• 20 Settembre 2024 23:35

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Coppa Davis: domani l’Italia difende il titolo, riflettori su Berrettini 

Set 10, 2024

AGI – “Ancora non ho deciso la formazione, in queste giornate acquisirò tutte le informazioni necessarie per scegliere”. Così alla vigilia della sfida dell’Italia col Brasile in programma domani all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno che registra il tutto esaurito, il ct azzurro di Coppa Davis, Filippo Volandri, non si sbilancia sui tennisti che scenderanno in campo. Orfana dei suoi campioni più forti, Jannik Sinner reduce dalle fatiche degli Us Open e Lorenzo Musetti, ancora stanco dopo le fatiche olimpiche, Volandri si affida al ‘veterano’ Matteo Berrettini che torna dopo aver vissuto da spettatore-accompagnatore la vittoria dello scorso anno e a Flavio Cobolli, al debutto in nazionale.

 

Domani gli azzurri saranno impegnati nella fase a gironi della Coppa Davis contro il Brasile, dopo ben 31 anni dall’ultima volta nel 1993, mentre Belgio – che affrontiamo dopo 7 anni dall’ultimo match nel 2017, in cui gli italiani persero 3-2 nel quarti a Charleroi – e Olanda di Griekspoor e Van de Zandschulp, battuta lo scorso anno nei quarti di finale a Malaga, saranno le nostre avversarie rispettivamente venerdì e domenica, quando sugli spalti dell’impianto emiliano dovrebbe esserci anche Jannik Sinner a tifare i suoi compagni di squadra alla ricerca del ‘pass’ per le finali della Davis che si terranno a Malaga.
Anche quest’anno la formula è la sessa che c’è dal 2019: ogni match prevede la disputa di due singolari e di un doppio, tutti al meglio dei due set su tre.

 

Per le sfide in terra emiliana sono stati convocati, oltre a Matteo Berrettini e Flavio Cobolli, anche Matteo Arnaldi, Andrea Vavassori e Simone Bolelli. Sulle avversarie dell’Italia nel girone, contro le quali giocheremo sempre a partire dalle ore 15, l’Olanda è la squadra più forte e conosciuta, con giocatori di alta classifica. In quanto al Brasile c’è l’incognita Joao Fonseca, numero 158 del ranking Atp, talento 18enne con un futuro roseo. Entrambe hanno un grande doppio, ma ce l’ha anche l’Italia con Vavassori-Bolelli. 

AGI – “Ancora non ho deciso la formazione, in queste giornate acquisirò tutte le informazioni necessarie per scegliere”. Così alla vigilia della sfida dell’Italia col Brasile in programma domani all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno che registra il tutto esaurito, il ct azzurro di Coppa Davis, Filippo Volandri, non si sbilancia sui tennisti che scenderanno in campo. Orfana dei suoi campioni più forti, Jannik Sinner reduce dalle fatiche degli Us Open e Lorenzo Musetti, ancora stanco dopo le fatiche olimpiche, Volandri si affida al ‘veterano’ Matteo Berrettini che torna dopo aver vissuto da spettatore-accompagnatore la vittoria dello scorso anno e a Flavio Cobolli, al debutto in nazionale.
 
Domani gli azzurri saranno impegnati nella fase a gironi della Coppa Davis contro il Brasile, dopo ben 31 anni dall’ultima volta nel 1993, mentre Belgio – che affrontiamo dopo 7 anni dall’ultimo match nel 2017, in cui gli italiani persero 3-2 nel quarti a Charleroi – e Olanda di Griekspoor e Van de Zandschulp, battuta lo scorso anno nei quarti di finale a Malaga, saranno le nostre avversarie rispettivamente venerdì e domenica, quando sugli spalti dell’impianto emiliano dovrebbe esserci anche Jannik Sinner a tifare i suoi compagni di squadra alla ricerca del ‘pass’ per le finali della Davis che si terranno a Malaga. Anche quest’anno la formula è la sessa che c’è dal 2019: ogni match prevede la disputa di due singolari e di un doppio, tutti al meglio dei due set su tre.
 
Per le sfide in terra emiliana sono stati convocati, oltre a Matteo Berrettini e Flavio Cobolli, anche Matteo Arnaldi, Andrea Vavassori e Simone Bolelli. Sulle avversarie dell’Italia nel girone, contro le quali giocheremo sempre a partire dalle ore 15, l’Olanda è la squadra più forte e conosciuta, con giocatori di alta classifica. In quanto al Brasile c’è l’incognita Joao Fonseca, numero 158 del ranking Atp, talento 18enne con un futuro roseo. Entrambe hanno un grande doppio, ma ce l’ha anche l’Italia con Vavassori-Bolelli. 

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