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Tagliatelle al cavolo fritto: il primo pasto al Crispr è servito

Set 6, 2016

Pu una normale cena a base di tagliatelle alle verdure segnare un grande passo scientifico? Se a cucinare un biologo che studia la tecnica dell’editing genetico sulle piante, la risposta s. L’ingrediente rivoluzionario il cavolo a cui Stefan Jansson, dell’Universit di Umea, in Svezia, ha modificato il genoma con Crispr-Cas9, che risulta cos essere il primo ortaggio coltivato, raccolto, cotto e mangiato.

L’editing genetico con il Crispr genoma la rivoluzionaria che permette agli scienziati di apportare modifiche al Dna di un organismo vivente. Impiegato per rimuovere alcune mutazioni genetiche potrebbe portare alla prevenzione di malattie ereditarie, come si sta gi testando nella distrofia muscolare di Duchenne e nella degenerazione della retina. Nelle piante potrebbe invece contribuire a migliorare la resistenza delle colture ai parassiti o a condizioni atmosferiche avverse, oppure aumentare la resa e il valore nutrizionale degli alimenti.

Il cavolo coltivato e servito per questo pasto stato modificato per rimuovere una proteina chiamata PsBs, “una valvola di sicurezza nella fotosintesi” spiega Jansson, che ha raccontato la sua esperienza sul suo blog.

Ma a segnare la particolarit del pasto il fatto che la prima volta in Europa che a una pianta geneticamente modificata viene permesso di essere coltivata al di fuori di un laboratorio. I regolamenti sugli Ogm nei prodotti alimentari e sulle coltivazioni sono infatti molto stringenti.

Ma le piante a cui il genoma viene modificato utilizzando Crispr-Cas9 rientrano o no nella legislazione sugli Ogm? L’Unione europea non si ancora espressa, mentre per il Consiglio svedese per l’agricoltura un organismo a cui viene rimosso solo un segmento di DNA e nel quale non viene inserito alcun Dna estraneo, non un Ogm. Ci significa che la pianta pu essere coltivata senza previa autorizzazione.

Come sottolineano i ricercatori, “questo caso mette in evidenza che esiste un difetto nella definizione e nei regolamenti sugli Ogm”. Il pasto di Jansson, insomma, potrebbe essere l’antipasto verso alimenti Ogm sostenibili.

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