• 17 Novembre 2024 7:08

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Arriva la sella per bici che si divide in due, svolta nel comfort ciclistico

Giu 25, 2024

La sella della bici è uno degli elementi più complicati con cui il ciclista deve avere a che fare. Rappresenta non solo la sua principale interfaccia con il terreno, ma anche il punto da cui imposta il movimento rotatorio delle gambe. Deve perciò essere comoda e non causare disagi, soprattutto per chi fa della bicicletta un uso intensivo. La forma della sella è un perfetto esempio di ergonomia, dove cioè la forma segue la funzione: nel suo caso i punti di appoggio sono soltanto i glutei e il perineo, proprio per lasciare lo spazio alle gambe di ruotare verso il basso.

Ma è davvero la forma migliore possibile? Non è detto, ed è inutile nascondere che un problema comune tra i ciclisti è il disagio causato dai seggiolini tradizionali. Si, è vero che con il giusto abbigliamento si mitiga molto il problema, ma i tempi sono cambiati e, per fortuna, molte persone utilizzano la bici con abiti casual per andare al lavoro. Qui entra in gioco vabsRider, un’innovativa sella che promette di trasformare completamente l’esperienza ciclistica offrendo un comfort e un supporto senza precedenti.

La “sella Pasqualini”

Proprio senza precedenti in realtà no, perché un nostro conterraneo, l’architetto friulano Aureliano Pasqualini, anni fa propose un modello di sella che a suo modo rimetteva in discussione la forma a cui tutti siamo abituati. I punti d’appoggio erano in questo caso molto concentrati sugli ischi grazie a un meticoloso studio sull’inclinazione dello strano telaio e dei cuscinetti; inoltre il “naso” veniva eliminato per scongiurare eventuali problemi alla zona perineale dovuti alla costante pressione. La sella Pasqualini era perciò molto utile a chi trascorreva tanto tempo in bici, magari per allenarsi, nonostante servisse un periodo per abituare il corpo alla nuova forma. 

Il progetto vabsRider

Con vabsRider possiamo dire di vedere concretizzata una sella simile a quella Pasqualini ma tecnologicamente più avanzata sotto il profilo del comfort. Come l’architetto friulano, anche Robin Macan, l’ingegnere australiano padre di questa invenzione, nel 2016 cominciò ad accarezzare l’idea di eliminare il disagio provocato dalle sedute tradizionali, sviluppando così una sella capace di muoversi letteralmente insieme al ciclista. Dopo anni di sviluppo e rigorosi test, è nato il suo vabsRider, pronto a migliorare significativamente l’esperienza di alcune categorie di utenti.

Fonte: https://www.ataraxybsc.com/Nella sella vabsRider sono presenti due corpi divisi che si adattano al movimento di ogni gamba singolarmente

Un design rivoluzionario

Il segreto del vabsRider sta nel suo design unico caratterizzato da una separazione centrale. Contrariamente alle selle tradizionali, dispone di due corpi separati su cui appoggiare i glutei e che si muovono indipendentemente tra loro. Questa caratteristica permette a ciascun lato della sella di ruotare sincronizzandosi con il movimento della gamba, offrendo una guida dinamica e reattiva. La rotazione indipendente consente alla sella di adattarsi perfettamente alle articolazioni dell’anca durante la pedalata, riducendo la pressione sulle ossa del sedile e distribuendo il peso in modo uniforme lungo i femori. Il risultato? Una pedalata più confortevole, specialmente durante le lunghe distanze.

Personalizzazione al massimo

VabsRider viene fornito con un reggisella specifico che include viti di fissaggio per una facile regolazione. Questo permette di personalizzare la posizione e l’altezza del sedile, assicurando la possibilità di raggiungere la configurazione di guida ottimale per il massimo comfort e prestazioni. Oltre a queste regolazioni, vabsRider consente anche di modificare l’angolazione e la larghezza della sella (una possibilità del tutto inedita e utile soprattutto alle donne), garantendo un adattamento perfetto al corpo del ciclista. Non sono invece stati diffusi dati riguardanti il peso del prodotto, aspetto non trascurabile che potrebbe sicuramente incidere sulla scelta di utilizzarla o meno da parte degli sportivi più attenti ai dettagli. 

Fonte: https://www.ataraxybsc.com/I due corpi della sella ruotano attorno un teorico punto posizionato al centro delle anche

L’importanza della sella

Il comfort di una sella è di fondamentale per garantire una pedalata piacevole e sicura. Nel corso del tempo ci sono stati numerosi tentativi per migliorare questo aspetto, alcuni anche piuttosto bizzarri come la forse poco celebre Sweet Saddle che, grazie a un sistema di ventilazione elettronico, permetteva al ciclista di scegliere se sedersi sul caldo o il freddo, migliorando (teoricamente) il comfort termico durante la pedalata. Il design delle selle è stato poi sperimentato anche in base al genere sessuale, con modelli specifici per le donne che offrono una seduta più larga e imbottita. Accessori come gli ammortizzatori sottosella poi, come il SR Suntor o quelli a molla, sono essenziali per rendere la pedalata più fluida anche sui troppo frequenti fondi irregolari, assorbendo gli urti e riducendo la fatica. La questione quindi è molto importante, non si tratta del capriccio di un designer o dell’ennesima trovata di marketing. 

Conclusioni

Nonostante sia un prodotto non ancora sul mercato e di cui si possono ottenere altre informazioni soltanto chiedendo direttamente al produttore sul sito ufficiale, vabsRider rappresenta un significativo passo avanti nel design delle selle per bici. Con il suo particolare funzionamento, la rotazione indipendente e le caratteristiche personalizzabili, offre un comfort senza precedenti che potrebbero apprezzare soprattutto i ciclisti urbani, chi ha problemi alle anche e chi non pratica regolarmente attività in bicicletta. In combinazione con altri sistemi come degli ammortizzatori posteriori di qualità, con la sella vabsRider i ciclisti possono godere di un’esperienza di guida comoda quasi al 100%. Ricordiamoci infine di non sottovalutare idee come queste, che a volte sembrano solo delle bizzarre trovate: tutto ciò che aiuta a rendere più comodo lo stare in bicicletta ha un impatto in termini di diffusione ed utilizzo della bici nel medio-lungo periodo, che a sua volta influisce sul benessere delle persone e dell’ambiente in cui vivono.

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