AGI – Sarà anche calcio d’agosto, ma battere il Manchester City fa comunque notizia. E morale. Lo sa bene il Milan, che a New York ha superato 3-2 la squadra campione d’Inghilterra (largamente rimaneggiata, è bene dirlo), mettendo in mostra alcune novità, ma anche vecchi difetti.
Una vittoria griffata dai centravanti giovani, Colombo (autore di una doppietta) e Nasti, ma con qualche sbavatura di troppo in difesa, dove certi errori dello scorso anno non sono ancora stati superati. Nel primo tempo il Milan si è fatto notare per una serie di ripartenze rapide e l’atteggiamento propositivo, con l’idea di tenere la palla, non sprecarla e cercare sempre la giocata per innescare le ali e favorire l’inserimento da dietro. Dopo un paio di buone occasioni capitate a Loftus-Cheek e Calabria, però, è stato il City a passare in vantaggio con il solito Haaland, bravo a girare di sinistro in rete un assist dalla destra (19′).
Il Milan ha saputo reagire, ribaltando il risultato nello spazio di quattro minuti (30′ e 34′) con due azioni simili: cross dalla destra di Chukwueze e gol di Lorenzo Colombo, il primo di testa e il secondo al volo di sinistro.
Un Milan che ha cercato di contenere la facilità di palleggio verticale del City, ma che sul finire della prima frazione ha dovuto fare a meno di Florenzi, uscito con le mani sul viso dopo una torsione del ginocchio destro a centro area (il giocatore verrà valutato nei prossimi giorni). Nel secondo tempo il Milan si è presentato con una novità “cromatica”: la maglia rossonera utilizzata nei primi 45 minuti, infatti, è stata sostituita dalla nuova seconda maglia di colore bianco, presentata ufficialmente per l’occasione davanti al pubblico dello Yankee Stadium.
Dopo 10 minuti è arrivato il pareggio del City, con McAtee, dimenticato da Tomori, che di testa ha battuto Torriani (il giovane portiere ha giocato al posto di Sportiello che in mattinata aveva riportato accidentalmente un trauma alla mano sinistra in albergo). Fonseca ha poi dato spazio alla panchina (dentro Liberali, Thiaw, Kalulu, Jimenez e Nasti al posto di Colombo, Chukwueze, Gabbia, Tomori e Bennacer), ma il ritmo del Milan è sensibilmente calato e la squadra di Guardiola ha preso campo.
Al 78′, però, i rossoneri hanno trovato il nuovo vantaggio: ennesima corsa di Saelemaekers sulla fascia (il belga è stato il migliore tra i rossoneri e prima di metterlo nella lista dei partenti il Milan dovrebbe pensarci bene), palla al centro e bella girata dal limite dell’area di prima intenzione di Nasti.
Quella contro il City è stata una gara che, se non fosse stato per l’infortunio a Florenzi, avrebbe lasciato il sorriso, considerando il lavoro appena iniziato e l’enorme qualità dell’avversario: “Abbiamo delle buone sensazioni – ha detto Fonseca al termine della gara a Milan TV -. La cosa più importante è che abbiamo messo in campo quello su cui abbiamo lavorato in settimana. I giocatori hanno fatto quello che gli ho chiesto: giocare con coraggio, mantenere la palla, trovare gli spazi. Abbiamo tanto da imparare e penso che la partita che abbiamo fatto oggi sia stata positiva. Era importante vincere per acquisire fiducia. Stiamo cominciando a vedere le nostre intenzioni, dobbiamo migliorare il timing nel fare le cose e su questo sto lavorando: fare arrivare i giocatori con i tempi e nelle posizioni giuste. C’è tanto da migliorare difensivamente e offensivamente”.
AGI – Sarà anche calcio d’agosto, ma battere il Manchester City fa comunque notizia. E morale. Lo sa bene il Milan, che a New York ha superato 3-2 la squadra campione d’Inghilterra (largamente rimaneggiata, è bene dirlo), mettendo in mostra alcune novità, ma anche vecchi difetti.
Una vittoria griffata dai centravanti giovani, Colombo (autore di una doppietta) e Nasti, ma con qualche sbavatura di troppo in difesa, dove certi errori dello scorso anno non sono ancora stati superati. Nel primo tempo il Milan si è fatto notare per una serie di ripartenze rapide e l’atteggiamento propositivo, con l’idea di tenere la palla, non sprecarla e cercare sempre la giocata per innescare le ali e favorire l’inserimento da dietro. Dopo un paio di buone occasioni capitate a Loftus-Cheek e Calabria, però, è stato il City a passare in vantaggio con il solito Haaland, bravo a girare di sinistro in rete un assist dalla destra (19′).
Il Milan ha saputo reagire, ribaltando il risultato nello spazio di quattro minuti (30′ e 34′) con due azioni simili: cross dalla destra di Chukwueze e gol di Lorenzo Colombo, il primo di testa e il secondo al volo di sinistro.
Un Milan che ha cercato di contenere la facilità di palleggio verticale del City, ma che sul finire della prima frazione ha dovuto fare a meno di Florenzi, uscito con le mani sul viso dopo una torsione del ginocchio destro a centro area (il giocatore verrà valutato nei prossimi giorni). Nel secondo tempo il Milan si è presentato con una novità “cromatica”: la maglia rossonera utilizzata nei primi 45 minuti, infatti, è stata sostituita dalla nuova seconda maglia di colore bianco, presentata ufficialmente per l’occasione davanti al pubblico dello Yankee Stadium.
Dopo 10 minuti è arrivato il pareggio del City, con McAtee, dimenticato da Tomori, che di testa ha battuto Torriani (il giovane portiere ha giocato al posto di Sportiello che in mattinata aveva riportato accidentalmente un trauma alla mano sinistra in albergo). Fonseca ha poi dato spazio alla panchina (dentro Liberali, Thiaw, Kalulu, Jimenez e Nasti al posto di Colombo, Chukwueze, Gabbia, Tomori e Bennacer), ma il ritmo del Milan è sensibilmente calato e la squadra di Guardiola ha preso campo.
Al 78′, però, i rossoneri hanno trovato il nuovo vantaggio: ennesima corsa di Saelemaekers sulla fascia (il belga è stato il migliore tra i rossoneri e prima di metterlo nella lista dei partenti il Milan dovrebbe pensarci bene), palla al centro e bella girata dal limite dell’area di prima intenzione di Nasti.
Quella contro il City è stata una gara che, se non fosse stato per l’infortunio a Florenzi, avrebbe lasciato il sorriso, considerando il lavoro appena iniziato e l’enorme qualità dell’avversario: “Abbiamo delle buone sensazioni – ha detto Fonseca al termine della gara a Milan TV -. La cosa più importante è che abbiamo messo in campo quello su cui abbiamo lavorato in settimana. I giocatori hanno fatto quello che gli ho chiesto: giocare con coraggio, mantenere la palla, trovare gli spazi. Abbiamo tanto da imparare e penso che la partita che abbiamo fatto oggi sia stata positiva. Era importante vincere per acquisire fiducia. Stiamo cominciando a vedere le nostre intenzioni, dobbiamo migliorare il timing nel fare le cose e su questo sto lavorando: fare arrivare i giocatori con i tempi e nelle posizioni giuste. C’è tanto da migliorare difensivamente e offensivamente”.