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Poste, i ricavi dei primi 9 mesi a 8,9 miliardi e un bonus di 1000 euro ai dipendenti

Nov 7, 2023

AGI – Poste italiane chiude il terzo trimestre con i ricavi in crescita del 3,6% su base annua a 2,8 miliardi e in rialzo del 6,8% a 8,9 miliardi nei primi nove mesi dell’anno rispetto ai primi nove mesi del 2022.

Il risultato operativo (Ebit) si è attestato a 539 milioni nel terzo trimestre, in calo del 18% su base annua ma è salito dell’1,5% a 2,1 miliardi nei primi nove mesi, rispetto allo stesso periodo del 2022, comprensivo di un bonus una tantum a bilancio destinato ai dipendenti e pari a 90 milioni. L’utile netto del terzo trimestre, in calo del 15,9% su base annua a 382 milioni, sale a 1,5 miliardi nei primi nove mesi dell’anno, in crescita del 5,8% rispetto allo stesso periodo del 2022. 

I ricavi da corrispondenza, pacchi e distribuzione del terzo trimestre sono aumentati dell’1,9% su base annua a 860 milioni e del 4% nei primi nove mesi, rispetto allo stesso periodo del 2022, a 2,8 miliardi, grazie a volumi dei pacchi in aumento, alle azioni di repricing sulle tariffe e a un migliore mix di prodotti nella corrispondenza. I ricavi totali dei servizi finanziari pari a 1,4 miliardi nel terzo trimestre, sono risultati in calo del 3,1% su base annua, (+3,9% su base annua rispetto ai primi nove mesi del 2022, pari a 4,5 miliardi nei primi nove mesi del 2023), con una solida crescita del margine di interesse.

I ricavi dei servizi assicurativi pari a 371 milioni nel terzo trimestre, sono aumentati del 6,5% rispetto al terzo trimestre del 2022 (-0,1% su base annua rispetto ai primi nove mesi del 2022, a 1,1 miliardi nei primi nove mesi), con una raccolta netta positiva nel ramo vita e un tasso di riscatto contenuto – inferiore alla metà del tasso di mercato – in un contesto sfidante. I ricavi netti del comparto assicurativo danni sono aumentati del 27% nel trimestre, sostenuti da maggiori premi lordi nel business della protezione e dal consolidamento di net insurance.

I ricavi da pagamenti e mobile pari a 405 milioni nel terzo trimestre, sono saliti del 36,6% su base annua rispetto al terzo trimestre del 2022 (+44,2% su base annua rispetto ai primi nove mesi del 2022, a 1,1 miliardi nei primi nove mesi), trainati dalla solida performance in tutte le linee di business.

I costi totali del terzo trimestre si sono attestati a 2,3 miliardi, segnando un +10,5% su base annua rispetto al terzo trimestre del 2022 (+8,5% su base annua rispetto ai primi nove mesi del 2022, a 6,8 miliardi nei primi nove mesi), comprensivi di un bonus una tantum per i dipendenti pari a 90 milioni, con un continua attenzione alla razionalizzazione dei costi nell’attuale contesto inflazionistico, a sostegno della crescita del business.

Le attività finanziarie investite ammontano a 580 miliardi, in crescita di 4 miliardi rispetto a dicembre 2022, sostenute da un positivo effetto di mercato pari a 5,7 miliardi. La raccolta netta è positiva sui prodotti di risparmio e investimento, pari a 0,8 miliardi nei primi nove mesi, grazie a consistenti flussi rinvenienti dai fondi “target maturity fixed income” e a una raccolta positiva nel settore assicurativo, in un contesto sfidante, mitigando la minore attività nel risparmio postale.

Del Fante: bonus 1000 euro ai dipendenti

“Siamo lieti di poter corrispondere a tutti i nostri dipendenti un bonus una tantum di 1.000 euro, concordato ad agosto e in pagamento a novembre. Questo bonus ha anche lo scopo di mitigare la dinamica inflattiva nel periodo di vigenza del presente accordo. Nel frattempo, sono in corso le trattative per il nuovo contratto collettivo per il periodo 2024-26″. Lo ha detto l’Ad di Poste, Matteo Del Fante. 

 “Alla luce di questi ottimi risultati, ci aspettiamo che il risultato operativo (Ebit) per l’intero anno 2023 di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione sia superiore alla nostra guidance e a break-even – ha spiegato – Il contesto favorevole dei tassi di interesse ha sostenuto il margine di interesse ricorrente, contribuendo a sostenere la resilienza del trend dei ricavi dei nostri servizi finanziari. La raccolta netta positiva nel settore assicurativo è al di sopra del livello di mercato e risulta abbinata ad un tasso di riscatto anticipato inferiore alla metà del tasso di mercato, contribuendo al successo della nostra attività assicurativa in un contesto di mercato sfidante. Il comparto assicurativo Danni continua a crescere, anche grazie al consolidamento di Net Insurance, che rappresenta un fattore capace di accelerare la crescita del business della Protezione. Pagamenti e Mobile continuano a registrare una crescita a doppia cifra, grazie alla nostra leadership nell’e-commerce, al maggiore utilizzo delle nostre carte dovuto alla migrazione strutturale dal contante ai pagamenti elettronici, oltre al consolidamento di Lis. La nostra offerta PosteEnergia è stata accolta con entusiasmo dai clienti, con oltre 400.000 contratti firmati ad oggi, ben al di sopra del piano originario che avevamo previsto per la fine del 2023″.

“Grazie al nostro modello di business collaudato che fa leva sulla diversificazione, conseguiamo costantemente risultati finanziari superiori rispetto agli obiettivi, trainati dalla performance commerciale e dalla razionalizzazione dei costi – ha concluso – Sulla base di questi solidi risultati, siamo lieti di rivedere al rialzo la nostra guidance sul risultato operativo (Ebit) per il 2023, dall’obiettivo originario di 2,5 miliardi a 2,6 miliardi. Continuiamo ad investire, migliorando ulteriormente le nostre capacità in termini di tecnologia, prodotti e persone, diversificando le nostre attività, preservando al contempo il nostro bilancio solido”

 

 

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