• 28 Settembre 2024 19:21

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I nodi ancora da sciogliere per la vendita di Ita a Lufthansa

Giu 8, 2024

AGI – Nel weekend del voto per il rinnovo del Parlamento Ue la vendita di Ita a Lufthansa tiene ancora banco. E alimenta la polemica politica, con gli esponenti di spicco della Lega che incalzano Bruxelles per non essere ancora arrivata a una decisione in merito. Tra i nodi principali che al momento non hanno ancora portato al via libera dell’Antitrust Ue all’acquisto del 41% di Ita Airways da parte di Lufthansa, riferiscono fonti vicine al dossier, ci sarebbe il tema delle rotte da Fiumicino verso gli Stati Uniti e l’ingresso della ex compagnia di bandiera italiana nella joint venture che lega il vettore tedesco con United ed Air Canada per il Nord America. La deadline per la scelta di Bruxelles è stata fissata al 4 luglio.

 

Sulle rotte in partenza da Linate, invece, la soluzione sarebbe più vicina. Dieci giorni fa il Mef ha fornito delle nuove delucidazioni alle richieste della Ue. Nella proposta inviata sarebbe stato ampliato il numero di slot che Ita e Lufthansa sono disposti a cedere ad altre compagnie, inizialmente si era parlato di 11 coppie di voli, ora sarebbero poco meno del il doppio. Perché Lufthansa già detiene Austrian, Swiss, Brussels Airlines ed Eurowing, con l’acquisto della ex Alitalia aumenterebbe la concentrazione di rotte nel suo portafoglio. Diversi vettori low cost, da EasyJet a Ryanair e WizzAir restano alla finestra, potrebbero essere interessati ad acquisire gli slot lasciati liberi dalle due compagnie negli scali italiani.

 

“Se fosse vero che Bruxelles sta aspettando il giorno dopo le elezioni per bocciare l’accordo tra Ita e Lufthansa mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro in Italia e fare un favore ai francesi, sarebbe gravissimo”, tuona il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini. Mentre il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sottolinea: “Penso che sulla vicenda Ita-Lufthansa ogni singolo italiano, di destra e di sinistra, abbia perfettamente capito che quello che ha fatto il governo è la cosa giusta. A me dispiace moltissimo che in Europa a oggi non l’abbiano ancora capito. Questa è una grande operazione di interesse dell’Italia e dell’Europa. Vediamo come va a finire”.

 

Sull’accordo tra Ita e Lufthansa, incalza il presidente della Commissione Politiche Ue Alessandro Giglio Vigna “ci aspettiamo massima chiarezza. Se qualcuno a Bruxelles crede che migliaia di posti di lavoro e il rilancio della nostra compagnia aerea siano sacrificabili rispetto a un risultato elettorale, è bene che lo spieghi prima di tutto ai nostri lavoratori”. Mentre altri deputati della Lega parlano di rischio “sgambetto” da parte della Ue. 

 

L’amministratore delegato di Lufthansa Carsten Spohr, nel corso del tradizionale evento Iata a Dubai, aveva detto di auspicare che la Commissione Ue prendesse una decisione in settimana. Ma se ne parlerà dopo le elezioni per sancire o meno un accordo che è stato siglato tra Mef e Lufthansa a maggio del 2023.
Negli scorsi giorni la Commissaria Ue per la Concorrenza Margrethe Vestager ha ricordato che “nella grande maggioranza dei casi, diamo il via libera all’acquisizione. Ci sono delle fusioni dove servono dei rimedi, le imprese le presentano alla Commissione. Ovviamente non è una scienza esatta ma il nostro benchmark e’ restituire la concorrenza che viene a mancare. E poi ci sono i pochi i casi dove dobbiamo proibito l’acquisizione. Credo finora siano stati dieci, quindi è davvero molto raro che avvenga”.

 

Critiche dalle opposizioni alla posizione leghista. “I deputati leghisti sostengono che ‘se l’Unione Europea dovesse bocciare l’accordo tra Ita e Lufthansa, sarebbe davvero preoccupante’, dando voce all’angoscia del loro leader Matteo Salvini. Mettono le mani avanti dopo aver fatto solo disastri per le sorti della fu compagnia di bandiera?”, incalza il vicepresidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Marco Grimaldi.

 

Intanto per la prossima settimana Ita ha convocato i sindacati di categoria martedì 11 giugno alle ore 14,30 anche per fare il punto della situazione sull’andamento della trattativa.

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