• 19 Settembre 2024 19:47

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Una donna contro sei uomini per la presidenza dello sport Olimpico

Set 17, 2024

AGI – In attesa di conoscere chi tra i sette candidati sarà eletto decimo presidente del Comitato Olimpico Internazionale – elezioni nel corso della 143esima Sessione del Cio dal 18 al 21 marzo 2025 in Grecia -, una cosa è già certa: la nuova leadership dello sport mondiale dovrà affrontare nuove sfide difficili e preservare il mito un pò sopito delle Olimpiadi. Vuoi per i cambiamenti climatici che potrebbero segnare fortemente l’esistenza dei Giochi della neve, l’avvento degli eSports Games che si preannuncia travolgente e accattivante per i giovani, le sempre maggiori richieste e necessità degli sport tradizionali, e i fattori legati alla sicurezza globale, il nuovo Cio, ovvero quello del post Thomas Bach, si troverà difronte compiti intricati da assolvere.

 

Per i sette candidati alla presidenza inizia il serrato lavoro di convincimento dei membri Cio (alle urne andranno in 111) finalizzato a ricevere quel voto che potrebbe essere fondamentale. Dei sette candidati, cammin facendo qualcuno potrebbe gettare la spugna, potrebbero nascere alleanze oppure andare tutti alle urne. L’elezione del decimo presidente dello sport mondiale si preannuncia molto accattivante. Hanno presentato la candidatura il numero uno dell’atletica leggera mondiale, Sir Sebastian Coe, il multimilionario svedese Johan Eliasch, il ministro dello Sport dello Zimbabwe, Kirsty Coventry, unica donna in corsa per la presidenza, il vicepresidente del Cio, lo spagnolo Juan Antonio Samaranch, figlio del defunto ex presidente del Cio, il numero uno del ciclismo internazionale, il francese David Lappartient, il principe Feisal Al Hussein di Giordania ed il capo della federazione internazionale di ginnastica, il giapponese Morinari Watanabe.

 

Bach, tedesco, oro olimpico a squadre nella scherma ai Giochi del ’76, lascia un Cio in una posizione finanziariamente solida avendo ottenuto in accordi 7,3 miliardi di dollari per gli anni 2025-2028 e 6,2 miliardi di dollari per il 2029-2032. Bach lascia al nuovo Cio ingarbugliati nodi da sbrogliare, su tutti come riportare la Russia e Bielorussia all’interno dello sport mondiale. Il presidente sarà eletto per un primo mandato di otto anni con la possibilità, se rieletto, di un secondo di quattro. 

 

Coe, 67 anni, è entrato a far parte del Cio solo nel 2020 dopo una relazione difficile tra World Athletics e il Cio per il divieto imposto da Coe agli atleti russi nel 2015 (a pochi mesi dalla sua elezioni) a seguito dello scandalo doping nella Federazione. Due volte campione olimpico nei 1500 metri (Mosca ’80 e Los Angeles ’84), Coe è stato presidente del comitato organizzatore delle Olimpiadi di Londra 2012 e del comitato olimpico britannico. Sir Seb sembrava essere il più papabile successore di Bach ma recentemente, oltre a un problema legato all’età che si scontra con l’attuale norma (il presidente del Cio non può essere eletto o rieletto con più di 70 anni), l’aver introdotto i premi in denaro ai medagliati olimpici non è piaciuto a Bach e a diversi membri del Cio.

 

Altro problema, Coe nel 2027, sempre secondo l’attuale normativa, dovrà lasciare la presidenza di World Athletics e, quindi, decadrà anche la posizione di membro Cio. Coventry, 41 anni, è l’unica donna candidata alla presidenza e l’ex campionessa olimpica di nuoto, nonchè l’olimpionica più decorata dello Zimbabwe, potrebbe diventare non solo la prima presidente donna, ma anche la prima in assoluto dell’Africa. Coventry è stata campionessa olimpica nei 200 dorso ad Atene 2004 e Pechino 2008. In 130 anni di storia i presidenti sono stati solo uomini, otto europei e uno statunitense.

 

Eliasch, 62 anni, svedese, presidente della federazione internazionale dello sci (Fis), è un giovane membro del Cio (solo da luglio). Il principe Feisal, 60 anni, è membro del Consiglio esecutivo del Cio. Lo spagnolo Samaranch, 64 anni, figlio del presidentissimo del Cio Juan Antonio (1981-2001), è sposato con l’italiana Cristina Bigelli, nei suoi sei anni da vicepresidente del Cio, ha guidato la commissione di coordinamento per le Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Le regole rappresentano un problema anche per Samaranch che compirà 65 anni a novembre. è possibile un’esenzione per i successivi quattro anni ma il dirigente spagnolo governerebbe solo per otto anni, senza possibilità di essere rieletto per ulteriori quattro (12 anni totali) come è stato per Jacques Rogge (2001-2013) e Bach (2013-2025). Lappartient, 51 anni, bretone, è una figura della politica-sportiva in rapida ascesa, è membro Cio dal 2022 e presidente del ciclismo mondiale dal 2017. è responsabile degli eSports in seno al Cio. Watanabe, 65 anni, giapponese, dal 2016 è il capo della federazione internazionale di ginnastica. Il 20 e il 24 gennaio 2025 i candidati si rivolgeranno ai 111 membri del Cio per presentare i loro programmi. Alcuni si aspettavano un numero maggiore di donne in corsa per la presidenza ma nè Nicole Hoevertsz di Aruba, nè Nawal El Moutawakel del Marocco, nè Caster Semenya del Sudafrica hanno inoltrato la candidatura. 

AGI – In attesa di conoscere chi tra i sette candidati sarà eletto decimo presidente del Comitato Olimpico Internazionale – elezioni nel corso della 143esima Sessione del Cio dal 18 al 21 marzo 2025 in Grecia -, una cosa è già certa: la nuova leadership dello sport mondiale dovrà affrontare nuove sfide difficili e preservare il mito un pò sopito delle Olimpiadi. Vuoi per i cambiamenti climatici che potrebbero segnare fortemente l’esistenza dei Giochi della neve, l’avvento degli eSports Games che si preannuncia travolgente e accattivante per i giovani, le sempre maggiori richieste e necessità degli sport tradizionali, e i fattori legati alla sicurezza globale, il nuovo Cio, ovvero quello del post Thomas Bach, si troverà difronte compiti intricati da assolvere.
 
Per i sette candidati alla presidenza inizia il serrato lavoro di convincimento dei membri Cio (alle urne andranno in 111) finalizzato a ricevere quel voto che potrebbe essere fondamentale. Dei sette candidati, cammin facendo qualcuno potrebbe gettare la spugna, potrebbero nascere alleanze oppure andare tutti alle urne. L’elezione del decimo presidente dello sport mondiale si preannuncia molto accattivante. Hanno presentato la candidatura il numero uno dell’atletica leggera mondiale, Sir Sebastian Coe, il multimilionario svedese Johan Eliasch, il ministro dello Sport dello Zimbabwe, Kirsty Coventry, unica donna in corsa per la presidenza, il vicepresidente del Cio, lo spagnolo Juan Antonio Samaranch, figlio del defunto ex presidente del Cio, il numero uno del ciclismo internazionale, il francese David Lappartient, il principe Feisal Al Hussein di Giordania ed il capo della federazione internazionale di ginnastica, il giapponese Morinari Watanabe.
 
Bach, tedesco, oro olimpico a squadre nella scherma ai Giochi del ’76, lascia un Cio in una posizione finanziariamente solida avendo ottenuto in accordi 7,3 miliardi di dollari per gli anni 2025-2028 e 6,2 miliardi di dollari per il 2029-2032. Bach lascia al nuovo Cio ingarbugliati nodi da sbrogliare, su tutti come riportare la Russia e Bielorussia all’interno dello sport mondiale. Il presidente sarà eletto per un primo mandato di otto anni con la possibilità, se rieletto, di un secondo di quattro. 
 
Coe, 67 anni, è entrato a far parte del Cio solo nel 2020 dopo una relazione difficile tra World Athletics e il Cio per il divieto imposto da Coe agli atleti russi nel 2015 (a pochi mesi dalla sua elezioni) a seguito dello scandalo doping nella Federazione. Due volte campione olimpico nei 1500 metri (Mosca ’80 e Los Angeles ’84), Coe è stato presidente del comitato organizzatore delle Olimpiadi di Londra 2012 e del comitato olimpico britannico. Sir Seb sembrava essere il più papabile successore di Bach ma recentemente, oltre a un problema legato all’età che si scontra con l’attuale norma (il presidente del Cio non può essere eletto o rieletto con più di 70 anni), l’aver introdotto i premi in denaro ai medagliati olimpici non è piaciuto a Bach e a diversi membri del Cio.
 
Altro problema, Coe nel 2027, sempre secondo l’attuale normativa, dovrà lasciare la presidenza di World Athletics e, quindi, decadrà anche la posizione di membro Cio. Coventry, 41 anni, è l’unica donna candidata alla presidenza e l’ex campionessa olimpica di nuoto, nonchè l’olimpionica più decorata dello Zimbabwe, potrebbe diventare non solo la prima presidente donna, ma anche la prima in assoluto dell’Africa. Coventry è stata campionessa olimpica nei 200 dorso ad Atene 2004 e Pechino 2008. In 130 anni di storia i presidenti sono stati solo uomini, otto europei e uno statunitense.
 
Eliasch, 62 anni, svedese, presidente della federazione internazionale dello sci (Fis), è un giovane membro del Cio (solo da luglio). Il principe Feisal, 60 anni, è membro del Consiglio esecutivo del Cio. Lo spagnolo Samaranch, 64 anni, figlio del presidentissimo del Cio Juan Antonio (1981-2001), è sposato con l’italiana Cristina Bigelli, nei suoi sei anni da vicepresidente del Cio, ha guidato la commissione di coordinamento per le Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Le regole rappresentano un problema anche per Samaranch che compirà 65 anni a novembre. è possibile un’esenzione per i successivi quattro anni ma il dirigente spagnolo governerebbe solo per otto anni, senza possibilità di essere rieletto per ulteriori quattro (12 anni totali) come è stato per Jacques Rogge (2001-2013) e Bach (2013-2025). Lappartient, 51 anni, bretone, è una figura della politica-sportiva in rapida ascesa, è membro Cio dal 2022 e presidente del ciclismo mondiale dal 2017. è responsabile degli eSports in seno al Cio. Watanabe, 65 anni, giapponese, dal 2016 è il capo della federazione internazionale di ginnastica. Il 20 e il 24 gennaio 2025 i candidati si rivolgeranno ai 111 membri del Cio per presentare i loro programmi. Alcuni si aspettavano un numero maggiore di donne in corsa per la presidenza ma nè Nicole Hoevertsz di Aruba, nè Nawal El Moutawakel del Marocco, nè Caster Semenya del Sudafrica hanno inoltrato la candidatura. 

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