• 24 Novembre 2024 9:38

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Coni: Malagò non ricandidabile, le federazioni verso il voto

Apr 29, 2024

AGI – Dalle Olimpiadi di Parigi ad un possibile nuovo presidente del Coni passando per le tante, sono in totale 46, elezioni delle federazioni nazionali degli sport estivi. Il sistema elettorale rispetto alle precedenti tornate è cambiato. Giovanni Malagò non è ricandidabile – è al terzo mandato – a meno che non cambi la legge. Enti pubblici oltre al Coni sono anche Cip (Comitato italiano paralimpico), Aero Club d’Italia (Aeci), Aci (Automobile Club d’Italia) e Unione Italia Tiro a Segno (Uits) per il coinvolgimento di uno o più ministeri (trasporti, difesa, economia, cultura e sport). I presidenti federali di lungo corso potranno candidarsi ma, in questo caso a differenza del passato, se puntano ad un mandato successivo al terzo dovranno ottenere il 66,67%.

 

Il quorum dovrà essere almeno il ‘50%+1’. In caso contrario l’assemblea sarà considerata deserta e la federazione verrà commissariata. Nel caso di due candidati, e uno di essi è il presidente uscente e non dovesse ottenere il 66,67%, l’assemblea non eleggerà il presidente, quindi federazione commissariata e presidente uscente fuori dai giochi (non potrà più ricandidarsi). Nel caso di tre o più candidati compreso il presidente uscente che otterrà più voti degli avversari ma non il 66,67% uscirà di scena e al ballottaggio andranno i due candidati che hanno ottenuto più voti al primo turno. Per la federazione con un candidato non alla ricerca del quarto o più mandato, il quorum scende dal ‘50%+1’ al 35% (quattro anni fa bastava il 20%). Le elezioni del Coni nazionale non sono ancora fissate ma sono previste nella primavera 2025, presumibilmente nel corso del mese di maggio.

 

Non si esclude un cambiamento della politica-sportiva italiana proprio nell’anno che anticipa i Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026. Le due federazioni ‘fredde’, sport invernali e ghiaccio, andranno ad elezioni dopo le Olimpiadi. Il decano dei presidenti federali, Luciano Rossi del tiro a volo, che nel frattempo è stato eletto anche presidente mondiale, ricopre l’incarico dal 1993 e l’intenzione è quella di ripresentarsi. Tralasciando la Federcalcio dove sono aperte diverse situazioni, una delle federazioni che sta ottenendo eccellenti risultati è sicuramente la Fidal. Alla guida dell’atletica leggera italiana c’è l’ex mezzofondista azzurro Stefano Mei ma alle elezioni avrà come avversari, già annunciati, Sabrina Fraccaroli e Giacomo Leone.

 

In questo caso Mei potrà ottenere anche meno del 66,67% perché è alla guida da una legislatura.  Per quanto concerne la Federtennis, Angelo Binaghi se vorrà essere rieletto dovrà ottenere almeno il 66,67% nella sfida ormai certa contro Corrado Barazzutti. Si era parlato anche di una candidatura di Flavia Pennetta. Entra in vigore la nuova legge anche per Paolo Barelli presidentissimo degli sport acquatici dal 2000. Nel caso di una rinuncia del dirigente romano, anche per motivi legati alla politica, pronto il suo ‘delfino’ Marco Bonifazi, coordinatore scientifico della Fin e responsabile medico della stessa. Luciano Buonfiglio, già al quinto mandato a capo della Federazione Italiana Canoa Kayak, avrà come avversario Ottavio Gueli.

 

Nel golf non c’è ancora certezza sulla ricandidatura per quello che sarebbe il settimo mandato di Franco Chimenti. L’alternativa sarebbe Ivan Rota. Nel baseball/softball si preannunciano tre candidati, quello in carica Andrea Marcon, Marco Mazzieri, già manager della nazionale italiana, e il presidente del Coni Calabria, Maurizio Condipodero. Giuseppe Abbagnale a questa tornata, a differenza di quella precedente, potrebbe avere avversari. Alla guida della Federazione Italiana Canottaggio possibili candidature lombarde e anche di Davide Tizzano. Quest’ultimo, però, è direttore del Centro di preparazione del Coni a Formia e sarebbe in contrasto. Avversario di Marco Di Paola alla presidenza della Federazione Italiana Sport Equestri (FISE): si tratta dell’ex selezionatore azzurro Duccio Bartalucci.

 

Tra le prime federazioni ad andare al voto, il prossimo 16 giugno a Roma, sarà la pallamano che vedrà sfidarsi i due vicepresidenti dell’ultima legislatura, Stefano Podini e Gianni Cenzi.  Elezioni anticipate – 30 giugno – per la Federazione Italiana Giuoco Squash a seguito delle dimissioni della presidente Antonella Granata (era stata la prima donna a guida di una federazione sportiva italiana). Il candidato unico è l’attuale presidente onorario Siro Zanello. Per quanto concerne il basket, l’attuale presidente ed ex numero uno del Coni, Gianni Petrucci avrà come avversario Guido Valori mentre nel tiro con l’arco Marzio Scarzella, presidente dal 2001, potrebbe lasciare lo scettro. Nella pesistica Antonio Urso non si ricandiderà e tra i possibili candidati c’è Alberto Miglietta, già presidente del badminton italiano e di Coni Servizi.

 

La Federazione medici sportivi dovrebbe essere nuovamente guidata da Maurizio Casasco. Interrogativo per quanto accadrà alla federazione lotta, judo e karate considerando che l’attuale presidente Domenico Falcone non ha intenzione di candidarsi. Per quanto concerne l’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani ha già tre mandati ma è un ente pubblico e quindi un quarto mandato non sarebbe previsto. Possibile candidato Geronimo La Russa, presidente di Aci Milano e figlio di Ignazio, presidente del Senato. Nel tiro a segno Valentina Turisini, argento olimpico ad Atene 2004, sfiderà il presidente uscente Costantino Vespasiano. 

AGI – Dalle Olimpiadi di Parigi ad un possibile nuovo presidente del Coni passando per le tante, sono in totale 46, elezioni delle federazioni nazionali degli sport estivi. Il sistema elettorale rispetto alle precedenti tornate è cambiato. Giovanni Malagò non è ricandidabile – è al terzo mandato – a meno che non cambi la legge. Enti pubblici oltre al Coni sono anche Cip (Comitato italiano paralimpico), Aero Club d’Italia (Aeci), Aci (Automobile Club d’Italia) e Unione Italia Tiro a Segno (Uits) per il coinvolgimento di uno o più ministeri (trasporti, difesa, economia, cultura e sport). I presidenti federali di lungo corso potranno candidarsi ma, in questo caso a differenza del passato, se puntano ad un mandato successivo al terzo dovranno ottenere il 66,67%.
 
Il quorum dovrà essere almeno il ‘50%+1’. In caso contrario l’assemblea sarà considerata deserta e la federazione verrà commissariata. Nel caso di due candidati, e uno di essi è il presidente uscente e non dovesse ottenere il 66,67%, l’assemblea non eleggerà il presidente, quindi federazione commissariata e presidente uscente fuori dai giochi (non potrà più ricandidarsi). Nel caso di tre o più candidati compreso il presidente uscente che otterrà più voti degli avversari ma non il 66,67% uscirà di scena e al ballottaggio andranno i due candidati che hanno ottenuto più voti al primo turno. Per la federazione con un candidato non alla ricerca del quarto o più mandato, il quorum scende dal ‘50%+1’ al 35% (quattro anni fa bastava il 20%). Le elezioni del Coni nazionale non sono ancora fissate ma sono previste nella primavera 2025, presumibilmente nel corso del mese di maggio.
 
Non si esclude un cambiamento della politica-sportiva italiana proprio nell’anno che anticipa i Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026. Le due federazioni ‘fredde’, sport invernali e ghiaccio, andranno ad elezioni dopo le Olimpiadi. Il decano dei presidenti federali, Luciano Rossi del tiro a volo, che nel frattempo è stato eletto anche presidente mondiale, ricopre l’incarico dal 1993 e l’intenzione è quella di ripresentarsi. Tralasciando la Federcalcio dove sono aperte diverse situazioni, una delle federazioni che sta ottenendo eccellenti risultati è sicuramente la Fidal. Alla guida dell’atletica leggera italiana c’è l’ex mezzofondista azzurro Stefano Mei ma alle elezioni avrà come avversari, già annunciati, Sabrina Fraccaroli e Giacomo Leone.
 
In questo caso Mei potrà ottenere anche meno del 66,67% perché è alla guida da una legislatura.  Per quanto concerne la Federtennis, Angelo Binaghi se vorrà essere rieletto dovrà ottenere almeno il 66,67% nella sfida ormai certa contro Corrado Barazzutti. Si era parlato anche di una candidatura di Flavia Pennetta. Entra in vigore la nuova legge anche per Paolo Barelli presidentissimo degli sport acquatici dal 2000. Nel caso di una rinuncia del dirigente romano, anche per motivi legati alla politica, pronto il suo ‘delfino’ Marco Bonifazi, coordinatore scientifico della Fin e responsabile medico della stessa. Luciano Buonfiglio, già al quinto mandato a capo della Federazione Italiana Canoa Kayak, avrà come avversario Ottavio Gueli.
 
Nel golf non c’è ancora certezza sulla ricandidatura per quello che sarebbe il settimo mandato di Franco Chimenti. L’alternativa sarebbe Ivan Rota. Nel baseball/softball si preannunciano tre candidati, quello in carica Andrea Marcon, Marco Mazzieri, già manager della nazionale italiana, e il presidente del Coni Calabria, Maurizio Condipodero. Giuseppe Abbagnale a questa tornata, a differenza di quella precedente, potrebbe avere avversari. Alla guida della Federazione Italiana Canottaggio possibili candidature lombarde e anche di Davide Tizzano. Quest’ultimo, però, è direttore del Centro di preparazione del Coni a Formia e sarebbe in contrasto. Avversario di Marco Di Paola alla presidenza della Federazione Italiana Sport Equestri (FISE): si tratta dell’ex selezionatore azzurro Duccio Bartalucci.
 
Tra le prime federazioni ad andare al voto, il prossimo 16 giugno a Roma, sarà la pallamano che vedrà sfidarsi i due vicepresidenti dell’ultima legislatura, Stefano Podini e Gianni Cenzi.  Elezioni anticipate – 30 giugno – per la Federazione Italiana Giuoco Squash a seguito delle dimissioni della presidente Antonella Granata (era stata la prima donna a guida di una federazione sportiva italiana). Il candidato unico è l’attuale presidente onorario Siro Zanello. Per quanto concerne il basket, l’attuale presidente ed ex numero uno del Coni, Gianni Petrucci avrà come avversario Guido Valori mentre nel tiro con l’arco Marzio Scarzella, presidente dal 2001, potrebbe lasciare lo scettro. Nella pesistica Antonio Urso non si ricandiderà e tra i possibili candidati c’è Alberto Miglietta, già presidente del badminton italiano e di Coni Servizi.
 
La Federazione medici sportivi dovrebbe essere nuovamente guidata da Maurizio Casasco. Interrogativo per quanto accadrà alla federazione lotta, judo e karate considerando che l’attuale presidente Domenico Falcone non ha intenzione di candidarsi. Per quanto concerne l’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani ha già tre mandati ma è un ente pubblico e quindi un quarto mandato non sarebbe previsto. Possibile candidato Geronimo La Russa, presidente di Aci Milano e figlio di Ignazio, presidente del Senato. Nel tiro a segno Valentina Turisini, argento olimpico ad Atene 2004, sfiderà il presidente uscente Costantino Vespasiano. 

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