AGI – Continuano ad affiorare corpi nel tratto di mare dove domenica 26 febbraio è avvenuto il naufragio di un barcone carico di migranti provenienti dalla Turchia. Un altro cadavere è stato rinvenuto dal lato opposto di Steccato di Cutro, nei pressi di Praialonga, a nord del luogo del naufragio. Si tratta anche in questo caso di un uomo adulto, dell’apparente età di 30 anni, in avanzato stato di decomposizione. Le vittime ora sono salite a 81.
Sono 28 le bare dei migranti morti nel naufragio di Steccato di Cutro attualmente rimaste nel palazzetto dello sport di Crotone, utilizzato come camera ardente sin dal giorno della tragedia. Delle 28 salme rimaste, 9 saranno trasferite nelle prossime ore. Per le altre l’espatrio è previsto in settimana. Una andrà’ in Pakistan, una in Palestina, 4 in Iran e 22 in Afghanistan.
Nell’impianto sportivo restano ancora da identificare cinque corpi. Il lavoro della polizia scientifica prosegue senza soste per cercare di dare un nome a tutte le vittime della tragedia nonostante i corpi, rimasti da oltre 15 giorni in balia del mare, siano ormai irriconoscibili. Gli agenti del Gabinetto provinciale della polizia scientifica esaminano con cura ogni particolare, dagli abiti rimasti addosso ai cadaveri, a eventuali monili (orecchini o anelli) o segni particolari per poter identificare i cadaveri e poi confrontano i dati con le informazioni raccolte dai parenti.
Non si fermano intanto le ricerche dei dispersi nella zona del naufragio lungo una linea di costa di oltre 13 km. All’appello mancherebbero ancora 21 persone, sei delle quali bambini, secondo i dati ufficiali resi noti dell’ufficio immigrazione della questura di Crotone che ha interpellato i superstiti riuscendo a quantificare quanti dei loro familiari non si trovano più. A questo numero si potrebbero aggiungere anche persone disperse che viaggiavano da sole.
Sono iniziate, intanto, le audizioni per la “procedura di relocation” in Germania dei sopravvissuti. Una delegazione mista dell’ufficio immigrazione, polizia federale e governo tedesco è giunta a Crotone e, nell’hotel nel quale sono ospitati i superstiti, ha iniziato a raccogliere le loro storie e verificare i documenti per permettere loro di trasferirsi dai parenti in Germania.
La richiesta di ricollocazione e ricongiungimento familiare in Germania è stata avanzata da gran parte dei 77 sopravvissuti, mentre altri 4 superstiti sono detenuti con l’accusa di essere i presunti scafisti. I tempi per definire le varie posizioni si preannunciano celeri ma in ogni caso le persone scampate al naufragio dovranno prima sottoporsi all’incidente probatorio nel procedimento penale contro i quattro accusati di aver condotto la barca dalla Turchia in Italia.