionessa al corpo libero ai Giochi olimpici di Tokyo 2020. Prima atleta azzurra a laurearsi iridata di ginnastica artistica, prestazione realizzata ad Aarhus (Danimarca) nel 2006, nello stesso anno fu insignita del collare d’oro al merito sportivo del Coni e, a inizio 2007, ricevette l’onorificenza presidenziale di cavaliere al merito della Repubblica.
Vanta nel palmares internazionale, oltre al titolo del 2006, un argento olimpico, un argento e tre bronzi mondiali, otto medaglie ai campionati europei tra il 2006 e il 2021 (di cui quattro ori), cinque vittorie in Coppa del Mondo tra il 2007 e il 2021 ed otto ori in due edizioni dei Giochi del Mediterraneo, che ne fanno la sportiva italiana piu’ vincente nella storia di questa rassegna. Ha preso parte a quattro edizioni dei Giochi Olimpici, prima ginnasta italiana a riuscire in tale impresa. Dal 2009 gareggiava per il gruppo sportivo dell’Esercito Italiano, forza armata nella quale riveste il grado di Caporal maggiore scelto.
A livello nazionale detiene 22 titoli (7 nel concorso generale) ai campionati assoluti, di cui il primo vinto nel 2004, e 11 scudetti conquistati con la squadra Brixia nel Campionato di Serie A1. Soprannominata la ‘Farfalla’ di Orzinuovi e la ‘Cannibale’, è stata anche la prima ginnasta italiana ad avere eseguito lo Tsukahara avvitato “Silivas”, un doppio salto indietro raccolto con doppio avvitamento.
AGI – “Sto annunciando il ritiro ora. L’avevo già deciso prima di Parigi: questa Olimpiade sarebbe stata l’ultimo atto della mia vicenda agonistica. Desideravo fosse il finale della mia carriera. Mi spiace non sia stato cosi’. Ma è arrivato il momento di dire basta e, credetemi, sono serena. Fisicamente gli infortuni si stanno facendo sentire”. In un’intervista a ‘BresciaOggi’, Vanessa Ferrari ha ufficializzato il ritiro dell’attività agonostica, di fatto quasi scontato dopo l’ennesimo infortunio che le è costato la partecipazione alle Olimpiadi di Parigi.
Nata ad Orzinuovi il 10 novembre 1990, la fuoriclasse lombarda è stata campionessa del mondo nel 2006, campionessa europea nel 2007 e vice-campionessa al corpo libero ai Giochi olimpici di Tokyo 2020. Prima atleta azzurra a laurearsi iridata di ginnastica artistica, prestazione realizzata ad Aarhus (Danimarca) nel 2006, nello stesso anno fu insignita del collare d’oro al merito sportivo del Coni e, a inizio 2007, ricevette l’onorificenza presidenziale di cavaliere al merito della Repubblica.
Vanta nel palmares internazionale, oltre al titolo del 2006, un argento olimpico, un argento e tre bronzi mondiali, otto medaglie ai campionati europei tra il 2006 e il 2021 (di cui quattro ori), cinque vittorie in Coppa del Mondo tra il 2007 e il 2021 ed otto ori in due edizioni dei Giochi del Mediterraneo, che ne fanno la sportiva italiana piu’ vincente nella storia di questa rassegna. Ha preso parte a quattro edizioni dei Giochi Olimpici, prima ginnasta italiana a riuscire in tale impresa. Dal 2009 gareggiava per il gruppo sportivo dell’Esercito Italiano, forza armata nella quale riveste il grado di Caporal maggiore scelto.
A livello nazionale detiene 22 titoli (7 nel concorso generale) ai campionati assoluti, di cui il primo vinto nel 2004, e 11 scudetti conquistati con la squadra Brixia nel Campionato di Serie A1. Soprannominata la ‘Farfalla’ di Orzinuovi e la ‘Cannibale’, è stata anche la prima ginnasta italiana ad avere eseguito lo Tsukahara avvitato “Silivas”, un doppio salto indietro raccolto con doppio avvitamento.