• 26 Novembre 2024 23:40

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Foxconn investe in India, Apple si allontana dalla Cina

Mag 9, 2023

AGI – Foxconn ha acquistato un enorme appezzamento di terreno nei sobborghi di Bangalore, la Silicon Valley indiana. L’annuncio arriva dallo stesso gigante tecnologico taiwanese, principale fornitore di Apple, che cerca di diversificare la produzione al di fuori della Cina. L’acquisizione di 1,2 milioni di metri quadrati a Devanahalli, vicino all’aeroporto di Bangalore, capitale dello Stato del Karnataka considerata la Silicon Valley indiana, è stata annunciata in un comunicato alla Borsa di Londra.

La controllata Foxconn Hon Hai Technology India Mega Development ha acquistato il sito per 3 miliardi di rupie (33,55 milioni di euro). Il gruppo ha indicato nello stesso documento che un’altra unità della Foxconn è in procinto di acquisire i diritti per l’utilizzo di un terreno di 480.000 metri quadrati nella provincia vietnamita di Nghe An. Rispondendo al nome ufficiale di Hon Hai Precision Industry, Foxconn, è il più grande produttore mondiale di elettronica a contratto e il principale assemblatore di iPhone. Il colosso produce dispositivi Apple in India dal 2019, in una fabbrica situata nello Stato meridionale del Tamil Nadu. 

Un’alternativa alla Cina

Entrambe le società stanno cercando di diversificare la propria attività al di fuori della Cina – dove si trova la maggior parte della loro produzione – a causa dei numerosi lockdown anti-Covid dello scorso anno e delle continue tensioni diplomatiche con gli Stati Uniti che hanno portato inevitabilmente a un rallentamento della produzione.

Il primo ministro dello Stato del Karnataka, Basavaraj S. Bommai, ha annunciato a marzo che Apple avrebbe “presto” prodotto iPhone in una nuova fabbrica nello Stato, creando “circa 100.000 posti di lavoro”. Nello stesso mese, Bloomberg News ha riferito, citando fonti anonime, che Foxconn aveva in programma di investire 700 milioni di dollari in una nuova fabbrica in Karnataka. Secondo una dichiarazione del gruppo a marzo, Young Liu, presidente di Foxconn, aveva visitato lo Stato per “approfondire le partnership e cercare la cooperazione in nuove aree come lo sviluppo di semiconduttori e veicoli elettrici”. Aveva anche incontrato il primo ministro Narendra Modi, che ha affermato che le “discussioni” avevano “coperto vari argomenti volti a rafforzare l’ecosistema tecnologico e innovativo dell’India”.

Altri due gruppi taiwanesi, Wistron e Pegatron, producono e assemblano dispositivi del marchio americano in India. La più grande azienda al mondo per valore di mercato sta inoltre espandendo la propria presenza produttiva in India. Lo scorso settembre, Apple ha dichiarato che avrebbe prodotto il suo ultimo iPhone 14 in India, poche settimane dopo il lancio del modello di punta. 

Gli Apple Store crescono

Apple ha compiuto un significativo passo avanti in India aprendo il mese scorso i suoi primi due negozi al dettaglio nel Paese più popoloso del mondo. Il ceo Tim Cook ha inaugurato di persona il negozio di Bombay e ha accolto i primi clienti tra gli applausi dello staff. Situato in un elegante centro commerciale della capitale finanziaria indiana, centinaia di consumatori del brand si erano messi in fila, alcuni tutta la notte, davanti al nuovissimo “Apple Store”. Nella stessa settimana è stato aperto il secondo punto vendita a New Delhi, capitale dell’India.

L’azienda californiana punta molto su questo Paese di 1,4 miliardi di abitanti, che conta il secondo numero di utilizzatori di smartphone al mondo dopo la Cina. La più grande azienda del mondo, per valore di mercato, sta anche espandendo la sua presenza manifatturiera in India, cercando di diversificare la catena di approvvigionamento allontanandosi dalla sua forte dipendenza dalla Cina. Secondo Bloomberg, l’India ha rappresentato il 7% della produzione di iPhone di Apple lo scorso anno, dietro a Stati Uniti, Cina, Giappone e altri Paesi. L’espansione della produzione di Apple in India è una spinta alla strategia “Make in India” di Modi, che ha indotto le aziende straniere a fabbricare prodotti nel paese dell’Asia meridionale.

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