• 24 Novembre 2024 9:08

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Strage di Erba: “nessuna pressione su Olindo e Rosa”. La pubblica accusa riabilita così il supertestimone

Mar 1, 2024

AGI – E’ un intervento demolitorio delle presunte “nuove prove” quello dell’Avvocato Generale dello Stato presso la Procura Generale di Brescia Domenico Chiaro all’udienza per la revisione del processo sulla strage di Erba. Sul tema confessioni, il magistrato afferma che “non c’è stata nessuna pressione” nei confronti di Olindo e Rosa. “Bisogna dirlo a viva voce – afferma Chiaro – che non ci sono state pressioni, dirlo per difendere l’onore dei colleghi magistrati che è stato calpestato pesantemente in questi anni”. E nemmeno Rosa soffre del “ritardo mentale” ipotizzato dalla difesa. “Chiunque di noi che ha svolto questa attività – dice, riferendosi ad alcune risposte date da Bazzi durante l’interrogatorio – sa che la gente quando è confusa non è capace di dare la data di nascita ma poi, al di là di tutto, com’è possibile conciliare dal punto di vista logico il nuovo accertamento dei periti con Rosa Bazzi che è la prima che conduce le danze in quel balletto durato ore in cui si accolla tutto il peso dei fatti quando capisce che il marito sta facendo altrettanto?”. All’inizio del suo intervento, Chiaro ha affermato che “il popolo ha diritto a essere amministrato in nome del popolo ma si sono superati determinati limiti e spetta a noi far tornare questo processo in un alveo di normalità per far capire che quello che conta sono le decisioni assunte nelle aule di giustizia e non altrove”. 

 

Mario Frigerio, unico superstite alla strage di Erba, disse subito che era stato Olindo l’autore della mattanza nella corte di via Diaz. “Se veramente si vuole fare chiarezza – spiega l’Avvocato Generale – allora bisogna dire che è falso che Mario Frigerio non abbia parlato già il 15 dicembre. Voi lo sapete, dico ai difensori. Ve l’hanno fatto sentire in udienza. Il povero Frigerio l’ha detto subito: `E stato Olindo'”. “Non ci fu nessun falso” nel ricordo di Frigerio, come ipotizzato da difesa e pg di Milano Tarfusser, che hanno parlato di un”amnesia” determinata dall’inalazione di monossido di carbonio. “Disse tre volte che era stato Olindo – aggiunge Chiaro – le sue dichiarazioni, non perdono pezzi”. 

Nel bocciare anche la pista alternativa ipotizzata dalla difesa di Olindo e Rosa, il procuratore generale Guido Rispoli affronta il tema dell’uccisione del piccolo di due anni Youssef.  “Per la criminalità organizzata i bambini non si toccano. Teniamo fuori il caso del piccolo Di Matteo ucciso mentre il padre stava facendo dichiarazioni sulla cupola, ma basta farselo confermare da qualsiasi magistrato di Sorveglianza che anche in carcere non si perdonano i femminicidi e chi uccide i bambini”. Inoltre, “è inverosimile che la criminalità organizzata abbia fatto un agguato in quella palazzina in una corte chiusa, dove si poteva scappare solo a piedi, con la macchina lontana. Dov’è la logica, dove la buttiamo?”. 

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