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Milano, polveri sottili alle stelle: già bruciato il bonus europeo di 35 giorni

Feb 21, 2017

Domani Milano toccherà la soglia di 35 giorni (non consecutivi) di sforamento dei limiti di Pm10 dall’inizio dell’anno. Da dopodomani, quindi, la città avrà esaurito il “bonus” tollerato dalle normative europee e sarà fuorilegge. È l’anno peggiore dal 2012, quando la soglia è stata superata il 17 febbraio. L’anno scorso era stata sforata solo ad ottobre e l’anno si era chiuso a quota 73 giorni. Ma in Lombardia la maglia nera è per Cremona che, secondo gli ultimi dati di Arpa, è arrivata già domenica (ultimo dato certificato) a 39 giorni.

Se la quota limite tollerata di Pm10 è fissata a 50 microgrammi per metro cubo d’aria, a Milano si arriva ai quattro giorni consecutivi di superamento dei 70 microgrammi. Livelli alti, ma ancora presto per suonare l’allarme. Anche se non sono previsti miglioramenti. A Torino, intanto, sono stati superati i sette giorni consecutivi di sforamento (dopo aver oltrepassato i 35 giorni già sabato) e sono già partite le misure antismog. Più dure di quelle milanesi, prevedono anche uno stop dei veicoli fino all’Euro 4 diesel, che in Lombardia non sono toccati dal “Protocollo regionale sulla qualità dell’aria”.

Una misura, quella di Torino, che l’assessore comunale a Mobilità e ambiente, Marco Granelli, ritiene di poco senso se applicata solo per fronteggiare l’emergenza. «Servono soluzioni strutturali, come quelle che stiamo applicando a Milano», ricorda. Per questo, al blocco di Torino degli Euro 4 diesel, Granelli risponde con lo stop definitivo di questi veicoli in Area C e nella futura Low emission zone. Si partirà ad ottobre con i mezzi Euro 0 benzina e Euro 0, 1, 2 diesel e poi gradualmente si bandiranno anche gli Euro 3 a gasolio. L’obiettivo è arrivare nel 2021 chiudendo le porte della città anche agli Euro 4 diesel.

Per far rispettare il divieto di accesso, da ottobre, ci saranno circa 150 varchi elettronici alle porte di Milano. Per consentire a chi arriva da fuori di lasciare la macchina, verranno creati nuovi parcheggi di interscambio e potenziati alcuni di quelli già esistenti. «Ci saranno 1.050 posti auto in più tra i parcheggi di Maciachini, Affori, Bisceglie e Abbiategrasso», spiega Granelli. A Cinisello, invece, «saranno 2.500 e il posteggio sarà collegato con il prolungamento dell’M1». In questo modo, si potrà lasciare l’auto fuori Milano e proseguire con i mezzi pubblici. Una rete di trasporto che dovrà essere resa più efficiente anche dentro la città. «Da ottobre saranno potenziate 19 linee», spiega. Tra i progetti c’è anche l’estensione del sistema di segnalamento automatico alla M2, già in uso sull’M1. «Questo consentirebbe di aumentare il numero delle corse», spiega.

Nel frattempo si lavora anche sul fronte riscaldamento. Tra il 2017 e il 2018 verranno sostituite le caldaie a gasolio nelle case popolari di proprietà del

Comune, «mentre negli ultimi tre anni abbiamo messo l’impianto a teleriscaldamento in 40 edifici pubblici». Ma l’inquinamento non si può combattere solo a Milano perché le misure siano efficaci. E il Protocollo, per Granelli, non è sufficiente: «Chiederemo di aggiornarlo e renderlo vincolante». Poi, aggiunge, «si potrebbe valutare se ridurre il numero di giorni di sforamento consecutivi che fanno scattare le misure antismog».

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