• 21 Settembre 2024 7:43

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Canottaggio: azzurri 4 doppio, argento e lacrime

Lug 31, 2024

AGI – Una medaglia d’argento e tante lacrime per gli azzurri del quattro di coppia di canottaggio, piazzatisi alle spalle di una formidabile Olanda e davanti alla Polonia. L’impresa dei Cavalieri delle Acque ha un grande significato, come attestano le lacrime versate e l’emozione sul podio: arriva tre anni dopo un 2021 terribile per la delusione del podio sfumato a Tokyo e soprattutto per la tragica perdita di Filippo Mondelli, il loro compagno morto a soli 26 anni per un osteosarcoma. È anche la prima medaglia azzurra in questa specialità da Pechino 2008, ben 16 anni fa.

 

Allo stadio nautico di Vaires-sur-Marne, il quartetto azzurro tutto Fiamme Gialle ha chiuso la finale olimpica con il tempo di 5’44”40, staccato dall’Olanda (5’42”00) e davanti alla Polonia (5’44”59) grazie a un memorabile finale.

Il quartetto azzurro era formato da Luca Chiumento, padovano, classe 1997, che aveva già vinto due ori europei, un argento e un bronzo mondiale. Il coetaneo Giacomo Gentili, cremonese, era nell’equipaggio che a Tokyo aveva chiuso al quinto posto. Il quarto e’ Andrea Panizza, nato nel 1998, era stato iridato nel quattro di coppia in Bulgaria, nel 2018. Luca Rambaldi, il veterano ferrarese classe 1994).

La dedica degli azzurri è stata per Filippo Mondelli, campione del mondo di canottaggio nel 2018, scomparso nel 2021: “Questa medaglia è per lui e per la sua famiglia. Avevamo fatto una promessa e finalmente ci siamo riusciti”, ha detto Rambaldi che poi dopo aver pianto sul podio ha raccontato di aver vissuto un periodo difficilissimo.

 

“Un mese fa ero fermo su un letto di ospedale per dei fortissimi dolori alla schiena, non sapevo neanche se sarei stato qui”, ha rivelato. “Ho sofferto di depressione, dopo la morte di Filippo e dopo Tokyo sono entrato in un tunnel nel quale mi sono chiuso sempre più in me stesso, questa medaglia è la ricompensa più grande, dopo che sono ripartito da zero. Questo argento ripaga tutti i sacrifici. Serve piu’ attenzione verso la sanità mentale degli atleti, se ne deve parlare di più”.

“A Tokyo ho pianto di tristezza, adesso piangerò di gioia”, ha aggiunto Gentili. “Questo è lavoro di squadra, un passo alla volta, e abbiamo resistito con i denti e con il cuore”, ha commentato Luca Chiumento. 

 

 

 

Malagò, quattro ragazzi meravigliosi

 “Sono stati semplicemente meravigliosi, mi hanno fatto emozionare. Una gara incredibile, un rush finale che mi ha regalato emozioni uniche. Questi quattro ragazzi hanno fatto qualcosa di incredibile, perché sono riusciti a tenere testa a un’immensa Olanda sino alla fine, mettendosi dietro la Polonia che non è certo l’ultima arrivata”. Cosi’ il presidente del Coni Giovanni Malago’ ha commentato la vittoria dell’argento da parte del 4 di coppia azzurro. “Cosa volete che vi dica: sono felice per Peppe Abbagnale, per Francesco Cattaneo e il suo staff, ma soprattutto per questi ragazzi che hanno masticato amaro a Tokio, ma che negli ultimi tre anni hanno preparato una barca formidabile e oggi si è visto” le parole del numero uno del Coni. 

 

AGI – Una medaglia d’argento e tante lacrime per gli azzurri del quattro di coppia di canottaggio, piazzatisi alle spalle di una formidabile Olanda e davanti alla Polonia. L’impresa dei Cavalieri delle Acque ha un grande significato, come attestano le lacrime versate e l’emozione sul podio: arriva tre anni dopo un 2021 terribile per la delusione del podio sfumato a Tokyo e soprattutto per la tragica perdita di Filippo Mondelli, il loro compagno morto a soli 26 anni per un osteosarcoma. È anche la prima medaglia azzurra in questa specialità da Pechino 2008, ben 16 anni fa.
 
Allo stadio nautico di Vaires-sur-Marne, il quartetto azzurro tutto Fiamme Gialle ha chiuso la finale olimpica con il tempo di 5’44”40, staccato dall’Olanda (5’42”00) e davanti alla Polonia (5’44”59) grazie a un memorabile finale.
Il quartetto azzurro era formato da Luca Chiumento, padovano, classe 1997, che aveva già vinto due ori europei, un argento e un bronzo mondiale. Il coetaneo Giacomo Gentili, cremonese, era nell’equipaggio che a Tokyo aveva chiuso al quinto posto. Il quarto e’ Andrea Panizza, nato nel 1998, era stato iridato nel quattro di coppia in Bulgaria, nel 2018. Luca Rambaldi, il veterano ferrarese classe 1994).
La dedica degli azzurri è stata per Filippo Mondelli, campione del mondo di canottaggio nel 2018, scomparso nel 2021: “Questa medaglia è per lui e per la sua famiglia. Avevamo fatto una promessa e finalmente ci siamo riusciti”, ha detto Rambaldi che poi dopo aver pianto sul podio ha raccontato di aver vissuto un periodo difficilissimo.
 
“Un mese fa ero fermo su un letto di ospedale per dei fortissimi dolori alla schiena, non sapevo neanche se sarei stato qui”, ha rivelato. “Ho sofferto di depressione, dopo la morte di Filippo e dopo Tokyo sono entrato in un tunnel nel quale mi sono chiuso sempre più in me stesso, questa medaglia è la ricompensa più grande, dopo che sono ripartito da zero. Questo argento ripaga tutti i sacrifici. Serve piu’ attenzione verso la sanità mentale degli atleti, se ne deve parlare di più”.
“A Tokyo ho pianto di tristezza, adesso piangerò di gioia”, ha aggiunto Gentili. “Questo è lavoro di squadra, un passo alla volta, e abbiamo resistito con i denti e con il cuore”, ha commentato Luca Chiumento. 
 

 
 
Malagò, quattro ragazzi meravigliosi
 “Sono stati semplicemente meravigliosi, mi hanno fatto emozionare. Una gara incredibile, un rush finale che mi ha regalato emozioni uniche. Questi quattro ragazzi hanno fatto qualcosa di incredibile, perché sono riusciti a tenere testa a un’immensa Olanda sino alla fine, mettendosi dietro la Polonia che non è certo l’ultima arrivata”. Cosi’ il presidente del Coni Giovanni Malago’ ha commentato la vittoria dell’argento da parte del 4 di coppia azzurro. “Cosa volete che vi dica: sono felice per Peppe Abbagnale, per Francesco Cattaneo e il suo staff, ma soprattutto per questi ragazzi che hanno masticato amaro a Tokio, ma che negli ultimi tre anni hanno preparato una barca formidabile e oggi si è visto” le parole del numero uno del Coni. 
 

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