I bambini corrono a vedere il circo quando arriva in città, non c’è niente di strano. Niente, perché è così che funziona. E così ha funzionato anche nei giorni tra il 7 e il 9 di ottobre, quando gli appassionati di belle motociclette e di stile custom sono corsi a Lido di Camaiore per la prima edizione del Wheels and Waves Italy. Era la prima volta che il circo del WAW sbarcava nel nostro paese ed i bambini di ogni età a cui luccicano gli occhi davanti alle motociclette a forma di motociclette, non hanno dormito la sera prima dall’eccitazione e la mattina dopo si sono precipitati ai cancelli, per essere i primi ad assistere allo spettacolo. E spettacolo è stato, lo spettacolo di un evento diverso rispetto ai raduni a cui siamo abituati. Nato sul confine basco tra Francia e Spagna, dove l’oceano offre panorami e possibilità uniche per gli appassionati di surf, il WAW mette insieme già nel nome le due grandi passioni: motociclette e tavole, ruote e onde.
Le edizioni di Biarritz negli anni sono diventate sempre più grandi ed importanti, una crescita gestita tenendo sotto controllo i tratti distintivi originali, perché è facile farsi ingolosire e passare da evento di nicchia a discount di pentole su ruota. Le regole per gli sponsor sono rigorose: gli stand sono tende militari per tutti, dalle multinazionali delle due ruote ai brand d’abbigliamento, le moto all’interno dell’evento solo pre-1975 con accesso consentito previa approvazione dopo l’invio di foto. Non si diventa il festival motociclistico più figo del mondo senza un controllo rigoroso dell’immagine. Il WAW è ormai un format internazionale che dalla Francia, nell’arco dell’anno, si sposta in California, in Giappone e da quest’anno anche in Versilia. Non si tratta solo di un format internazionale, ma di un vero e proprio contenitore di eventi. El Rollo, la corsa sull’ovale di dirt-track con moto di ogni decade, the Race of the Lords, la beach race sulla spiaggia, la Vintage Enduro Rally, il contest di surf e di skate, l’esposizione di arte grafica Artride e il quartier generale del WAW Village.
Nell’arco dei tre giorni c’è la possibilità di bighellonare al Village oppure assistere agli eventi in momenti e luoghi diversi, muovendosi agilmente in moto da una parte all’altra su un lungomare largo, accogliente e splendidamente assolato. Che cosa rende quindi il WAW diverso dagli altri raduni motociclistici? Innanzitutto il clima internazionale, poi c’è un’attenzione estrema all’immagine e alla forma, a tutte le forme di ciò che si muove intorno al WAW. È l’unico evento motociclistico moderno, nativamente social con grande attenzione alla qualità dei video prodotti, ma è anche un evento terribilmente vero, guidato da amore e passione per il mare e le vecchie motociclette da far correre sulla sabbia e nella terra battuta. Il surf, le motociclette le persone e il loro stile sono l’elemento essenziale del WAW.
Gente bella che vuole passare tempo insieme, tra bei mezzi, facendo belle cose in un bel posto. Perchè la bellezza è un linguaggio universale potente, che fa stare bene ed è l’alchimia alla base del successo del WAW. Ci avete fatto stare bene, quindi benvenuti in Italia e arrivederci al 2023!