Le strategie che riguardano i pneumatici sono sempre più influenti sulle prestazioni globali dei team di F1. La scelta della mescola può fornire quel vantaggio istantaneo o decisivo in un momento di stasi della gara. La scelta di rientrare ai box per un cambio gomme in un determinato momento può infatti favorire un sorpasso impensabile. Undercut e overcut sono ormai diventati termini sempre più in voga in una competizione sempre più tecnica.
Le criticità
Un aspetto cruciale sulla strategia gara riguarda sempre più la gestione delle gomme. Queste si degradano nel corso del tempo a causa dell’usura e delle condizioni della pista e tutto ciò può rendere più difficile effettuare sorpassi o mantenere un ritmo competitivo. La scelta di un undercut o di un overcut può influenzare il posizionamento finale e il risultato complessivo della gara.
I team sono ormai sempre più pronti a sviluppare piani strategici a seconda delle circostanze e a comunicarli tempestivamente ai propri piloti in pista. In uno sport ormai tecnologicamente al limite, non si può mai considerare nulla per scontato.
Undercut
L’undercut è una strategia di pit stop utilizzata nella F1 per guadagnare posizioni durante una gara. Nello specifico consiste nel fare un rientro ai box anticipato rispetto agli avversari diretti in modo di montare pneumatici nuovi che rendono di conseguenza leggermente più veloci. Obiettivo superare gli avversari quando rientrano ai box per il loro pit stop. Il vantaggio da ottenere però si basa su diversi fattori chiave tra cui la perdita di tempo associata al cambio gomme e al rifornimento carburante, tutto deve essere perfetto e rapido. In definitiva, se un pilota riesce a montare pneumatici nuovi prima dei suoi rivali, può guadagnare un vantaggio di prestazioni.
Per massimizzare l’efficacia dell’undercut, i team devono pianificare attentamente quando effettuare il proprio pit stop. Per farlo devono considerare delle variabili come il carico di carburante, le condizioni della pista, il traffico e la strategia degli avversari. Fondamentale è l’essere pronti a reagire rapidamente alle situazioni in evoluzione durante la gara, adattando la strategia di sosta a ogni eventualità. Il tutto deve essere eseguito con la massima concentrazione e precisione del pilota. Un minimo errore rende la manovra scelta un’arma a doppio taglio.
Come non ricordare il duello tra Lewis Hamilton e Max Verstappen nel Gran Premio di Francia del 2021. L’olandese decise di anticipare la strategia di cambio gomme e sfruttò i giri al rientro con i pneumatici nuovi con tempi molto più veloci sul britannico che era rimasto di più in pista con gomme usurate e dopo il pit stop rientrò in seconda posizione.
Overcut
L’overcut è l’altra strategia alternativa, sempre di pit stop, da poter utilizzare. A differenza dell’undercut, prevede di rimanere in pista più a lungo rispetto agli avversari diretti prima di effettuare il rientro ai box. Team e piloti adottano l’overcut per beneficiare di giri più veloci con pneumatici consumati ma sfruttando il minor peso in serbatoio.
Il suo funzionamento si basa sulla teoria che le gomme diventino più performanti dopo alcuni giri, nonostante l’usura. Quando le gomme iniziano a degradarsi, possono diventare più adatte alla temperatura della pista e al carico della vettura, permettendo ai piloti di migliorare i loro tempi sul giro. Rimandare il pit stop consente loro di sfruttare questo vantaggio e di rimanere in pista più a lungo.
Anche in questa strategia, per massimizzarne l’efficacia, i team devono monitorare le prestazioni delle gomme e pianificare la sosta sempre in funzione del carico di carburante, le condizioni della pista e la strategia degli avversari. In pratica gli ingegneri ai box devono assicurarsi che il tempo guadagnato sui giri successivi superi la perdita di tempo associata al cambio gomme e al rifornimento carburante. Fondamentale ancora una volta la capacità del pilota di gestire le prestazioni della vettura con gomme consumate e di mantenere un ritmo competitivo.
Rispetto all’undercut è una strategia meno frequente in F1, utilizzata soprattutto in circuiti dove i sorpassi sono difficili o dove le usure delle gomme sono minime. Nel Gran Premio di Monaco del 2021 ad esempio Sergio Perez ha eseguito il tutto magistralmente finendo in testa dopo che tutti i piloti davanti a lui si erano fermati ai box. Il messicano dopo la sosta rientrò proprio davanti ai suoi diretti avversari conquistando un quarto posto inaspettato.
GP d’Australia
La strategia gomme è stata fondamentale anche nell’ultimo GP d’Australia. A confermare ciò le parole di Mario Isola, direttore motorsport Pirelli: “Una delle chiavi del successo di Sainz è stata la possibilità di allungare il primo stint sulle Medie, il che gli ha poi permesso di avere un vantaggio rispetto agli avversari diretti in termini di maggior freschezza dei due set di Hard usati nel secondo e nel terzo stint. Al tempo stesso, Charles è riuscito a superare Norris proprio grazie al fatto che si era fermato prima e ha potuto sfruttare meglio la prestazione della Hard nuova nei primissimi giri del suo secondo stint“.