AGI – La Lazio batte il Torino per 2-0 con i gol di Guendouzi e Cataldi e può continuare a sognare la Champions, mentre ai granata non rimane che assaggiare l’amaro sapore della sconfitta per la prima volta nel 2024. Il primo tempo è a forti tinte granata. Fin dall’avvio quando, su cross di Bellanova, Sanabria gira verso la porta colpendo in pieno il palo. Il Torino è più in partita rispetto alla Lazio, sono gli uomini di Juric a fare la gara e soprattutto ad avere le occasioni migliori. Prima è Zapata, di testa, a svettare ma senza inquadrare la porta, poi la stessa sorte tocca a Masina che incorna non trovando lo specchio per centimetri. In mezzo alle due occasioni, a certificare il predominio, anche la conclusione di Vlasic su assist ancora di Bellanova, ma il suo destro è alzato da Provedel in calcio d’angolo.
La ripresa inizia con il cambio tra Hysaj e Lazzari, ma il copione è sempre lo stesso con l’azione in fotocopia a far correre Bellanova sulla destra e a servire in mezzo Zapata; stavolta la conclusione non colpisce il palo, ma finisce fuori di poco. La Lazio, però, ha dalla sua il cinismo che viene fuori al 50 quando, alla prima occasione vera del match, passa grazie al destro di Guendouzi, servito da Luis Alberto, che batte Milinkovic-Savic per il vantaggio biancoceleste. Una qualità che mostra ancora 6 minuti più tardi quando Cataldi, servito ancora da Luis Alberto, calcia con il piatto facendo baciare il palo al pallone prima che quest’ultimo si adagi sul fondo della rete. L’uno-due subito è una mazzata tremenda per il Torino che non riesce a reagire finendo per uscire progressivamente dal match lasciando campo alla Lazio. A ridare vigore ai granata ci pensa l’espulsione di Gila per doppia ammonizione ma le speranze di rimonta si interrompono sul destro di Ricci che, dal limite dell’area piccola, non trova lo specchio facendo calare il sipario sul match.
AGI – La Lazio batte il Torino per 2-0 con i gol di Guendouzi e Cataldi e può continuare a sognare la Champions, mentre ai granata non rimane che assaggiare l’amaro sapore della sconfitta per la prima volta nel 2024. Il primo tempo è a forti tinte granata. Fin dall’avvio quando, su cross di Bellanova, Sanabria gira verso la porta colpendo in pieno il palo. Il Torino è più in partita rispetto alla Lazio, sono gli uomini di Juric a fare la gara e soprattutto ad avere le occasioni migliori. Prima è Zapata, di testa, a svettare ma senza inquadrare la porta, poi la stessa sorte tocca a Masina che incorna non trovando lo specchio per centimetri. In mezzo alle due occasioni, a certificare il predominio, anche la conclusione di Vlasic su assist ancora di Bellanova, ma il suo destro è alzato da Provedel in calcio d’angolo.
La ripresa inizia con il cambio tra Hysaj e Lazzari, ma il copione è sempre lo stesso con l’azione in fotocopia a far correre Bellanova sulla destra e a servire in mezzo Zapata; stavolta la conclusione non colpisce il palo, ma finisce fuori di poco. La Lazio, però, ha dalla sua il cinismo che viene fuori al 50 quando, alla prima occasione vera del match, passa grazie al destro di Guendouzi, servito da Luis Alberto, che batte Milinkovic-Savic per il vantaggio biancoceleste. Una qualità che mostra ancora 6 minuti più tardi quando Cataldi, servito ancora da Luis Alberto, calcia con il piatto facendo baciare il palo al pallone prima che quest’ultimo si adagi sul fondo della rete. L’uno-due subito è una mazzata tremenda per il Torino che non riesce a reagire finendo per uscire progressivamente dal match lasciando campo alla Lazio. A ridare vigore ai granata ci pensa l’espulsione di Gila per doppia ammonizione ma le speranze di rimonta si interrompono sul destro di Ricci che, dal limite dell’area piccola, non trova lo specchio facendo calare il sipario sul match.