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Tra affitto e bollette le famiglie spenderanno 1.800 euro l’anno in più

Set 8, 2022

AGI – Nel 2022 le famiglie italiane che vivono in un appartamento in affitto spenderanno 13.300 euro tra canone e bollette, 1.800 in più rispetto all’anno scorso. È il calcolo di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, grazie anche al supporto di Immobiliare.it Insights, business unit specializzata in studi di mercato.

Secondo lo studio, per un trilocale il canone medio di affitto annuo è pari a 10.524 euro (877 euro mensili). L’incremento percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso è di ben 7,7 punti percentuali; infatti, nel 2021 il costo ammontava a 9.768 euro (814 euro mensili).

A questo totale vanno sommate le bollette di luce e gas. Per il terzo trimestre del 2022, l’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti, calcola un costo annuale del gas naturale pari a 1.730 euro, in rialzo del 46% rispetto allo stesso trimestre del 2021 (1.185 euro). Per quanto riguarda la fornitura elettrica, invece, la bolletta ammonta a 1.120 euro, con un rincaro del +81% rispetto allo scorso anno (618 euro).

Lo studio ricorda poi che sul costo annuale a carico delle famiglie pesano anche le spese di acqua e di raccolta differenziata dei rifiuti, la cosiddetta TARI, che tuttavia sono soggette a variazioni, anche molto consistenti, a seconda del comune di residenza.

L’analisi valuta poi le differenze territoriali nel canone di locazione: se al Centro la variazione del canone rispetto allo scorso anno è stato tutto sommato contenuta, +4%, la cifra annua a carico delle famiglie rimane comunque (di poco) superiore alla media italiana: 10.800 euro.

I canoni più esosi si trovano tuttavia al Nord-Ovest, in aumento di ben 9,4 punti percentuali rispetto al 2021; qui per un trilocale una famiglia italiana si trova a dover sborsare di media 11.500 euro.

Nel Nord-Est il costo si abbassa a 9.700 euro annui, in aumento comunque dell’8,9% anno su anno.

Nel Sud e nelle Isole gli affitti sono più convenienti, pari a poco più di 8.000 euro nel primo caso e circa 7.500 euro nel secondo. Tuttavia, è qui che si sono registrati gli aumenti più consistenti rispetto al 2021: +9,7% per il Sud e addirittura un +12,3% per le Isole.

“Una cosa è certa: per quanti in questo momento si trovano a scegliere l’affitto l’oggi è più difficile del recente passato – commenta Carlo Giordano, Board Member di Immobiliare.it –. Si tratta di una situazione che coinvolge in maniera abbastanza omogenea tutto il territorio e che metterà a dura prova il tessuto sociale del Paese. Tradizionalmente la spesa per la casa, considerando la somma di affitto e utenze, non dovrebbe superare il 40% delle entrate di una famiglia, ma le cifre del nostro studio dimostrano che al momento non è più così per la maggior parte degli italiani”. 

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