Archiviato il GP Olanda con l’ennesima vittoria di Max Verstappen, il Circus della F1 questo fine settimana sarà ancora in pista, a Monza. Per i tifosi italiani e per i piloti della Ferrari è sicuramente uno degli appuntamenti immancabili del calendario. Non solo per l’atmosfera speciale che circonda questo evento. Ma soprattutto per essere ancora una delle poche piste “old style” del mondiale dal fascino unico.
Quella di Monza non è la gara di casa solo della Ferrari, ma grazie all’immancabile marea rossa che colorerà la pista, è quella più sentita dagli alfieri del Cavallino Rampante. Anche se la SF-23 sta faticando più del previsto in questo 2023 e la situazione in classifica di Leclerc e Sainz non si può definire entusiasmante, di motivi per essere presenti a Monza ce ne sono. Eccome.
Se lasciamo un attimo da parte il fatto che Max Verstappen sta sportivamente dominando il Mondiale di F1, non si può dire che nelle retrovie ci si stia annoiando. Alle spalle dell’olandese, fermo a quota 339 punti con un vantaggio di 138 lunghezze sul suo compagno di box, abbiamo la bellezza di sei piloti racchiusi in un centinaio di punti. Tenendo conto che mancano ancora nove GP da correre.
Ferrari: a Monza per fare bene
Anche se in Olanda le cose non sono andate come ci si aspettava, tra mancanza di prestazione e qualche errore di troppo da parte della squadra di Leclerc, la Ferrari non ha intenzione di correre sul tracciato brianzolo solo per un ruolo da attore non protagonista.
Lo abbiamo già detto. L’obiettivo del Cavallino Rampante per questa stagione è quello di chiudere al secondo posto nel mondiale Costruttori. E per questo motivo a Maranello si è studiato un piano di aggiornamenti molto preciso fino al GP degli Stati Uniti ad Austin.
Ma uno dei pacchetti di sviluppo più importanti per la Ferrari farà il suo debutto proprio a Monza, in occasione della gara di casa. La SF-23 scenderà in pista non solo con un fondo rivisto ma soprattutto con nuove pance che hanno l’obiettivo di incrementare l’efficienza aerodinamica della vettura su una pista velocissima, come appunto quella di Monza.
La decisione di far debuttare un upgrade così importante proprio al GP Italia, non è una scelta casuale. E nemmeno “di pancia”, come si potrebbe romanticamente pensare.
Il layout dell’Autodromo di Monza sembra sposarsi bene con le caratteristiche della SF-23. Il tracciato è molto veloce, non sono presenti eccessivi tratti lenti o curvoni a lunga percorrenza, caratteristiche che rendono la pista brianzola molto simile ad esempio a quella di Spa, uno dei tracciati sui quali la Ferrari ha regalato ai tifosi una delle più competitive gare della stagione.
Proprio in Belgio, infatti, Leclerc è salito sul podio. Una vittoria “in rosso” sulla pista di casa manca dal 2019 e vincere questa domenica sarebbe un bel modo per interrompere questo lungo digiuno. Per la Ferrari, per Sainz e Leclerc ma soprattutto per i tifosi che, nonostante errori e grattacapi, continuano a sostenere la Rossa e mai mancano di far sentire il proprio affetto ai piloti.
Il circuito
L’Autodromo Nazionale di Monza, situato all’interno del parco dell’omonima cittadina, venne costruito nel 1922 in soli centodieci giorni. Inizialmente, come tanti tracciati costruiti prima prima della Seconda Guerra Mondiale, nacque su strade già esistenti nel parco. Tappa fissa della F1 dal 1950, è universalmente conosciuto come Tempio della velocità, proprio per la presenza di numerosi e lunghi rettilinei.
In nome della sicurezza nel corso degli anni ha subito numerosi interventi a partire dal 1939, quando fu rifatta gran parte della pista. Proprio quell’anno, infatti, venne demolito l’anello di alta velocità, che nel tempo divenne il simbolo dell’Autodromo Nazionale di Monza, e fu ricostruito solo nel 1955.
L’obiettivo delle numerose modifiche effettuate alla pista era quello di contenere le velocità altissime che si raggiungevano e che, in più occasioni, avevano portato a incidenti mortali per i piloti. Nonostante le molte correzioni per rallentare le monoposto, quello di Monza rimane il tracciato con la più elevata media oraria del campionato, dove si toccano picchi di oltre 350 km/h.
Esattamente come quello di Spa, e per i motivi che abbiamo detto prima, il tracciato brianzolo è capace di mettere a dura prova i piloti (a causa della forza gravitazionale alla quale sono sottoposti nelle staccate) ma soprattutto motori e impianto frenante.
Anche se tecnicamente non può certamente essere paragonato a tracciati come quello di Silverstone o a Suzuka, quella di Monza è una delle gare più attese dei piloti proprio per le caratteristiche della pista, che l’hanno resa una pietra miliare del campionato.
I piloti della Rossa con una tuta speciale
Non è un mistero che a Maranello si speri che la Ferrari possa trionfare nel GP Italia (Verstappen permettendo). E se per farlo in pista è ancora un po’ presto, intanto la Rossa ha lasciato trapelare qualche immagine per quanto riguarda l’abbigliamento col quale si caleranno nell’abitacolo Sainz e Leclerc. Esattamente come era stato lo scorso anno, in occasione del centenario di Monza, i piloti della Ferrari torneranno a vestirsi di giallo Modena oltre all’inconfondibile rosso, i colori che hanno fatto la storia del Cavallino Rampante.
Una tuta dallo stile retrò che è stata ideata in collaborazione con Puma. Se nella prima parte della tuta a svettare sarà sempre il tradizionale rosso Ferrari, seguiranno una striscia orizzontale gialla e sotto, la parte inferiore sarà colorata di nero.
Anche la SF-23 scenderà in pista con una livrea speciale. Il tradizionale rosso Ferrari sarà arricchito dal giallo Modena che torna a caratterizzare la vettura italiana.
Ricciardo fuori anche a Monza
Nonostante sia tornato in pista da titolare appena due GP fa, il pilota australiano è già fermo ai box… ma per un infortunio. In occasione delle FP2 in Olanda, Ricciardo è stato protagonista di un incidente in curva 3. Finito a muro è stato portato in ospedale per i controlli di rito dove gli è stato ingessato il braccio a causa di una frattura al polso sinistro.
Sostituito da Liam Lawson a Zandvoort, l’australiano non sarà in pista nemmeno a Monza. Un brutto colpo per Ricciardo che proprio al GP Italia, nel 2021, ottenne il suo ultimo successo in F1.
Per stessa ammissione del 33enne, nonostante l’operazione al polso eseguita da parte del Dott. Xavier Mir, specialista che ha recentemente seguito anche Marc Márquez, sia riuscita perfettamente, la frattura si è rivelata più importante del previsto. Tenendo conto che si è parlato di dodici settimane di recupero prima del rientro in pista è difficile immaginare che Ricciardo possa essere in grado di correre per le tappe di Singapore e Giappone, che si terranno in back to back a fine settembre.
Il pilota di AlphaTauri sarà sostituito ancora da Liam Lawson. Il neozelandese, uno dei gioielli del vivaio Red Bull, a Zandvoort ha chiuso la gara del debutto in 13esima posizione comportandosi molto bene nonostante l’incertezza del meteo. Tanto da riuscire a chiudere il GP Olanda davanti al proprio compagno di squadra, Tsunoda, che non è riuscito ad andare oltre la 17esima posizione.
Dove incontrare i piloti
Una delle particolarità che da qualche anno a questa parte caratterizza il GP d’Italia è la volontà delle amministrazioni comunali di coinvolgere anche la città di Milano, distante pochi chilometri da Monza. E proprio grazie alla moltitudine di eventi dislocati nel capoluogo lombardo anche i tifosi che non hanno il biglietto per la gara hanno la possibilità di avvicinare i propri idoli.
Mercoledì 30 agosto presso lo store di Ray-Ban in Piazza San Babila, i fans potranno incontrare i piloti della Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz dalle 15.30. Chi magari a quell’ora è ancora chiuso in ufficio e non potrà vedere da vicino gli alfieri della Rossa potrà provarci, sempre domani a partire dalle ore 17.00 alle 20.00, all’interno del negozio Ferrari di via Berchet.
Sempre mercoledì 30 agosto, ma in Piazza Oberdan, sarà protagonista Lewis Hamilton. Il pilota della Mercedes presenterà la collezione Tommy Hilfigher x Mercedes F1 x Awake nello store di Tommy Hilfigher dalle ore 19.00.
Presente in città sarà anche Max Verstappen, col Team Principal della Red Bull, Chris Horner ospiti di Tag Heuer, loro sponsor, per l’inaugurazione del nuovo store in via Montenapoleone.
Fonte: Getty ImagesL’ultima vittoria della Ferrari a Monza porta la firma di Leclerc. Si interromperà il digiuno?
Chi invece, non vorrà allontanarsi troppo dalla cittadina di Monza potrà tentare di avvicinare i piloti direttamente fuori dagli hotel nei quali trascorreranno questi giorni. Uno di quelli maggiormente assaliti dai fans è sicuramente l’Hotel de la Ville che si trova proprio a pochi metri dalla Villa Reale.
Negli anni passati, proprio il marciapiede antistante il parcheggio del rinomato albergo di lusso è stato preda di numerosissimi tifosi in cerca di autografi e foto coi propri idoli, fin dal giovedì mattina. I piloti più ricercati e gettonati per un ricordo sono sicuramente quelli della Ferrari, ma in passato hanno hanno soggiornato presso la struttura anche campioni del calibro di Michael Schumacher, Mika Hakkinen, Lewis Hamilton, Fernando Alonso e i boss dei top team.
La mitologia greca sale sul podio
Tifone. No, non stiamo invocando una tempesta tropicale. Questo è il nome del trofeo che verrà consegnato ai piloti che saliranno sul podio del GP Italia. Realizzato in quattro esemplari, uno per ciascuno dei primi tre classificati e uno per il rappresentante del Costruttore vincitore, è stato progettato dall’artista Ruth Beraha.
Voluto fortemente da Pirelli, sponsor principale della corsa di Monza, grazie a questa scelta l’arte contemporanea ha trovato il mondo di fondersi completamente con la F1.
Il trofeo trae chiaramente ispirazione dalle parti meccaniche delle monoposto, e in particolar modo dagli scarichi, che mutano in forme che alla mente umana ricordano dei serpenti. Proprio questa immagine della mitologia greca ha portato l’artista a chiamare l’opera “Tifone”, come figlio di Gea e Tartaro, mostro raffigurato con oltre cento serpenti sulla testa che voleva essere la personificazione delle manifestazioni della natura più terrificanti.