AGI -“Il Signore non ha schifo di nessuno di noi”, “non ha schifo delle nostre realtà, ci ama come siamo”. Papa Francesco risponde così a un giovane transessuale disabile in una nuova puntata di “Popecast”, i podcast di Vatican News, in vista della Giornata Mondiale della Gioventù. Nel dialogo a distanza, un gruppo di ragazzi e ragazze si confida con Francesco, si racconta. Tra loro un disabile transgender, due detenuti, una ragazza con disturbi psicologici, un adolescente che passa il tempo ai videogiochi. E il Papa ascolta, consola, incoraggia.
Giona, disabile e transessuale, non rivendica alcunché ma vuole solo condividere la sua storia da credente. “Coltivare una fede che sentissi davvero mia, mi ha aiutato ad accettarmi nel mio corpo disabile, atipico, a non sentirmi mai davvero solo neanche nelle difficoltà”, racconta il giovane che aggiunge: “Quando ho preso consapevolezza di essere una persona trans avrei tanto preferito non credere… E quel corpo meraviglioso e perfetto in quanto opera Sua? Mi sentivo strattonato dalla dicotomia tra fede e identità transgender, entrambe braccia di uno stesso corpo, il mio!”. Giona poi spiega che le prime persone con le quali si è confidato hanno cercato di dissuaderlo, prefigurando “un cammino buio”, quello dei “disertori di Cristo”. “Mi sono sentito colpevole”.
Francesco lo esorta ad andare avanti: “Il Signore sempre cammina con noi, sempre. Il Signore non ha schifo di nessuno di noi. Anche nel caso in cui noi fossimo peccatori, lui si avvicina per aiutarci”, “ci ama come siamo. E questo è l’amore pazzo di Dio… Dio ci ama come siamo, Dio ci accarezza sempre. Dio è padre, madre, fratello, tutto per noi. E capire questo è difficile, ma Lui ci ama come siamo. Non arrenderti… Avanti…”.
Alla fine del “Popecast”, il Pontefice accoglie la proposta del piccolo Alessandro di una Giornata mondiale dei bambini: “Mi piace tanto! E possiamo farla organizzare dai nonni. Chiedere ai nonni che organizzino una giornata così. Una bella idea. Ci penserò e vedrò come farla…”.