• 25 Novembre 2024 20:42

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Roma, la prima stazione di servizio per auto a idrogeno

Lug 2, 2023

La prima stazione di rifornimento a idrogeno di Roma sorgerà in Via Ardeatina: il progetto, che rientra negli investimenti del PNRR in ambito di Energie rinnovabili, idrogeno, rete e mobilità sostenibile, è stato presentato nel corso di un grande evento inaugurale alla presenza del Ministro Salvini.

La presentazione del nuovo hub di rifornimento è stata l’occasione per lanciare un nuovo biocarburante sviluppato da Q8, ottenuto da materie prime completamente rinnovabili: “Siamo aperti a tutte le soluzioni che l’innovazione tecnologica può offrire”, ha spiegato l’AD Fadel Al Faraj.

Gli fanno eco le parole del vicepremier, che ha ricordato l’importanza dell’idrogeno e dei biocarburanti per il raggiungimento della neutralità tecnologica: “Il nostro obiettivo è mettere a terra bene tutti i fondi del PNRR con buon senso e questo non significa solo elettrico”, ha affermato Salvini.

Dove sorgerà la prima stazione a idrogeno di Roma

Q8 ha presentato da pochi giorni il progetto per la realizzazione del primo impianto a idrogeno circolare di Roma: la prima stazione di rifornimento a idrogeno della Capitale sorgerà in via Ardeatina, come potenziamento di un impianto targato Q8 che già eroga carburanti tradizionali, GPL, metano e ricarica per auto elettriche.

La stazione di via Ardeatina diventerà così un vero e proprio hub della mobilità sostenibile: non a caso, il progetto rientra negli investimenti del PNRR ed è finanziato Fondo Europeo Union – Next Generation EU.

L’idrogeno verrà prodotto nel primo impianto waste to hydrogen in Italia, sviluppato dal gruppo italiano MAIRE nell’ambito del progetto UE “IPCEI Hy2Use”: la partnership tra Q8 e MAIRE, si legge in una nota ufficiale, si amplia così con l’obiettivo di sviluppare “una filiera nazionale per la produzione, trasporto, accumulo e utilizzo di prodotti rinnovabili per una mobilità sempre più sostenibile”.

Idrogeno a Roma: la data d’apertura e le stime sulle vendite

Nel nuovo hub di via Ardeatina l’idrogeno potrà essere erogato a due differenti pressioni, in modo da essere funzionale sia al rifornimento delle auto private sia a quello di autobus e altri mezzi di trasporto collettivi. L’impianto sarà attivo per l’inizio del 2026, in anticipo rispetto alle scadenze previste dal PNRR.

Le prime stime sulle vendite sono positive: si pensa che l’impianto erogherà circa 14.500 kg di idrogeno soltanto nel primo anno di esercizio, e per i primi 5 anni sono previsti tassi di crescita del 40%. Ma quanto servirà per fare un pieno di idrogeno? Per le autovetture, spiega Q8, basta un solo chilo di idrogeno per percorrere 100 chilometri, mentre per gli automezzi più grandi ne servono circa 8.

Rispetto al gasolio tradizionale, l’idrogeno consente una riduzione delle emissioni di CO2 di oltre il 75%: l’obiettivo, ha dichiarato Fadel Al Faraj, Amministratore Delegato di Q8, è quello di “servire la mobilità con fonti energetiche sempre più sostenibili man mano che le stesse saranno disponibili creando la rete di rifornimento dei veicoli del futuro, multienergy e multiservizi”.

Idrogeno e biocarburanti: le parole di Salvini

Il progetto per la prima stazione a idrogeno di Roma, una delle poche previste nel centro-sud Italia, non è l’unica novità di Q8: nell’ottica di offrire ai clienti un’ampia gamma di prodotti a basso impatto ambientale, la società ha recentemente sviluppato anche un nuovo biocarburante.

Si chiama HVO+ (dove HVO sta per Hydrotreated Vegetable Oil), ed è un biocarburante formulato con materie prime rinnovabili che promette di abbattere fino al 90% di emissioni. Quella dei Low Carbon Fuels è una sfida che non va abbandonata, secondo il Ministro Salvini, presente all’evento inaugurale: “Sono convinto che la neutralità tecnologica che comprende idrogeno, biomasse, biocarburanti sia fondamentale”, ha detto il Ministro.

“Per un futuro nel nome dell’ecologia intelligente”, ha ribadito il vicepremier, “serve pensare a un giusto mix di di fonti di approvvigionamento energetico che punti alla neutralità tecnologica, tra cui l’idrogeno”.

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