• 30 Novembre 2024 4:50

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Rivolta nel carcere di Bari: sequestrata una infermiera, ferito un agente

Ago 17, 2024

AGI – Caos nella Seconda sezione del carcere di Bari ‘Francesco Rucci’ dove è in corso una rivolta. La Sezione è quella da cui il 12 giugno e 2 agosto scorso due detenuti extracomunitari hanno tentato l’evasione. Secondo quanto si apprende dai sindacati della polizia penitenziaria, pare sia stata sequestrata una infermiera, poi rilasciata. Un agente è stato ferito, mentre tentava di impedire che dei detenuti facessero del male alla donna: l’uomo è stato soccorso dagli operatori sanitari del 118. Sarebbero stati richiamati in servizio gli agenti che erano di riposo mentre altri sarebbero stati inviati di rinforzo da altre strutture carcerarie della regione.

 

 

Da Bari a Torino, con i Radicali Italiani che hanno visitato sabato mattina il carcere Lorusso e Cutugno. “Abbiamo riscontrato una situazione drammatica”, ha dichiarato il tesoriere Filippo Blengino, “in particolar modo nella sezione maschile, dove sono scoppiate rivolte. Le celle sono in condizioni precarie, con strutture fatiscenti e infiltrazioni. Si avverte una situazione di grande tensione; abbiamo chiesto ai detenuti di mantenere la calma. Condividiamo la protesta, ma riteniamo sia opportuno portarla avanti in modo pacifico. Anche in questo carcere si riscontra una palese violazione dei diritti umani. Per questi motivi, denunceremo nuovamente il ministro Nordio per tortura”.

 

“Abbiamo visitato anche la sezione femminile, dove le detenute ci hanno chiesto di rendere pubblica una lettera in cui si dissociano dalle proteste violente degli ultimi giorni nella sezione maschile, in quanto tali atti compromettono una corretta comunicazione delle problematiche che loro stesse stanno portando avanti in modo nonviolento. A settembre probabilmente faranno una sciopero della fame per protestare contro la condizione carceraria”, ha concluso Blengino. 

 

Il tema carceri continua, dunque, ad essere caldissimo e non solo per questioni meramente climatiche. Il presidente dell’Unione Camere penali italiane, Francesco Petrelli, ha detto all’AGI che l’ipotesi di detenzione domiciliare per i quei detenuti con un fine pena non superiore a un anno “non basta a risolvere il problema del sovraffollamento e la tragedia dei suicidi in carcere che ormai ha numeri impressionanti”.

 

“Apprezziamo il venir meno del baluardo carcerocentrico – ha aggiunto Petrelli -, per cui tutta la pena si sconta in carcere, uno slogan contrario ad ogni principio di utilità visto che più sono le pene scontate con misure alternative e più diminuisce la recidiva: la formula più carcere più sicurezza è sbagliata, siamo alla truffa delle etichette. Il governo, evidentemente consapevole della insufficienza delle misure contenute nel decreto Carceri, sta immaginando di poter allargare lo spettro delle misure capaci di garantire un minimo di deflazione”.

 

“Ma se le persone con fine pena non superiore ad un anno sono circa 8mila, la domanda dovrebbe essere un’altra – ha ragionato ancora il presidente dei penalisti italiani -, ovvero ‘perchè sono ancora in carcere?’, stante che gli strumenti alternativi, dall’affidamento in prova ai domiciliari, non mancano”. Non solo: “se il problema è la carenza di domicili, bisogna sapere che gli esperti, anche sulla base degli stanziamenti in decreto, stimano una disponibilità di circa 200 posti…una quota a dir poco irrisoria, di fronte a un sovraffollamento nell’ordine delle 10mila unità. Se poi la soluzione pensata è un’altra, aspettiamo di esserne messi a conoscenza: per ora il nostro giudizio non può che essere severissimo verso l’inerzia del governo di fronte al problema”. 

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close