AGI – “È tra i più grandi ordigni rinvenuti sul territorio nazionale. È attivo e presenta tre congegni. La rimozione sarà una vera e propria operazione chirurgica. Abbiamo stimato un intervento di cinque ore”. Lo afferma il capitano dell’Esercito Luigi Prencipe, del team degli artificieri presenti a Viterbo per il disinnesco di una bomba della Seconda guerra mondiale dal peso di circa 2000 chili. In occasione delle operazioni 36 mila persone sono state evacuate.
“La bomba è stata ribattezzata ‘lady Rose’, in onore di Santa Rosa, patrona della città”, ha aggiunto l’artificiere. “Anche in passato era stato rinvenuto un ordigno simile a Viterbo. Se non ne sono esplose due, significa che Santa Rosa ha protetto questa città. Se fosse esplosa, non conosceremmo Viterbo così com’è oggi”. “Gli artificieri si impegnano quotidianamente sul territorio nazionale per la rimozione degli ordigni e per garantire la sicurezza dei cittadini”, ha ricordato Prencipe. “Studiamo continuamente le procedure e l’Esercito ci dà una formazione completa. La paura? È un sentimento che rispettiamo, perché ci fa muovere in maniera coscienziosa”.