MILANO – Stati Uniti, Giappone e Italia in cima alla top ten del Fmi per entità del debito pubblico, cioè stock del debito in valori assoluti. Cifre che offrono un quadro della ‘quantità’ del debito in sé che grava su uno Stato, ma ovviamente non comparabili perché riguardano paesi estremamente diversi per economia, dimensioni, densità demografica e perché non sono in rapporto al pil, e dunque non indicano conti a rischio. Un esempio sono Cipro o la Grecia che hanno un debito in valori assoluti molto basso essendo due paesi piccoli, ma tra i più alti dell’Ue in rapporto alla crescita con tanto di rischi sul bilancio.
Secondo le tabelle del Fmi, che sono in dollari, in cima alla classifica dei paesi con il debito più elevato ci sono gli Stati Uniti, a 18.237 mld di dollari. Un debito quello americano che si è sempre attestato a questi livelli alti, visto che nel 2014 stava intorno ai 17mila mld. A seguire troviamo il Giappone, dove si assiste ad un forte rialzo dello stock del debito negli ultimi due anni, passando da quasi 6.340 mld a 10.557 mld nel secondo trimestre del 2016. Al terzo posto della classifica internazionale del Fondo monetario troviamo il l’Italia con un debito a quasi 2.407 mld di dollari nel secondo trimestre dello scorso anno.
Poco più basso del debito italiano è quello britannico a quasi 2.345 mld, a seguire quello francese a 2.173 mld di dollari circa. La ricca Germania si ferma a poco più di 1.544 mld di dollari, sempre nel secondo trimestre del 2016, ma esclude il debito delle amministrazioni locali. In Cina si attesta a 1.684 mld si euro, ma anche questo dato esclude la galassia di amministrazioni locali, dipartimenti e imprese governative. Includendo queste entità infatti lo stock del debito cinese dovrebbe schizzare a 5.500 mld di dollari, secondo alcune stime. Nella virtuosa Svezia il debito pubblico ammonta a soli 221 mld di dollari; in Olanda quasi 475 mld. In Austria lo stock del debito è invece a poco più di 305 mdl di dollari. In Belgio il debito si colloca a 435 mld di dollari.