AGI – I ragazzi – minori e giovani adulti – detenuti nei 17 istituti penali per minorenni del nostro Paese sono 496. Le donne sono 13, il 2,6% dei presenti, gli stranieri 254 (51,2%), dunque più della metà. L’istituto con più presenze è il Beccaria di Milano, con 69 ragazzi, quelli con meno sono Quartucciu in Sardegna, con 8 ragazzi presenti, e Pontremoli in Toscana, unico Ipm interamente femminile d’Italia, con 8 ragazze. Le altre 5 ragazze presenti sono distribuite tra Napoli e Roma. È quanto emerge dal settimo rapporto di Antigone dedicato alla giustizia minorile, presentato oggi a Roma, con dati aggiornati al 15 gennaio scorso.
Per il secondo anno di fila – evidenzia il dossier – crescono le presenze medie giornaliere. La crescita del 2022 (382 presenti in media, 62 in più dell’anno prima) aveva però un significato in parte diverso: la pandemia da Covid-19, infatti, aveva determinato un significativo calo delle presenze, e la crescita poteva semplicemente rappresentare un ritorno alla ‘normalità’. Con la crescita registrata nel corso del 2023 (425 presenti in media, 53 in più), invece, si superano i numeri degli anni passati e si arriva a gennaio 2024 a sfiorare le 500 presenze. I condannati in via definitiva, sempre alla data del 15 gennaio scorso, erano 156, un numero analogo a quello dell’anno precedente (142), mentre risultano aumentate le persone in misura cautelare, passate da 243 a 340. La crescita delle presenze negli ultimi 12 mesi – rileva Antigone – è fatta dunque quasi interamente di ragazze e ragazzi in misura cautelare.
La presenza negli Ipm oggi riguarda soprattutto ragazzi e ragazze minorenni (in questi istituti possono esserci anche i giovani tra i 18 e i 25 anni che hanno commesso il reato da minorenni e hanno raggiunto la maggiore eta’ successivamente). La fascia più rappresentata è quella tra i 16 e i 17 anni. Al 15 gennaio scorso i minorenni erano il 50,1%, ma in passato sono stati a lungo di più i ragazzi e le ragazze maggiorenni, che erano il 58,5% il 15 gennaio 2022 e il 57,6% al 15 gennaio 2020. Per quanto riguarda gli stranieri negli istituti penali minorili, questi rappresentano il 51,2% dei presenti: i ragazzi sono prevalentemente originari della Tunisia (12,3%), del Marocco (10,6%) e dell’Egitto (10,4%). Le ragazze invece vengono soprattutto dalla Bosnia-Erzegovina (23,3%), dalla Serbia (10%) e dalla Croazia (8,3%). Gli stranieri sono mediamente più giovani degli italiani, minorenni per il 64,2% contro il 50,8% degli italiani. Sono più spesso in custodia cautelare (il 75,6% contro il 61,2% degli italiani) e commettono generalmente reati meno gravi: per il 63,9% sono detenuti per reati contro il patrimonio contro il 47,2% degli italiani.