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Mercato Europa: un 2016 tutto positivo

Gen 18, 2017
Mercato Europa: un 2016 tutto positivo

Il fascino dei nuovi modelli, la voglia di guidare auto sempre più ricche dal punto di vista tecnologico accanto all’esigenza di sostituire un veicolo magari vecchio sono più forti della situazione politico-economica ancora instabile: infatti, malgrado l’incertezza ed avvenimenti come la Brexit e il referendum qui da noi, la fiducia dei consumatori europei nei confronti dell’auto è rimasta alta.

Secondo i dati diffusi da Acea (l’associazione dei costruttori europei) ed elaborati dall’Anfia, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata e dell’EFTA1, nel 2016 le vendite toccano i 15.131.719 unità, il 6,5% in più rispetto al 2015, confermando le previsioni.

Nella classifica finale delle immatricolazioni del 2016, il nostro Paese con il suo +16% guida la rimonta, seguito da Spagna (+10,9%), Francia (+5,1%), Germania (+4,5%) e Regno Unito (+2,3%).

Nel dettaglio, le auto intestate ai privati crescono del 13% (e quota di mercato che supera il 60%), quelle intestate alle società (quasi il 40% del mercato) del 21%, le flotte aziendali (escluso noleggio e leasing) registrano un incremento del 27,5% e una quota del 16,1%; le auto intestate a società di leasing, invece, aumentano del 20,3%, con una quota del 3,3%; infine il noleggio, con 364.498 nuove autovetture, conquista il 20% del mercato (+16,7% sul 2015).

Le immatricolazioni dei marchi italiani sfiorano il milione di unità (si fermano infatti ad un passo da tale soglia, a 992.712 veicoli), in rialzo del 14,1% rispetto al 2015; la quota di mercato passa dal 6,1% dello scorso anno al 6,6% attuale.

I principali mercati europei

Nel mercato tedesco, le nuove immatricolazioni sono state 3.351.607 (+4,5%). La VDA (l’Associazione tedesca dell’automotive) rileva come si tratti del terzo anno consecutivo in crescita, che ha spinto le immatricolazioni al livello più elevato dell’intero decennio (bisogna tornare al 2009, con 3,8 milioni di immatricolazioni, per superarlo).

Il 52,1% delle auto immatricolate in Germania nel 2016 ha alimentazione a benzina, il 45,9% è diesel e solo il 2% ha alimentazione alternativa. Le vetture ibride hanno raggiunto 47.996 registrazioni (1,4% di quota); di queste, 13.744 sono ibride plug-in (0,4% di quota); le nuove auto elettriche sono state 11.410, pari allo 0,3% del mercato; le auto a gas totalizzano 6.230 unità, lo 0,2% di quota.

In Germania, le auto intestate a privati rappresentano il 35% del mercato (erano il 34,2% nel 2015). Il mercato delle auto usate registra un incremento del 2,4% nel mese di dicembre e un aumento dell’1% nel 2016, con 7.402.856 passaggi di proprietà.

Come inciderà la Brexit sul mercato inglese nel 2017? E’ la domanda che si pongono tutti gli operatori.

Il mercato inglese, presenta volumi attestati a 2.692.786 unità (+2,3%), nuovo record di immatricolazioni. I consumatori sono stati attratti, secondo la SMMT (l’Associazione inglese dell’automotive), da un’ampia gamma di modelli disponibili (ben 44 brand e quasi 400 differenti modelli) abbinati a vantaggiosi finanziamenti.

E il 2017 sembra avere le carte in regola per delinearsi come un altro anno competitivo, con quasi 70 lanci di nuovi modelli già pianificati nell’arco dei 12 mesi.

Il segmento delle flotte ha avuto il peso maggiore sull’incremento dei volumi nel 2016, toccando il record di 1,38 milioni di unità. Il canale dei privati rimane ad un livello superiore alla media degli ultimi anni, con 1,2 milioni di unità immatricolate, nonostante i cali della domanda registrati negli ultimi tre trimestri. Diesel e benzina continuano ad essere le alimentazioni preferite, con quote del 47,7% e del 49%.

Ciononostante, le vetture ad alimentazione alternativa hanno riportato una significativa crescita (+22,2% nell’anno), raggiungendo una quota del 3,3%. Le ibride plug-in e le ibride benzina elettrico, in particolare, hanno riportato rialzi del 41,9% e del 25,1%, mentre le elettriche pure si attestano a oltre 10.000 unità (+3,3% rispetto al 2015).

La SMMT sottolinea che la notevole performance del 2016 è stata tale nonostante l’incertezza politica ed economica che hanno caratterizzato questi 12 mesi. Il 2017 sarà un anno più sfidante, visto che il deprezzamento della sterlina sta facendo crescere i prezzi dei beni importati, ma i bassi tassi di interesse ed i nuovi modelli in arrivo costituiscono ancora valide ragioni per spingere i consumatori all’acquisto.

In Francia, nel 2016, il mercato supera di poco la quota dei due milioni: le 2.015.177 unità rappresentano il +5,1% sul 2015, percentuale che scende a +4,7% a parità di giorni lavorativi (252 giorni nel progressivo 2015 contro 253 nel progressivo 2016).

Il mercato dell’usato, secondo le stime di CCFA, si attesta a 5.643.359 unità, con incremento dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si tratta di un nuovo record di volumi dopo quello registrato nel 2007, quando furono registrati 5,57 milioni di transazioni. Il buon andamento del mercato del nuovo non ha, quindi, avuto ripercussioni negative sul mercato dell’usato. Il rapporto vetture usate/vetture nuove vale 2,79 nel 2016 (era 2,9 nel 2015).

Secondo l’alimentazione, nel 2016, il mercato transalpino risulta così ripartito: diesel 52,1% di quota (57,2% nel 2015); benzina 43,8% (38,6% nel 2015); alimentazione alternativa, 4,1% (4,2% nel 2015). Le auto ibride (escluso plug-in), con 50.956 nuove immatricolazioni, calano del 9,1% rispetto al 2015, mentre le plug-in, con 7.428 unità, sono in aumento del 32,9%. Le vetture elettriche, con 21.751 unità, aumentano del 26%, crescita record dovuta non solo grazie all’ampliamento dell’offerta dei modelli, ma anche della rete pubblica dei punti di ricarica, in crescita, secondo l’Avere-France, del 5,7% rispetto al 2015. In totale, le auto puro elettrico e plug-in pesano per l’1,45% del mercato. Le auto bifuel (benzina/GPL e benzina/CNG) si riducono a 419, quasi un quarto delle vendite del 2015 (1.553); le auto a super etanolo passano invece da 232 nel 2015 a 1.061 nel 2016.

In Spagna, i volumi arrivano a 1.147.007 immatricolazioni complessive (+10,9%): livelli quindi ancora inferiori a quelli del 2008, anno di inizio della crisi, ma non lontani dal potenziale del mercato auto spagnolo, che si colloca, nel breve periodo, a 1,3 milioni di unità.

Secondo l’Anfac (l’Associazione spagnola dell’automotive), facendo leva sulle buone condizioni economiche e sul miglioramento dell’occupazione previsti per il 2017, il mercato nell’anno in corso potrebbe superare 1,2 milioni di immatricolazioni. Sempre per l’Anfac, i motivi alla base del buon risultato del 2016 sono il miglioramento del clima economico, gli sforzi commerciali costanti dei concessionari e delle Case e l’intensa attività turistica, che ha avuto un impatto positivo sul comparto del noleggio.

Da sottolineare anche l’ottima performance del canale delle vetture aziendali, grazie al rinnovo e all’ampliamento delle flotte, che ha dato ulteriore impulso al mercato. D’altra parte, il segmento dei privati proprietari presenta un rialzo a doppia cifra nel primo semestre dell’anno, grazie al sostegno del Plan PIVE 8, mentre nella seconda parte del 2016 la mancanza di questo piano ha determinato un significativo rallentamento, evidente soprattutto nell’ultimo trimestre.

L’età media del parco circolante spagnolo nel 2016 è di circa 12 anni (e più di 7 milioni di veicoli hanno almeno 15 anni di anzianità), con trend di crescita che si manterrà almeno fino al 2020, se non si adottano misure adeguate per il suo svecchiamento. Bisognerà, secondo l’associazione, spingere il mercato prima a raggiungere la soglia di 1,3 milioni di unità e poi, nel lungo periodo di 1,5 milioni, ottenendo così una sostituzione delle vetture più vecchie in circolazione. In Spagna, nel 2016 le vetture aziendali segnano un rialzo del 15,9%, il canale dei privati cresce del 6,7% ed il noleggio del 16,8%.

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